Capitolo 11 |Il vecchio ponte|

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Kiribaku

Kirishima arrivò al castello con ormai la lingua pendente e le occhiaie ben visibili, non cessò di correre per un solo istante, continuò a guardarsi intorno alla ricerca di quella pianta, una pianta purtroppo non comune, difficile da riconoscere rispetto ad altre; non possedeva né fiori né singolarità.

Passarono altri minuti e Kirishima diventò sempre più stanco e nervoso a causa di tutta quell'agitazione quando improvvisamente diede con forza un pugno contro il tronco di un'albero e si fermò a riflettere. -Non posso arrendermi. . . Bakugou ha bisogno di me, devo darmi una calmata e osservare il territorio che mi circonda- Kirishima fece un lungo sospiro e chiuse gli occhi.

-Tu sei un drago, riuscirai a trovarla, concentrati- Il rosso, seppur con sembianze umane, era in grado di potenziare tutti i cinque sensi, ogni animale aveva un senso più sviluppato dell'altro, ma Kirishima riusciva ad aumentare quasi spaventosamente la potenza di tutti e cinque senza problemi in modo tale da catturare ogni piccolo dettaglio di ciò che lo circondava, ad esempio anche dall'odore più pacato al più intenso.

Sgranò velocemente gli occhi mentre fissò una pianta alla sua destra, rimase ad osservarla per dei secondi che sembrarono minuti, dopodiché si gettò di scatto a raccoglierla; l'aveva trovata. -Adesso potrò tornare immediatamente da te Bakugou!- entusiasta entrò in men che non si dica nel castello e preparò tutto ciò che gli serviva per l'infuso, poi corse velocemente nella foresta senza neanche pensare di bere o di riposarsi.

Kirishima in quel momento era felice, poteva guarire il suo partner e una volta riposati sarebbero tornati dal principe e avrebbero continuato la missione, questi furono i suoi pensieri prima di sentire un'enorme affaticamento sul suo corpo. -Cosa sta succedendo!?- Fece fatica a vedere,la sua vista sembrò sfocata, le sue gambe cedettero e lui cadde a terra. -N-no. . . B-Bakugou. . .- Disse con fatica prima di chiudere le palpebre e svenire.

Tododeku

Midoriya aprì gli occhi e vide il principe sdraiato al suo fianco che lo guardò a sua volta. -Buongiorno Shoto!- Sorrise felice.

-Buongiorno piccoletto- gli accarezzò una guancia. -Hai dormito bene?- Domandò subito dopo.

-Si! Era da tempo che non dormivo così. . .- Il suo tono di voce divenne drasticamente più basso, ma il suo sorriso non cedette. Il principe non smise di osservarlo, percepì un po' di tristezza in quelle sue parole e capì che in tutti quei giorni in cui mancò, Izuku non riuscì a dormire quasi per niente.

-Come va il braccio?- Provò a cambiare argomento.

-Va benissimo non preoccuparti, sono più tosto di quello che pensi- Disse scherzoso il verde, Shoto gli sorrise e gli diede qualche bacino sul collo prima di alzarsi e prepararsi per proseguire il viaggio, Izuku arrossì lievemente e fece altrettanto.

Dopo qualche minuto il principino si avvicinò a Shoto con lo zaino pronto. -Qui da qualche parte c'è un ruscello oppure un laghetto per caso?- Chiese.

-Si però adesso dobbiamo proseguire, perché me lo chiedi?-

-P-perché vorrei farmi un. . .- Si interruppe alla vista del principe che avanzava verso di lui con un ghigno in volto. -Più avanti c'è un piccolo laghetto, ci fermeremo lì per pranzare quindi non preoccuparti per il bagno- Izuku tornò ad arrossire lievemente e annuì veloce con il capo.

I due montarono in sella e proseguirono.

Dopo qualche oretta si trovarono di fronte a un lungo ponte che teneva uniti due pezzi di terra, verso il basso c'era un dirupo, appena Izuku lo vide, sentì dei brividi di paura percorrergli l'intera schiena.

-Non preoccuparti- Shoto parlò con voce rassicurante. -Questo ponte è parecchio resistente, non cederà-

-A dire il vero il rischio che ceda non è poi così impossibile, ma è difficile e comunque sia non posso dirgli una cosa del genere, morirebbe di paura. . . Oltretutto questa è l'unica strada che c'è per le terre del nord- rifletté il principe. -C'è però un altro problema. . . Forse il ponte non riuscirà a reggere il peso del cavallo. . .- Izuku lo guardò accennando ad un piccolo sorriso, anche se le parole di Shoto lo sollevarono per poco, non riuscì a togliere di dosso la paura che lo circondava; il solo pensiero a cadere nel dirupo lo fece quasi tremare.

Shoto scese dal cavallo. -Vieni- disse allungando una mano verso il verde.

-Perché dobbiamo scendere dallo stallone?- Chiese.

-Siamo costretti a lasciarlo qui- il volto di Izuku divenne cupo.

-Un momento! In che senso lasciarlo qui!? Come farà a sopravvivere!?-

-E' un cavallo abituato a stare fuori, non ti preoccupare, se la caverà-

-E i lupi!?- Izuku vide il volto preoccupato di Shoto, quindi non osò dire null'altro e scese dal cavallo, forse il principe stava cercando di alleggerire l'atmosfera con frasi a cui nemmeno lui credeva. -N-non mi hai mai detto qual è il suo nome- disse ormai arreso davanti all'evidenza.

-Enea- rispose con un leggero sorriso in volto.

-E' d-davvero un bel nome!!- Subito dopo aver finito di parlare, Shoto si posizionò dietro di lui e gli sfiorò i fianchi.

-C-cosa fai!?- Disse con voce tremolante il verde.

-Io rimarrò dietro di te, così che se tu dovessi cadere riuscirei a prenderti in tempo- Izuku indietreggiò fino ad appoggiarsi contro il corpo del principe e rimase immobile con lo sguardo fisso verso il dirupo.

-Ehi- Shoto portò una mano sotto al mento del verde e gli alzò il capo. -Non guardare giù, mantieni la calma e cammina, non ti succederà assolutamente niente finché ci sarò io al tuo fianco- Izuku smise di tremare appena udì le sue ultime parole, in qualche modo riuscirono a dargli la spinta necessaria per farlo avanzare.

-Stammi v-vicino. . .- Disse timoroso il verde.

-Non mi separerò nuovamente da te- quelle ultime parole diedero a Izuku maggiore coraggio, dunque proseguì diretto fino a metà ponte, fino a quando improvvisamente non si spezzò una delle tavole in legno proprio sotto al naso del verde. Izuku rabbrividì all'istante e indietreggiò spaventato mentre Shoto gli prese velocemente i fianchi.

-Diamine!!- Pensò il bicolore.

-S-S-Shoto. . .- Balbettò.

-Continua a guardare avanti-

-S-Shoto io. . . N-non-

-Ce la puoi fare, non lasciarti intimorire da una sola tavol- non riuscì a continuare la frase che si allentò una delle corde che tenevano in piedi il ponte, cosicché Izuku cominciò a tremare dalla paura e si immobilizzò.

-Corri, ce la possiamo fare, corri!- Izuku comprese le sue parole e ubbidì; tornare indietro sarebbe stato inutile, ormai erano troppo avanti per potersi permettere di pensare.

Improvvisamente la corda del ponte si spezzò e collassò, Izuku fece un lungo salto e riuscì ad arrivare a tempo sull'altra sfonda, ma appena si voltò vide il principe cadere.

Gli afferrò velocemente un braccio e fece forza per tirarlo su, Shoto mise i piedi a terra e cadde di schiena sopra all'erba, poi guardò stupefatto il verde. -Questa volta mi hai proprio salvato la vita- disse sollevato.

-Non potevo lasciarti andare così facilmente, noi abbiamo ancora una marea di cose da fare assieme- Rispose sorridente.

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Buonasera ragazzuoli, lascio a voi intendere quello che succederà quando ci sarà il bagno, se ci sarà.

Perdonatemi per gli errori, spero che la storia non vi stia annoiando ;)

Sequel The Heart of a Prince |Tododeku|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora