Capitolo 47 |Fulmini verdi|

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Chisaki tentò di colpire il principe con tutte le sue forze, le sue mani diventarono quasi color rosso, un po' mischiate con il sangue che continuava a perdere per colpa dello sforzo, la sua pelle non era adatta a una tale forza e quindi ne risentì presto durante il combattimento. -Perché non muori bastardo!!!- Urlò con tutte le sue forze. Shoto restò serio mentre cercò un modo per fermare quel pazzo.

-Non posso schivare i suoi colpi all'infinito, ma se gli ghiaccio i piedi non avrò nessun risultato, la sua attuale forza non mi permette di utilizzare il mio lato freddo. . . Ma se usassi il fuoco. . .-. Bakugou, Kirishima, Jirou e Momo attesero fuori il castello in modo da non far passare nessuno, ma non videro nemmeno una guardia di Chisaki in giro.

-Com'è possibile che non ci sia più nessuno?- Chiese Kirishima.

Momo si guardò attorno e sospirò. -Mio padre ha proprio sbagliato tutto. . . Ormai non lo segue più nessuno- Jirou si accorse del malumore della ragazza e la portò in disparte per parlarle.

-Come ti senti?- Momo sussultò leggermente a sentire quella domanda.

-Nessuno me lo ha mai chiesto prima- Jirou sorrise.

-Forse prima non uscivi spesso da queste mura- disse. La ragazza dai lunghi capelli neri sentì improvvisamente una voce in lontananza e capì subito di chi si trattasse.

-Momo! Menomale sei viva!!!!- Jirou sobbalzò a vedere quell'essere che non gli sembrò né umano né alieno. -Momo insomma dimmi qualcosa ti prego!!-.

-Mina?- Disse indifferente la ragazza. Aveva la carnagione rosa e due occhi neri come la pece, inoltre possedeva due corna che le spuntavano fuori dall'enorme massa di capelli.

-Chi sei tu?- Chiese la guerriera, un po' a disagio per la situazione. Momo le rispose senza problemi.

-Lei si chiama Mina, non preoccuparti non ti farà alcun male, lei è il frutto di alcuni esperimenti di mio padre. . . Non so come abbia fatto a crearla esattamente ma penso sia l'unica cosa buona che ha fatto in tutta la sua vita- Jirou restò stupefatta a guardare quella ragazza dalla carnagione rosa, non avrebbe mai pensato si trattasse di un'esperimento.

-Sembra così reale. . .- Mina si avvicinò alla guerriera e alzò la voce.

-Ehi!! Lo sai che fissare è da maleducati!? E poi io sono realissima!!-.

-Oh scusami non intendevo quello!! I-io. . .- Momo sorrise.

-Non sai proprio stare con la gente eh- Aggiunse ridendo. Jirou fece la finta offesa, d'un tratto tornò seria.

-Ma quindi tu sei la migliore amica di Momo?- Chiese con la speranza di avere una risposta positiva.

-Veramente lei. . .- Jirou strinse i denti. -Veramente lei è la mia domestica, mio padre la creò per non farmi stare da sola- La guerriera sentì per un momento il cuore in gola, ebbe la risposta che desiderava ma non ne fu felice.

-Chisaki ha creato Mina per non farti sentire da sola. . .?- Mina entrò nella conversazione senza crearsi problemi.

-Effettivamente Chisaki quando mi finì disse che io dovevo servire e proteggere sua figlia, non conoscevo i dettagli ma allora sembrava preoccuparsi molto della signorina-.

-Mio padre in passato non era così cattivo, il fatto è che per via di un suo amico, di cui si fidava ciecamente. . . Perse tutto quanto e si trovò a dover crescere me da solo, mia madre morì per conto di questo suo amico ormai sepolto, lui lo uccise con le sue stesse mani e si sentì in colpa per il resto della sua vita, riconobbe che per andare avanti aveva bisogno di potere e nient'altro, da lì in poi cambiò totalmente- A Jirou le mancò il fiato.

Sequel The Heart of a Prince |Tododeku|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora