Capitolo 38 |Discorso d'incoraggiamento|

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Arrivò il nuovo giorno e i due partner si svegliarono uno tra le braccia dell'altro. C'era chiasso come se ci fosse una folla ad occupare l'osteria o l'esterno, il principe non ci pensò molto perché voleva rimanere abbracciato al suo verde.

-Shoto forse è meglio controllare. . .- Disse a voce bassa Izuku. Effettivamente non aveva tutti i torti, quella confusione non era normale e quindi Shoto, dopo aver riempito di baci il suo amato, si sistemò e uscì dalla camera per rendersi conto di ciò che stava succedendo. Improvvisamente Shinso sbucò da dietro l'angolo e lo fermò.

-Buongiorno principe, avevi detto che stamattina all'alba saremo dovuti partire per i castelli e quindi ho riunito qua sotto tutte le persone pronte a sacrificare la loro vita per la propria città- il principe lo guardò quasi sconvolto.

-Tutto quel chiasso è dovuto alle persone pronte per la battaglia?- Pensò. -Quanti sono??- Chiese.

-Circa una centinaia-

-Davvero? Mi aspettavo un gruppetto più silenzioso- disse meravigliato.

-Beh se ci pensi bene, rispetto alle forze di Chisaki, noi non arriviamo nemmeno alla metà-

-Non ha tutti i torti, più siamo e più probabilità avremo di farcela. . . Però è anche vero che ci saranno più vittime, il mio potere non è in grado di proteggere un così alto numero di persone- rifletté con malumore. Dopodiché si diresse sulla terrazza per riuscire a vedere tutti i volti delle persone che avrebbero contribuito alla guerra

-Sono tutti determinati a combattere principe, lo fanno perché ripongono una grande speranza in te- disse Shinso. Shoto notò che tra la folla c'erano alcuni giovani e prese a sé la veste del viola.

-Hai permesso il combattimento anche a dei semplici ragazzini!?-

-Abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile altrimenti non riusciremo a farcela- Shoto lo lasciò e spazientito sbatté i pugni sopra la ringhiera della terrazza sperando nel silenzio. Così fu.

-Sono il principe Todoroki e sono qui per aiutarvi a riprendere la vostra città, avrò sicuramente bisogno di aiuto, tuttavia non permetterò ai ragazzi con meno di diciotto anni di prendere parte alla guerra- il principe sentì delle urla di disapprovazione e delle voci che gridarono il contrario, dunque tornò a sbattere i pugni sopra al ferro, cadde nuovamente il silenzio. -Non ho alcuna intenzione di ripetere ciò che ho appena detto: la guerra è una cosa importante e non è affatto bella da vedere è troppo anche per gli adulti, figuriamoci per dei ragazzini che non sanno neanche prendere in mano una spada. Di colpò sentì una voce che lo chiamò e vide un ragazzino dai capelli blu scuro tendere una lama al cielo.

-Io sono capace di impugnare sia le spade sia i coltellini da lancio!! Ho intenzione di battermi per questa città e lo farò a qualsiasi costo!- Shoto lo osservò con cura.

-Quanti anni hai?- Chiese.

-Ho diciassette anni!- Shoto chiuse gli occhi e poi li riaprì mostrando un volto severo.

-Con queste parole dimostri di aver coraggio, tuttavia è una solo una maschera, vedo che in realtà stai tremando come un foglia, la mia idea non cambierà- improvvisamente il principe si trovò un coltello alla sua sinistra che gli sfiorò una guancia, tuttavia restò immobile con le braccia incrociate e tornò con lo sguardo su quell'adolescente.

-Sto tremando è vero, però neanche la mia idea cambierà. . . Io farò di tutto per questa città e ti aiuterò contro Chisaki! Vedrai che il mio aiuto ti sarà prezioso!- Shoto sospirò.

-Giunti a questo punto non credo che potrò oppormi a questo volere. . . Ebbene sia, potrai partecipare alla guerra, ma tieniti pronto a morire- Izuku ascoltò ogni cosa dietro al muro del balcone, quella situazione non fu affatto semplice, quindi non accusò il principe di star esagerando con le parole, capiva che lui voleva solo proteggere i più giovani.

-Adesso ascoltatemi bene, tra un'ora ci dirigeremo tutti quanti verso il castello, io sarò il primo ad avanzare, se si presenterà qualsiasi tipo di pericolo avvertitemi, io sarò pronto a proteggervi con i miei poteri, ricordo che non voglio che uccidiate nessuno, usate trappole, trucchetti ed altro per mettere fuori combattimento i soldati, vi permetto di portare con voi le armi per una questione di autodifesa e infine, quando saremo arrivati alla base del castello, voglio che voi rimaniate fuori a proteggere l'entrata, so che non sarà affatto facile ma sono sicuro che ci riusciremo e che riprenderemo il controllo di questa città- iniziarono gli applausi e cominciarono le esultazioni da parte di coloro che si fidavano ciecamente del principe. Shoto tornò nella sua camera mentre Hitoshi scese a prendere degli equipaggiamenti. Izuku andò verso Shoto e lo guardò teneramente, il bicolore se ne accorse qualche secondo dopo, era occupato a prendere tutto l'occorrente che gli sarebbe servito. -Izuku? Perché mi guardi in quel modo?- Domandò con un leggero sorriso in volto. Il verde gli si avvicinò e lo abbracciò. Shoto restò immobile. -I-Izuku?-

-Sei davvero incredibile sai? Con poche parole sei riuscito a spiegare tutto il necessario per la missione, inoltre la tua preoccupazione per i ragazzini è davvero tenera da vedere- Shoto lo scaraventò sul letto e gli immobilizzò le mani.

-Non sono affatto tenero, voglio solo proteggere le persone, tutto qui- Izuku continuò a sorridere dolce.

-Il tuo voler proteggere gli altri ti fa essere parecchio tenero invece, p-però ti chiedo una cosa. . . Non fare tutto da solo, oggi sicuramente delle persone perderanno la vita e non voglio che poi ti prenderai la colpa, faremo tutto insieme d'accordo? Non ci separeremo per nulla al mondo- Shoto lo baciò per un'ultima volta, sfiorò quelle labbra così dolci e poi passò alle guance, Izuku si lasciò toccare. L'idea di poterlo perdere quello stesso giorno lo tormentò per tutto il tempo, aveva bisogno di quei baci. Gli occhi dei due si incrociarono e ci fu un lungo contatto con quelli che chiamavano anche specchio dell'anima.

-Nei suoi occhi riesco a vedere il mio riflesso, un riflesso senza ombre e senza malvagità, nei suoi occhi io mi sento felice- pensò il principe prima di alzarsi. Izuku fece lo stesso e sentì che gli venne afferrata una mano, il verde riuscì a percepire alcuni tremolii da parte di Shoto, capì che non era il solo ad aver paura, anche lui stava tremando, si diressero mano nella mano verso l'uscita della taverna.

Poco prima di uscire dall'osteria Shoto lasciò con fatica la mano di Izuku e si diresse avanti a tutti come stato prestabilito all'inizio da lui stesso, Izuku lo seguì e gli restò pochi passi dietro. -Forse stando qua davanti ha più possibilità di venire preso di mira, però. . . Solo se mi starà vicino riuscirò a proteggerlo come meglio so fare- pensò. Jirou si trovò in mezzo alla folla e notò anche quel ragazzino che poco prima sfiorò il principe con il coltello, anche quel ragazzo tremava, ma vide una grande determinazione sia in lui sia in quasi tutti i presenti.

Iniziò la marcia verso i castelli Matsumoto, non erano tanto distanti, tuttavia durante il cammino avrebbero potuto trovare dei soldati pronti ad attaccarli, Shoto si preparò come meglio poteva mentre Izuku ripensò alle parole del mago che gli vennero dette il giorno prima. -Finché io e lui rimarremo vicini non avrò nulla da temere, noi assieme siamo invincibili e sono sicuro che la nostra forza si basa proprio su quello-

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Buonasera :D

Sinceramente sono più soddisfatta da questi capitoli, sia per la scrittura sia per il continuo della storia, anche se ammetto che ricordarsi tutto può rivelarsi complicato per una memoria come la mia xD

Detto questo vi lascio con questo capitolo, domani uscirà il continuo. Grazie per la lettura ^-^

Sequel The Heart of a Prince |Tododeku|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora