Capitolo 39 |L'inizio della guerra|

107 7 0
                                    

I castelli Matsumoto si trovarono a pochi metri dai ragazzi, erano dei castelli abbastanza moderni rispetto alle case che si trovavano nella città, il loro colore grigio scuro però, gli dava una sensazione angosciante, sembrava ci fosse un'atmosfera triste e spenta, Izuku cominciò a tremare per la paura.

Shoto notò con preoccupazione che durante il tragitto non incontrarono nessuna guardia, non c'era anima viva e il silenzio del posto lo portò a riflettere. -Ho paura che Chisaki sappia del nostro arrivo- pensò frustrato, l'effetto sorpresa che avrebbero dovuto compiere non sarebbe andato a buon termine, quindi prese una nuova decisione, si girò verso i suoi alleati e li divise in due gruppi. -Ci divideremo, Hitoshi sarà il capo del gruppo che andrà nel retro del castello, Jirou comanderà il gruppo che si recherà nella torre alla mia sinistra, mentre io guiderò il gruppo che si occuperà di entrare nella torre a destra, ci sono domande?- Ci fu silenzio. Izuku si trovava nello stesso gruppo del principe e sapeva che quella decisione era stata presa apposta, tuttavia si mise a riflettere sulla strategia.

-Il castello è grande, l'idea di dividerci in gruppi non è male. . . Però noi non siamo in mille bensì in cento o circa, quindi mettiamo due gruppi da trentatré persone e uno da trentaquattro, siamo troppo in pochi per sperare di ricoprire tutti i metri quadri del castello, inoltre una delle strategie del principe era quella di rimanere uniti in tal modo da riuscire a proteggere tutti con i suoi poteri. . . C'è qualcosa che non quadra- Izuku fece pochi passi verso il principe ma non riuscì a dire niente che quest'ultimo tornò a parlare.

-Vi lascio la libertà di utilizzare le armi a pattò però, che non uccidiate nessuno, tutto ciò che dovrete fare è bloccare le guardie in modo da permettermi di incontrare Chisaki indisturbato, tutto chiaro?- I cittadini annuirono e si spartirono nei gruppi assegnati. Izuku restò a guardare immobile il gruppo di Jirou dirigersi verso il luogo affidatogli.

-Si c'è qualcosa che non va, ha dato il permesso di utilizzare le armi. . . Questo vuol dire che ha notato qualcosa di strano, glielo voglio chiedere- Izuku giunse al fianco del bicolore che lo guardò con la coda dell'occhio. -Principe Shoto. . . La strategia perché è cambiata?- Parlarono a bassa voce per non farsi sentire dalle persone dietro.

-Te ne sei accorto vero? Le guardie qui non ci sono e non è possibile una cosa del genere. . . Questo vuol dire che Chisaki sapeva del nostro arrivo- Izuku sgranò gli occhi.

-Com'è possibile!?-

-Può essere che tra noi ci sia qualche spia, non lo so con esattezza, tuttavia non si prospetta nulla di buono, tu stammi vicino- Izuku si avvicinò al principe e assieme proseguirono fin dentro il castello.

Hitoshi nel frattempo condusse i suoi uomini nel retro del castello ma non ci trovarono anima viva. -Cosa facciamo adesso?- Chiese un suo sottoposto.

-Seguitemi, ovviamente entreremo anche noi nel castello e magari controlleremo meglio le stanze che contiene- disse mentre tornarono indietro.

Jirou salì assieme ai suoi attuali compagni sopra la torre e una volta giunti in cima videro solamente una porta che venne spalancata con delicatezza dalla guerriera. Jirou fece segno di aspettare ai cittadini dietro di sé. -Non starai pensando di andare da sola!?- Chiese un suo compagno.

-Da quello che vedo c'è solo una stanza e non c'è nessuno, solo che è buia e quindi non riesco a vedere bene quello che c'è in fondo, lasciatemi controllare, non c'è bisogno che entriate anche voi- Jirou avanzò ma sentì poi una mano toccarle la spalla.

-Io verrò con te per sicurezza- la ragazza gli sorrise, quell'uomo alto dagli occhi azzurri e capelli biondi attraversò la soglia della porta assieme a lei mentre tutti gli altri rimasero indietro per assicurarsi che nessuno sarebbe entrato o uscito di lì. I due si guardarono attorno ma videro solo delle celle.

Parte rude

-Questa dovrebbe essere la prigione è la prima volta che metto piede in un posto del genere e spero che sia anche l'ultima, torniamo indietro- il biondo annuì quando improvvisamente sentirono entrambi la porta dietro di loro chiudersi a chiave. Jirou si voltò di scatto e vide un soldato affondare la lama della lancia nel corpo del suo compagno. -Fermati!!- Il biondo cadde a terra inerme, ormai la sua vita si concluse in quel posto oscuro. Jirou puntò la spada verso la guardia, ma fu tutto inutile, la lancia essendo più lunga, riuscì a oltrepassare la difesa della ragazza e le trapassò una spalla. Il sangue iniziò a sgorgare da quella ferita abbastanza profonda e gli causò un'emorragia tale da farla cadere a terra dolorante. I cittadini sentirono dei rumori e provarono a sfondare la porta, tuttavia non ci riuscirono: quei portoni in legno erano ben resistenti e furono stati inoltre creati per reggere alle spinte.

-Adesso tu morirai!- Gridò il soldato mentre corse verso la ragazza distesa a terra, la lama della lancia fu così vicina da riuscire a farle provare terrore, un posto così tetro e malvagio era l'ultimo luogo in cui avrebbe voluto morire.

-Principe, Izuku. . . Non sono riuscita a fare nulla per voi, spero che la vostra vita duri più a lungo della mia- pensò tra le lacrime. La lancia penetrò parzialmente nel ventre della ragazza ma di colpo il soldato che impugnava l'arma cadde a terra e svenne. Jirou aprì gli occhi che chiuse a causa del dolore e restò meravigliata. Avanti a sé vide un volto dai tratti angelici troppo familiari per dimenticarsene. -Di nuovo quella ragazza!- La fuggitiva dai capelli neri guardò il sangue che continuava ad uscire dalle due ferite e si stracciò un pezzo di veste per poi avvolgergliela attorno a codeste.

Fine parte rude

-Senti tanto dolore?- Chiese dolcemente. Jirou restò immobile e osservò quel volto.

-Questa ragazza cosa ci fa qui? Vuole combattere anche lei? Ma non era nel mio gruppo, in verità non era nemmeno al di là di quella porta, si trovava qua dentro. . . Ma perché!?-

-Quindi?- Jirou si risvegliò dai suoi pensieri e vide la ragazza porgergli una mano per aiutarla ad alzarsi. -Puoi camminare?- Chiese. La guerriera sgranò gli occhi per qualche istante, poi la afferrò e notò che l'emorragia era cessata.

-G-grazie. . .- La salvatrice sorrise e si diresse verso la porta. -Non riesco a fidarmi molto di lei, tuttavia mi ha appena salvato la vita- Jirou le corse vicino. -Perché mi hai aiutato?- L'altra si fermò e guardò gli occhi della ragazza ferita, restò in silenzio per qualche attimo.

-Ieri mi eri sembrata molto gentile- Jirou sentì il batticuore.

-C-come?! Anche se ti ero caduta addosso e ti avevo imposto di non fare parola su ciò che avevi visto?!-

-Si, anche nonostante quello- Jirou sorrise.

-P-posso sapere come ti chiami?- La ragazza dai capelli neri aprì la porta e guardò la guerriera fisso negli occhi.

-Sono Momo Yaoyorozu- disse mentre una luce abbagliante illuminò i loro volti.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

Buonaseraaa :)

Felici della comparsa di Yaoyorozu? A breve ci saranno anche altre comparse e-e

Sequel The Heart of a Prince |Tododeku|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora