𝙿𝚁𝙾𝙻𝙾𝙶𝙾

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Arrivano momenti nella vita in cui il silenzio è l’unica cosa che si ha.

In cui tutte le parole del mondo sono fuori luogo e inutili.

Il silenzio rimane l’unica cosa che ci impedisce di romperci in mille pezzi come uno specchio a contatto con un sassolino.

Forse però, occorrerà tornare indietro di qualche pagina.

Scusate sono andata troppo veloce, sono andata spedita verso un futuro che spero sia meglio del presente.

Ma credo di dover partire dal principio.

Vi avverto però, questa parte di storia è intrisa di tristezza e rammarico.

Almeno per me che ve la racconto come fosse vissuta su pelle, voi come lettori potete interpretarla come più vi aggrada.

La verità? Sì sa che leggere un racconto e scriverlo sono due cose opposte ma, ci proverò comunque.

Sperando di non annoiarvi e contando sulla vostra comprensione quando, le parole non usciranno.

***

La tortura più grande per uno scrittore è avere in mente tutte le parole, ma non avere né la forza né l'intenzione di metterle per iscritto.

La testa è come "un secchio" tutte le parole sono lì ed aspettano di essere tirate fuori ma non ho la voglia di farlo.

Scrivere è una tortura dolorosa in questi giorni, abbiate forza e pazienza.

-Chiyako

U Are My WorldWhere stories live. Discover now