Una sera di primavera era perfetta per le rivelazioni.
Le verità possono essere come pugnali affilati che massacrano le carni ma possono anche mostrarsi dolci se a rivelarle sono le persone a cui teniamo.
Hoseok sedeva comodamente sulla sdraio, le braccia incrociate dietro la testa e gli occhi chiusi.
Il cantante dormiva beatamente sotto i fiochi raggi del sole che stavano compiendo la loro dipartita finale della giornata.
La serata sarebbe stata abbastanza movimentata poiché finalmente dopo moltissimo tempo, avrebbero mangiato tutti insieme e lui avrebbe usufruito dell'occasione per fare un annuncio.
Shin finalmente era ritornata quella di prima, sorrideva di nuovo ed era tornata a scherzare.
Il rapporto con Seori era ancora abbastanza teso ma entrambe avevano messo da parte sé stesse e si erano spese per il bene della famiglia.
Sia lui che il resto del gruppo ne erano stati felici ed orgogliosi, sembrava che tutto filasse liscio.
«Hobi Hyung entra, dobbiamo prepararci!» la voce del più piccolo lo chiamo all'interno «Arrivo» disse stiracchiandosi.
Jungkook lo aspettava vicino alla finestra. Era vestito in modo elegante, la camicia bianca era sbottonata all'inizio e lasciava intravedere un po' del suo petto, i pantaloni neri invece, lo fasciavano perfettamente. Non indossava cravatta o giacca, era perfetto così com'era.
L'amico era il riflesso di ciò che doveva essere, un uomo giovane e seducente che usava le sue doti per affascinare il pubblico. Hoseok si rattristò alla sua stessa considerazione.
Era rimasto intrappolato in quel mondo per colpa o grazia di quello stesso giovane, egli si era attaccato a lui come unica fonte di salvezza quando, anche lui stesso, si era lasciato andare.
«Vado a vestirmi» gli disse dileguandosi.
Attraversò in silenzio la cucina passando accanto a Seokjin che stava parlando al telefono con il direttore del ristorante dove sarebbero andati, salì le scale e proseguì verso la sua stanza ma, nel tratto che separava le scale dalla porta, udì la voce della sorella che parlava animatamente con qualcuno.
Si avvicinò alla superficie e tese le orecchie cercando di capire come fosse l'umore della ragazza, ma si stupì nel sentila parlare «Non puoi capire Unni... Io sono felicissima! Anche mamma e papà sono contenti, hanno detto che lo vogliono conoscere al più presto».
Seori era lì, di fronte a lei seduta sul letto. Osservava la più piccola mentre si pettinava con forza i capelli, districando gli ultimi nodi rimasti «Beh è ottimo! Ora manca Hoseok-ssi» le fece notare.
Shin annuì e continuarono a parlare del più e del meno.
Hoseok sorrise, la serata sarebbe andata meglio di quanto sperasse.
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«Hai il mio permesso di frequentarti» aveva detto Hoseok alla sorella facendola rimanere con il boccone a mezz'aria.
Erano seduti tutti intorno a un tavolo rotondo e ben imbandito.
Avevano prenotato in uno dei tre ristoranti più lussuosi dell'intera Corea del Sud, si erano accomodati ognuno al proprio posto cercando di mettersi il più possibile lontano dagli altri ospiti.
Shin rivolse una veloce occhiata all'amico e poi all'amato il quale, si stava riprendendo da un attacco di tosse.
«Hobi?! Che stia dicendo?» chiese e Hoseok sorrise «Dai Shin! Davvero pensi che sia così ceco? È evidente che vi amate e io non ho alcuna intenzione di mettermi in mezzo».
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U Are My World
Random𝐒𝐄𝐂𝐎𝐍𝐃𝐎 𝐋𝐈𝐁𝐑𝐎: 𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀 𝐈 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐧𝐚𝐭𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐭𝐚̀. 𝐆𝐥𝐢 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐞 𝐥𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐳𝐢𝐞 𝐩𝐢𝐮...