Le persone che generalmente le piazze, i vicoli e le strade si chiudevano come dei ricci all'interno dei lunghi cappotti in piuma come protezione dal gelo.
In uno dei bar di Itaewon, un gruppo ben assortito di ragazzi si era riunito per mettere a confronto le uniche due ragazze, come fossero le regine nel gioco degli scacchi.
Gli avevano dato il compito di scontrarsi rompendo il trattato di pace instaurato tra i pedoni «Io sono Wang Nabi*» disse una delle due offrendo la mano.
I capelli lunghi ricci erano colorati di tonalità talmente contrastanti tra loro da non infastidire la vista ed incorniciavano il viso piccolo e leggermente appuntito reso più grande dagli occhi castani dalla forma occidentale.
Seori aveva abbandonato l'idea che Namjoon fosse fuori misura nel momento in si era ritrovata davanti alla ragazza che di poco meno di un palmo era più bassa del leader.
«Piacere... Min Seori» entrambe sapevano non essere il loro primo incontro.
La notte dei MMA era stata la notte in cui si erano scorte tra gli invitati.
Nabi aveva scortato i suoi sottoposti alla cerimonia dei MMA.
Aveva deciso di non vestirsi troppo elegante per la serata, optando per dei pantaloni grigi aderenti a vita alta, una maglietta nera e delle Louboutin. I capelli li aveva raccolti in uno chignon disordinato ed alcune ciocche viola le contornavano il viso.
Indossava un paio di orecchini Swarovski e una collana di Tiffany con un diamantino sul retro ed una "N" incisa sopra.
Appena aveva varcato la porta del palazzetto in cui si sarebbe tenuta tutta la premiazione aveva notato non molto distanti da loro i BTS con la loro manager.
A quanto le avevano raccontato, quella ragazza teneva ai ragazzi come lei ai suoi. Lasciò andare Mark e rimasi assieme agli altri prendendo un calice di Champagne per sciacquarsi la bocca in attesa dell'inizio delle performance.
Dopo la fine della premiazione, Nabi si mise alla ricerca di Mark ritrovandolo dopo poco avvicinò alla collega.
Quando le si avvicinò realizzò quanto la giovane fosse più bassa di lei e notò avesse una strana espressione in volto «Seori giusto?».
Da quella sera i Got7 non avevano farro altro che ripeterle quando quella donna fosse gentile e simpatica. Le avevano più volte messe a confronto e per quanto all'inizio, la cosa l'avesse infastidita, aveva lasciato perdere non leggendo nei loro commenti alcuna traccia di malizia «Mark dice che sei una manager particolare» le disse curiosa.
Seori quasi tossicchiò per colpa del cocktail che stava bevendo «Particolare?!» chiese interdetta «Sei invisibile- spiegò Nabi- non risulti in nessuno dei rapporti ufficiali».
Seori si dovette sforzare per tenere a freno la lingua e la testa, per non trovare una motivazione valida che la portasse lontano da lì «Tengo particolarmente alla mia privacy» rispose.
«Allora non dovevi scegliere questo tipo di lavoro cara» le precisò l'altra «Il tipo di lavoro non influenza lo stile di vita» ribeccò Seori.
Si stavano mettendo a confronto per determinare chi delle due avesse la stoffa per sopportare il mestiere.
Si testavano a vicenda in una lotta in cui i rispettivi protetti non potessero intromettersi «Ho apprezzato i cambi che hai fatto alle schedule» avanzò Nabi «E io ho trovato illuminante l'idea della suddivisione in unità».
Ad ogni scoccata, la rispettiva parata.
Alla fine s'imbarcarono in discorsi sempre più personali e vari, trovandosi d'accordo sulla musica, l'insaziabile voglia di conoscenza e l'innato bisogno di libertà «Ho visto che siete stati fuori per un po'. Avete girato una specie di reality» Seori assentì.
La Big Hit aveva dato il via libera al terzo punto del progetto "riforma" accettando la registrazione di una serie di viaggi in tutto il mondo, così da permettere al gruppo di espandere i propri orizzonti e ai fan sentirsi integrati «Siamo stati in Svezia, Norvegia e Finlandia» aggiunse ridendo la più piccola.
La serata si stava iniziando a fare interessante e il gruppo al completo decise di cambiare località per evitare la troppa esposizione «Venite da noi?» propose Seori e Nabi in nome dei suoi colleghi, accettò.
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Arrivarono all'abitazione non molto tempo dopo e appena varcata la soglia dell'ingresso, i membri si mescolarono, creando delle corporazioni dettate dalla simpatia e dagli hobby.
Seori e Nabi andarono in cucina per continuare a chiacchierare in pace mentre Jackson e Namjoon andarono al piano superiore per dedicarsi alle basi che avevano composto.
Al loro contrario Jimin e Kunpimook si distesero sul divano con gli sguardi persi nel vuoto, dando possibilità alla stanchezza di prendere il sopravvento.
Gli unici che si rifiutavano di cedere avevano trovato conforto nella tecnologia. Jungkook, Jaebeom, Hoseok, Mark e Taehyung si erano persi nei videogiochi decidendo di battersi fino all'ultimo controller per un premio ancora da decidere.
Il resto era seduto in giro per il salotto e la cucina perso in conversazioni.
Nabi e Seori si staccarono dal fornello con in mano due tazze di tè fumanti e raggiunsero i colleghi «Ragazzi giochiamo a qualcosa?» propose Nabi prendendo posto sull'isola.
«Che avevate in mente?» chiese Kunpimook non staccando gli occhi dalla televisione «Che ne dite di obbligo e verità?» ipotizzò Seori.
I compagni annuirono concludendo le attività che avevano iniziato e sedendosi in cerchio per pura comodità «Jackson, chi è il tuo migliore amico».
Il moro guardò verso l'uomo con il quale aveva passato metà della sua esistenza e gli scoccò un bacio volante «Ovviamente Namjoon» rispose.
L'altro lo guardò in maniera malevola «Ma smettila idiota» disse facendo ridere i compagni.
Di turno in turno ognuno ebbe il proprio momento di splendore e di vergogna «Hyung- chiese Bambam a Namjoon- è vero che te e Nabi-ssi vi conoscevate?» Nabi si congelò sul posto attirando l'attenzione di Namjoon.
Bambam aveva notato una certa complicità tra i due ma sia Namjoon che Nabi non avevano intenzione di scoprire le proprie carte dando spiegazione di come e quanto si conoscessero «Credo di averla vista da qualche parte in passato ma non so dove» disse il leader venendo interrotto da Jackson che con un assordante «Ma sei serio?!» attirò l'attenzione di tutti.
I due si fissarono e Namjoon sembrò confuso «Siamo andati a scuola insieme, testa quadrata».
Il cuore di Namjoon riprese a battere con regolarità ricominciando a respirare normalmente riacquistando il suo colore naturale. Seori sapeva che Namjoon mentiva.
Gli si leggeva negli occhi che c'era qualcosa che stava nascondendo ma per quanto la curiosità l'attirasse verso di lui rimase in silenzio, avendo lei stessa molte cose da nascondere ed essendo consapevole che se avessero cercato di tirargliele fuori non avrebbe avuto via di scampo.
«Seori tocca a te» la manager si raddrizzò pronta ad ascoltare la domanda «Chi è il tuo cantare preferito tra noi?».
Avrebbe volentieri abolito quella domanda ma fortunatamente aveva un accordo e si sentì in qualche modo "protetta" «Non si può dire sennò il suo ego cresce a dismisura» affermò.
«Sono io» intervenne Mark leggendo nei compagni degli sguardi di dissenso.
Avevano un patto vecchio quanto la loro amicizia. Si sfruttavano a vicenda come salvagente quando le situazioni richiedevano una via d'uscita.
Sentendo pronunciare il suo nome, una certa quantità di orgoglio gli gonfiava il petto ma la mente lo ricalibrava ricordandogli cosa li legasse.
Il gioco continuò per un po', portando a galla meno di quanto ci si aspettasse e finendo per stremarli più del previsto.
•••
GLOSSARIO e SPIEGAZIONI:
*나비 (Nabi): in coreano vuol dire farfalla, questo aspetto va ricordato perché sarà un puto fondamentale più avanti.

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U Are My World
De Todo𝐒𝐄𝐂𝐎𝐍𝐃𝐎 𝐋𝐈𝐁𝐑𝐎: 𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀 𝐈 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐧𝐚𝐭𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐭𝐚̀. 𝐆𝐥𝐢 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐞 𝐥𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐳𝐢𝐞 𝐩𝐢𝐮...