[CAPITOLO 7] - PER IL LORO BENE

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Erano quasi le tre di mattina quando gli ospiti se ne andarono lasciando la casa in uno strano silenzio. Gli abitanti erano caduti in uno stato di letargo.

Taehyung era disteso sul divano vicino a Jungkook con testa sul petto di quest'ultimo.

Erano crollati entrambi intorno alle due ma sembrava che nessuno se ne fosse accorto fino a quel momento.

Jimin si avviò verso i compagni chiamandoli per svegliarli ma nessuno dei due sembrava volesse riprendere coscienza.

Seokjin e Hoseok stavano mettendo in ordine ciò che era rimasto, talmente stanchi anche solo per finire di vestirsi restando perciò con il pantalone del pigiama e Seokjin in aggiunta con le pantofole con un pompon rosa che gli avevano regalato i colleghi qualche tempo prima.

Namjoon e Yoongi avevano dato una parvenza di ordine al salotto e si stavano dirigendo verso le proprie camere portandosi dietro a mo' di prolungamento il proprio compagno di stanza.

«Kook-iee svegliati» ripeté Jimin al più piccolo «Jimin-ssi, vai a letto ci penso io» lo fermò Seori comparendogli alle spalle.

Il biondo la ringraziò e barcollando si avviò verso il piano superiore.

«Jungkook sveglia» disse la ragazza una volta rimasta sola con il giovane.

Non ottenendo una risposta rimase ad osservarlo.

I capelli scuri ricadevano scomposti sul viso rilassato disordinatamente e il respiro regolare le dava una certa sicurezza nello stargli così vicino.

Aveva sempre pensato che Jungkook fosse un bel ragazzo e doveva ammettere che più il tempo passava, più l'attrazione che la spingeva nella sua direzione aumentava.

Dopo diversi tentativi andati alla malora Seori decise di cambiare metodo.

Aveva letto che quando il corpo entra nella fase REM, il cervello non smette di reagire agli stimoli esterni e che continua ininterrottamente a registrare le voci e le sensazioni.

«Jungkook-iee- sussurrò avvicinandosi- se ti svegli ti do un bacio».

Sentì uno spostamento fisico da parte del ragazzo e quando lo vide alzarsi dal divano con estrema calma lo guardò scettica «Jungkook-ssi?» disse.

Facendo leva sulle braccia coperte dalle maniche della felpa Jungkook si mise seduto, alzando lentamente lo sguardo su di lei in modo da averla interamente nella sua visuale «Perché mi hai svegliato?» chiese.

Seori biascicò qualcosa di incomprensibile abbassando il capo non riuscendo a sorreggere lo sguardo profondo del compagno.

Lui si alzò con un balzo e le prese una mano attirandola più vicina, chiedendole di scandire le parole «Ho detto che è tardi» balbettò lei ritirando la mano «Capisco» rispose deluso.

Non sapeva cosa avrebbe voluto sentirle dire ma la sua delusione aumentò ancora di più quando Seori con un gesto brusco, mise distanza tra loro.

"Lui non deve rientrare nei tuoi piani, tienilo fuori dalla tua vita" le urlava la testa.

La ragione non faceva altro che tenerla lontano dalla felicità e lei non c'è la faceva più «Seori- sussurrò Jungkook a denti serrati- ti andrebbe di uscire con me?».

Due cuori ghiacciati e un silenzio assordante fecero da sottofondo ad una bugia «Ma noi usciamo sempre insieme» rise nervosa lei.

"Lui non deve rientrare nei tuoi piani, tienilo fuori dalla tua vita".

Jungkook mosse un passo avviandosi a lei vedendola arretrare e arrampicarsi sulle scale «Intendo...- chiuse gli occhi pronto ad affrontare un rifiuto- È evidente a me quanto a te che c'è qualcosa di più tra noi e vorrei che ci frequentassimo».

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