Taehyung ritentò colorando anche il suo tono con una tinta di rabbia «Shin, ho detto che mi dispiace! Perché per te è tanto difficile credermi? Perché?» domandò «Perché sono fatta così.».
Il tono della ragazza stava diventando più alto, una rabbia e furore incontrollati stavano prendendo il sopravvento «Non inganni la persona che ami Taehyung. Non ti prendi gioco della persona che ami, non mortifichi la persona che ami» disse ancora.
Taehyung rimase in silenzio, ferito da quelle parole e ancora più ferito dal fatto di non sapere come affrontale.
«Io ti odio Taehyung! Ti odio con tutta me stessa» fu in quell'istante che Shin realizzò.
Non era la rabbia a farla parlare, né l'irritazione.
Non era ferita dall'accaduto e non era neanche amareggiata come tutti pensavano.
L'unico vero sentimento che covava all'interno del suo cuore orami rotto in mille pezzi, era la paura.
Jung Shin si rese conto di avere paura.
Di essere terrorizzata dall'idea di scoprire che, tutto quello che era intorno a lei fosse falso e che, anche le persone a cui voleva bene, diventassero una bugia.
«Non accadrà» esclamò.
«Non ti permetterò di andare via» disse Taehyung, ignaro della nuova battaglia che infervorava all'interno dell'amata.
Con un profondo respiro il giovane, diede voce a tutti i suoi pensieri «Non ti permetterò di scappare, né di lasciarmi! Non puoi entrare nella vita di una persona, falla sentire importante e poi sparire come se niente fosse!» poi dopo aver dato il tempo alle sue parole di sparire nell'aria, agì.
Fu un'attimo e Shin si ritrovò con la schiena a contatto con il muro e gli occhi spalancati.
Non ebbe il tempo di realizzare o di dire qualcosa, che Taehyung la baciò.
Un bacio dolce, appassionato, carico di tanti sentimenti accorpati tra loro, che danzavano da una parte all'altra nelle loro menti.
Tentò di resistere ma non riuscì a lungo e alla fine, si diede completamente a quella dolce sensazione di casa che solo lui sapeva donarle.
Quando si staccarono, passarono lunghi attimi a fissarsi senza dire nulla poi, nacque un altro bacio.
Poi un altro e un altro ancora.
Taehyung le prese dolcemente il viso, accarezzandole la guancia e asciugando lo strascico d'acqua salata che era rimasto «Ti amo Shin... Ti amerò per sempre» sussurrò.
Lei, che non aveva smesso di guardalo, con lo stesso tono grave rispose.
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Per tutto il tempo in cui Seori era rimasta nel suo studio, non aveva alzato lo sguardo dall'infinità di documenti.
Ammassati sulla sua scrivania, erano state posizionate file e file di fogli grappettati che avevamo come unico scopo, quello di informare i dirigenti, delle varie decisioni che erano state prese all'assemblea del consiglio.
Ovviamente Seori aveva il compito di sottoscriverle tutte e dal momento che il suo turno lavorativo, era l'unico ancora notturno, aveva deciso di svolgere quella mansione.
Aveva insistito assinuamente per fare in modo che il resto del gruppo e degli impiegati, lavorassero solo ed esclusivamente di giorno, dedicando le obbligatorie nove ore di buio al dovuto riposo.
Questo ovviamente non valeva per lei la quale, nonostante facesse doppi turni per quasi due settimane al mese, in religioso silenzio, subiva lo squilibrio del sistema.
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U Are My World
Random𝐒𝐄𝐂𝐎𝐍𝐃𝐎 𝐋𝐈𝐁𝐑𝐎: 𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀 𝐈 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐧𝐚𝐭𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐭𝐚̀. 𝐆𝐥𝐢 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐞 𝐥𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐳𝐢𝐞 𝐩𝐢𝐮...