La ragazza con i capelli blu e gli occhi petrolio, stava lavando i piatti.
I guanti gialli in lattice puramente gialli, le coprivano le mani ancora in fase di guarigione da tutte le ferite che le avevano procurato le battaglie interiori e il freddo gelido della Corea del Sud.
Shin era una ragazza davvero bella.
Aveva lunghi capelli neri con le punte blu elettrico, un sorriso meraviglioso per quanto raro e un fisico davvero spettacolare.
Ogni cosa in lei risultava armoniosa e perfettamente funzionante tranne che, per quel piccolo cigolio che ogni tanto si sentiva dall'interno.
Una specie di ingranaggio rotto che faticava a girare.
Certo, a livello fisico non aveva niente a che vedere con Hoseok, erano completamente diversi.
In tutto tranne che per una cosa, la determinazione. Tutti in famiglia avevano un forte spirito di adattamento ed erano determinati, Hoseok per risentimento era diventato un artista, ed era dotato di quella qualità che poteva diventare un difetto da far paura.
«Ya» venne chiamata da una voce roca ma dolce e giocosa nel suo possibile, le solleticò le orecchie e la face arrossire «Ya» rispose divertita, conoscendo fin troppo bene chi era arrivato per infastidirla.
Tra i due non volavano mai altro che insulti, non si parlavano mai realmente, non davanti agli altri almeno, e nei loro saluti non c'era niente di normale.
Quelle poche sillabe non significavano nulla di particolare, ma li faceva sentire come se avessero fatto un lungo e complesso discorso «Devo dirti una cosa?» disse lui avvicinandosi al lavandino in modo da averla di fianco.
Lei scosse le spalle e senza smettere di lavare le stoviglie, attese che il più grande continuasse il suo spettacolo da nemico giurato.
Dopo un attimo di silenzio, la voce roca di Taehyung spezzò l'aria «Ho intenzione di dirlo a Hobi Hyung» un piatto cadde a terra e s'infranse in mille pezzi, facendoli volare in ogni piccola fessure del pavimento e dello stesso mobile della cucina.
Taehyung, che era appoggiato con le mani sulla parte più esterna del piano da lavoro in marmo e fino a quel momento aveva tenuto lo sguardo rivolto verso il giardino, ma dopo aver udito il pezzo di coccio andare in frantumi, si era voltato verso di lei con ancora un sorriso sornione «Cos... Cosa? Cosa vuoi dire a Hoseok?».
Lo sguardo di Shin era nero.
«Shin io ti amo e non voglio più nasconderlo. Voglio essere libero di portarti a mangiare fuori o semplicemente a fare una passeggiata senza dover temere che lo Hyung lo scopra».
V era un bravo anzi bravissimo attore e anche Shin, nella sua goffaggine, aveva tentato di fare la parte ma i loro sentimenti erano talmente evidenti che se Hoseok non si era espresso c'erano due possibilità, o era ceco e aveva urgente bisogno dell'oculista o stava aspettando il momento giusto per "incolparli" definitamente.
Era questa l'unica cosa sicura e allo stesso tempo imprecisa che entrambi sapevano.
Shin era sapeva di ciò che Taehyung provasse per lei ed entrambi avevano in qualche modo giocato senza avere dei ruoli ben prestabiliti, arrivando all'obbiettivo comune di voler distogliere l'attenzione di tutti da loro.
«Ho paura Tae, non voglio che diventi geloso. Non voglio che la situazione cambi» lui la bloccò.
Le sue parole lo ferivano ma non poteva mostrarglielo, considerato quello che lui le stava facendo.
Non poterono finire il discorso perché vennero interrotti dal rumore della porta di casa che si chiudeva con un fragoroso "Clack" e s'immobilizzarono entrambi.
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U Are My World
Random𝐒𝐄𝐂𝐎𝐍𝐃𝐎 𝐋𝐈𝐁𝐑𝐎: 𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀 𝐈 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐧𝐚𝐭𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐭𝐚̀. 𝐆𝐥𝐢 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐞 𝐥𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐳𝐢𝐞 𝐩𝐢𝐮...