«Sei stato fuori tutta la notte e non sai darmi una buona ragione?» Il controllo precario di Seori si poteva ben capire della sua voce.
Il ragazzo aveva la testa tra le mani e un sorriso irrisorio sulle labbra «E chi saresti tu per farmi la ramanzina» Seori serrò i denti «Il tuo capo?!» gli ricordò.
Yoongi scoppiò in a fragorosa risata 《Non giocarti la carta del manager preoccupato perché non ti si addice》le sputò velenoso.
«Dov'eri ieri notte» richiese la donna.
Yoongi si perse nel suo guardo mieloso e sentì la bocca asciutta "Cosa avrebbe fatto o detto se avesse saputo la verità".
Il suo piano inizialmente era apparso annebbiato così come la percezione del tempo.
Aveva osservato la camerirera a lungo e si era trovato d'accordo nell'affermare che la sua migliore amica era bella come una rosa e spinosa come tale.
Non sapeva cosa le avrebbe detto ma dopo tutto il sojo ingerito era sicuro che qualcosa sarebbe uscito fuori.
Aspettò finché Eul non ebbe completato il turno e fosse rientrata nel camerino. Quindi si alzò e andò a pagare il conto.
Aspettò che la ragazza salutasse i colleghi per poi seguirla fuori dal locale.
《Eul -disse seguendola- Eul aspetta》 la ragazza si sentì chiamare da una voce quasi familiare ma quando vide lo sconosciuto alle sue spalle aumentò il passo.
Yoongi la seguì sbuffando abbassando la maschera fin sotto il mento.
《Eul》 ripeté avvicinandosi alla donna che, prontamente, afferrò la borsa che teneva a tracolla e scattò 《Cosa vuoi da me?》gli urlò girandosi.
Quando gli occhi si unirono, la donna capì 《Yoongi-ssi?! Sei tu?》il ragazzo la sorrise gentilmente credendo di aver risolto la questione ma l'espressione contrariata della donna lo destabilizzò.
Con forza ricevette la borsa in viso 《Sei un idiota mi hai fatto prendere un colpo》 gli urlò arrabbiata.
Yoongi non riusciva a credere a quello che vedeva, la sua Eul non era felice di vederlo 《Se non fossi scappata appena mi hai visto ti avrei spiegato》ma lei ribattè 《Non c’è niente da spiegare...》.
Yoongi si spezzò.
«Che cosa?» provò a chiedere «Mi hai lasciata da sola nonostante tutto quello che c'era tra noi, sei scappato. Non hai risposto alle mie lettere, non mi hai mai scritto, i tuoi genitori non hanno idea di dove tu sia e ti presenti come se nulla fosse?!».
Quello che c'era tra di loro... .
Cosa c'era dietro a quelle parole.
Tra Eul e Yoongi c'era sempre stata franchezza, erano amici fin da quando avevano memoria ma non c'era niente di più a meno che 《Eul perchè sei venuta a Seoul?》 la ragazza abbassò il capo guardandosi le scarpe.
Yoongi ricordava quando le aveva detto la sua intenzione di andare via di casa e ricordava come la ragazza sembrava essersi annullata falsificando i propri sentimenti 《Eul》 la richiamò 《Sono venuta a cercarti》.
Una doccia fredda si scaravento sul ragazzo 《A cercarmi? Sapevi che sarei venuto a Seoul ne avevamo parlato》 venne interrotto 《Non ne abbiamo parlato! Me ne hai solo messa al corrente, hai fatto tutto tu senza chiedermi nulla》.
《Ma io pensavo che noi…》 interrompe ancora 《Noi niente. Io andrò per la mia strada e tu per la tua. Quindi questa è la fine.》lei si voltò pronta a ripartire《No, non abbiamo finito. Non puoi dileguarmi così》.
"Tu lo hai fatto" pensò la donna.
Avevano condiviso così tanto nel corso degli anni che sentirsi estranei a quel punto era alquanto strano.
Yoongi non parlava, pensava solo a quanto ritenesse importante parlare con la ragazza senza essere disturbati ed era questo l'unico pensiero che lo tormentava mentre le arpionava il polso e la portava con sé "parlare".
Eul si dimenava alla sua presa ma niente poteva scalfire l’ottusione di Yoongi e lei lo sapeva 《Yoongi-ssi lasciami immediatamente》.
Nonostante gli insulti gratuiti Yoongi perseverava per sua strada “parleremo che lei voglia o meno”.
Il resto della serata era rimasta sconosciuta per volere del protagonista.
Sapeva che Seori, se fosse stata consapevole del tema della discussione avrebbe potuto immaginarne la fine e gli effetti «Vi siete chiariti almeno» chiese contrariata.
Il ragazzo assentì con il capo.
Si erano chiariti o almeno così si poteva dire.
Yoongi non avrebbe scoperto le sue carte con la cugina. Avrebbe trattato lei come veniva trattato lui, con discernimento.
Seori aveva segreti che nessuno poteva immaginare e per quel poco che lo riguardava non aveva intenzione di metterla al corrente di ogni suo spostamento.
Se la cugina avesse voluto sapere di più avrebbe dovuto rinunciare a un piccolo pezzo di sé stessa.
Occhio per occhio.
Segreto per segreto.
#
«Shin dobbiamo dirti una cosa ma vorremmo che la prendessi con le penze» la signora Jung sembrava spaventata e allo stesso tempo voleva temporeggiare il più possibile quasi le parole non le uscissero.
La figlia era come al solito nella sua stanza indaffarata nella videochiamata settimanale che intratteneva con la sua famiglia.
La madre era apparsa pochi minuti prima e le era sembrata strana quasi, irrequieta.
«Che succede mamma» le chiese con un sorriso tirato.
«Io e tuo padre dobbiamo dirti una cosa... -respirò affondo- lo so che non è il momento per dirti una cosa del genere ma ormai sei grande e responsabile. Noi tesoro... non...».
Shin aspettò con un nodo allo stomaco «Mamma che succede?» chiese spaventata «Noi non siamo i tuoi veri genitori».
•••
GLISSARIO E ILLUSTRAZIONI
• RINGRAZIO DI CUORE rebyherondale per aver dato voce e nome a Shin nella sua meravigliosa storia e colgo l'occasione per citare un'altra scritture in erba che personalmente ammiro molto gennnar che con la sua Eul mi ha illuminata.
GRAZIE RAGAZZE

YOU ARE READING
U Are My World
Random𝐒𝐄𝐂𝐎𝐍𝐃𝐎 𝐋𝐈𝐁𝐑𝐎: 𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀 𝐈 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐧𝐚𝐭𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐭𝐚̀. 𝐆𝐥𝐢 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐞 𝐥𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐳𝐢𝐞 𝐩𝐢𝐮...