«Perché ti piace la pioggia?» un bambino con i capelli bianchi come il latte le faceva compagnia mentre, seduta sul davanzale della sua camera, guardava il paesaggio grigio, strascico triste della natura alla vista di ciò che l'uomo fa e crea.
«É un segreto» si ostinò la bambina non volendo rivelare la più piccola parte del suo cuoricino.
L'altro volle ritentare nell'impresa, girando l'amica verso di lui in modo che potesse fissarla in quei bellissimi occhi marroni «Perché sei triste?».
La ragazzina sbuffò. Non riusciva a resistere allo sguardo serio che lui le stava lanciando contro «Non è giusto!» disse irritata mettendo il broncio.
Il bambino rise, la conosceva come le sue tasche e sapeva leggerla meglio dei grandi «Io amo la pioggia -disse lei- perché non mi fa piangere da sola».
«Perché piangi?» disse a quel punto l'altro abbracciandola «Voglio tornare a casa».
Si svegliò di soprassalto con il fiato corto «Maledetti incubi» disse tirandosi a sedere con una mano sul cuore, tentando di stabilizzare il battito frenetico.
Era all'incirca un mese che si svegliava puntualmente ogni notte per colpa di quegli occhi glaciali.
Quegli occhi agghiaccianti che le scrutavano dentro e che le erano riusciti sempre a carpire ogni suo segreto e pensiero.
Seori odiava l'ansia che sentiva su di sé al solo ricordo del proprietario di quegli occhi meravigliosamente accostati alla pelle olivastra.
Odiava il solo pensiero che da qualche parte, egli la stesse cercando con ostinazione e risentimento.
Erano le sei di mattina quando la ragazza si destò e con essa aprì gli occhi anche una sua coinquilina che ormai, si era abituata nel sentire la maggiore urlare nel sonno ed alzarsi.
«Maledizione» inveì stanca.
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Taehyung, le aveva spinte a promettere di arrivare ad una pace permanente il prima possibile ma, non era affatto semplice tenere fede al patto.
Entrambe dovevano fare un passo indietro ma Shin era tormentata da qualcosa di peggiore della rabbia, la paura.
Namjoon era rientrato di fretta e senza salutare, si era volatilizzato in camera sua.
Seori aveva ricevuto una richiesta d'aiuto poco dopo, ma era bloccata dalla fila di documenti ed esclamò pacata «Shin potresti andare ad aiutare Namjoon? Io non riesco al momento».
Shin sbuffò «Ma perché io?» e lei laguardò con gli occhi spalancati indicando i documenti.
La ragazza con i capelli elettrici sbuffò rumorosamente, ma per Taehyung, avrebbe tentato di tornare in buoni rapporti con tutti.
Con le gambe pesanti e un'andatura lenta, si diresse nella stanza del leader e lo sorprese in una posizione abbastanza divertente.
Namjoon era piegato sulle ginocchia e nascondeva il capo sotto la rete del letto.
Aveva rovesciato a terra l'intero insieme di oggetti che aveva sul comodino e il comodino stesso «Hey» disse entrando.
Il ragazzo si alzò troppo velocemente e sbatté la testa sul lato del letto.
Con la testa dolorante si voltò fulminante verso la più piccola «Ciao Shin- disse- Sono un momento impegnato, tutto ok?» lei annuì «Che fai?».
Namjoon sbuffò «Sto cercando una cosa parecchio importante» disse frettolosamente ricominciando a cercare.

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U Are My World
De Todo𝐒𝐄𝐂𝐎𝐍𝐃𝐎 𝐋𝐈𝐁𝐑𝐎: 𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀 𝐈 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐧𝐚𝐭𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐭𝐚̀. 𝐆𝐥𝐢 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐞 𝐥𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐳𝐢𝐞 𝐩𝐢𝐮...