[CAPITOLO 34] - TO BE OR NOT TO BE

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《Cosa?》chiese la ragazza balbettando.

Non aveva parole per controbattere, ogni sua certezza si era frantumata.

Batteva le palpebre con velocità per impedire alle lacrime di scendere e stringeva la mandibola per impedire alle labbra di tremare 《Shin noi -Hoseok entrò nella stanza con un sorriso che si spense velocemente- Shin》 sussurrò.

La sorella si girò verso di lui e dopo avergli sibilato una richiesta di aiuto si accasciò al suolo cadendo dalla poltroncina.

Hoseok urlò talmente forte da far alzare anche i colleghi che lo aspettavano al piano di sotto.

Il resto del gruppo corse su per le scale per vedere cosa fosse accaduto e trovarono Shin svenuta con Hoseok e i suoi genitori in lacrime 《Un medico》disse il ragazzo ai compagni.

Facendoli volare verso qualsiasi telefono acceso.

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Nel suo ufficio Seori non era a conosceva degli ultimi avvenimenti e con la testa immersa nelle scartoffie organizzava e dirigeva il programma per il tour mondiale.

Un'impresa titanica a suo dire, compromessa dalla mancanza di collaborazione della maggior parte degli esponenti aziendali "erano tutti bravi a parole ma con i fatti erano un altro paio di maniche".

Mentre compilava gli ultimi moduli un pensiero s'intromise con forza nei meandri della sua testa "Choa lo aveva visto".

Un brivido le attraversò la schiena "L'aveva cercata come un segugio ed era riuscito ad avvicinarsi fintanto da arrivare a lei" per quanto le dispiacesse per la compagna non poteva che essere grata di non essere stata al suo posto "non sarebbe finita bene".

Prese il cellulare e compose il numero internazionale del consolato giapponese 《Voglio parlare con Mizuki -disse all'operatrice che le rispose con un tono serio e distaccato- È abbastanza urgente》aggiunse.

Dopo qualche squillo una voce familiare le rispose con entusiasmo 《Seori tutto bene?  Come sapevi che mi hanno sposato al consolato》la ragazza sorrise 《Ho sentito dire che il console ha assunto una nuova e discreta guardia del corpo e tralasciando che secondo me, sei la migliore nel tuo campo, ho fatto due più due》la risata dall'altra parte certificò la sua tesi.

Mizuki era la migliore in ogni singola cosa che faceva eppure nonostante i loro trascorsi non si era mai mostrata ostile nei suoi confronti, se scappare da Hiro era difficile farlo da Mizuki era uno scontro tra titani.

《ALLLORA che succede? Perchè mi hai chiamato con questa fretta? Non credo sia solo per sentire come sto vero?》Seori ingogliò a vuoto.

L'amica la conosceva bene, era scaltra e sapeva in che guaio Seori si trovasse 《Aspetta non dirmi che...》lei la fermò 《Io sto bene ma ha fatto la sua comparsa qui, in Corea del Sud. Una mia amica ha avuto il mancato piacere di conoscerlo e ora non so che fare》disse la manager votando il sacco, sentendosi più leggera.

Choa stava bene ma non era al sicuro.

《Cosa hai in mente?》le chiese l'altra con serietà, il gioco aveva totalmente abbandonato il suo tono tramutandosi in ostentata irritazione 《Non lo so, per questo ti ho chiamato... te sapevi del suo spostamento?》sentì Mizuki trasalire 《Io non lavoro più per quella gente come potrei sapere i suoi affari》.

Passò qualche secondo di religioso silenzio ma poi, un profondo sospiro intervenne dall'altra parte 《Sapevo che ti stesse cercando in America non credevo che avrebbe attraversato il confine》.

Seori sbuffò 《Sono tutti in pericolo e non posso andarmene come se nulla fosse... Non ora almeno》《Ti sei innamorata?!》la interruppe Mizuki 《Cosa? Io non...》Seori non sapeva come rispondere.

Sì, si era perdutamente innamorata di Jungkook ma sapeva e sempre aveva perfettamente saputo che la cosa non poteva avere un futuro duraturo 《Farò il possibile per tenervi al sicuro, ti meriti di vivere questo amore con tutta te stessa senza niente e nessuno che l'ostacoli》.

Una lacrimare solitaria le rigò il volto 《Grazie Mizu chan》.

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《PERCHÉ NON MI AVETE AVVERTITA PRIMA SAREI VENUTA IN FRETTA》urlò la ragazza attraversando le stanze della casa 《Abbiamo chiamato il medico e ci ha detto che va tutto bene》rispose Jimin rincorrendola 《Dov'è Hoseok?》chiese la manager 《In camera di Shin non si è mosso per tutto il giorno. Sta aspettando che si risvegli》.

Seori varcò la porta e come le aveva anticipato il compagno ritrovò Hoseok seduto sulla poltrona da studio di fianco al letto della sorella.

《Cosa è successo?》chiese avvicinandosi a lui con cautela 《Era in chiamata con i nostri genitori -disse l’uomo senza guardarla- Le hanno detto che...- fece una pausa e respirò profondamente- che è stata adottata》.

Seori sbarrò gli occhi.

Nella mente le rotelle cominciarono a girare vertiginosamente.

Ecco perché tutta quella diffidenza.

Ecco perché se n'erano andati.

Ecco perché non volevano che Shin andasse in Corea.

Ora ai suoi occhi era tutto così chiaro.

《Da quanto tempo è in questo stato》chiese 《Un paio di ore, fino a poco fa aveva le convulsioni》le rispose Jimin.

Seori diede una pacca sulla spalla a Hoseok e si diresse verso la porta 《Io esco, se ci sono cambiamenti chiamatemi》.

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《Signorina cosa posso fare per lei?》la donna all'ufficio era una cinquantenne con un forte accento e un paio di occhiali a goccia che le ingrandivano gli occhi 《Devo prenotare dei biglietti d'aereo per la prima data disponibile》.

La donna guardò oltre il suo computer e le sorrise 《Per dove esattamente?》la giovane  sospirò e con la voce e le mani tremanti annunciando incerta la meta《L'italia》.

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