Scoprire che Athena è in realtà Minerva mi ha scioccato. Forse da qualche parte me lo sentivo perché il modo di scrivere era simile.
Non posso fare a meno di pensare a lei per praticamente tutto il viaggio verso Ibiza. Ho cercato di convincerla a venire con me ma lei è stata irremovibile. Vuole passare le vacanze a cercare un dannato appartamento a Londra. Anche su quell'argomento è testarda: le ho proposto di rimanere da me ma lei non vuole. Sarebbe logico che rimanesse a vivere nel mio attico visto che praticamente passiamo sette mesi l'anno tornando a casa solo per qualche giorno.
Dalla porta-finestra della mia cabina che ho dimenticato aperta ieri sera, entra la brezza marina mattutina e nonostante le alte temperature durante il giorno a quest'ora è fresca. Vorrei alzarmi per chiuderla per poi tornarmene a letto ma opto per mettermi sotto il lenzuolo. Davanti a me l'orologio ticchetta ogni secondo e nel silenzio delle sei di mattina rimbomba in tutta la camera. Vorrei chiudere gli occhi e riaddormentarmi ma mi sta sembrando impossibile.
Dopo due ore a fissare il vuoto mi alzo dal letto e mi do una lavata. Appena apro la porta della cabina mi faccio guidare dalla voce di Nico per capire dove sta facendo colazione. Solitamente non lo si vede in piedi prima delle dieci ed essendo a malapena passate le otto la cosa mi incuriosisce. La voce proviene da uno dei salottini di poppa dove lo trovo seduto sulla sdraio con una tazza di caffè in mano e il telefono nell'altra con il quale sta parlando con qualcuno in tedesco. Il tono della sua voce è di tendenza molto alto ma sembra quasi che stia urlando. Non capisco assolutamente nulla di tedesco se non qualcosa simile all'inglese, quindi, potrebbe star minacciando qualcuno di morte come cantare una ninna nanna
Una delle cameriere, intanto, mi ha servito la colazione e mentre sto per addentare il primo boccone lui chiude la telefonata e appoggia il telefono davanti a lui.
NICO: spero di non averti svegliato con le mie urla... mia nonna è praticamente sorda. L'avrei chiamata più tardi ma poi tra la messa, il pranzo e il pisolino questo era l'unico orario libero
DECLAN: ero già sveglio
NICO: sei di poche parole e pessimo umore...
DECLAN: sono sempre così
NICO: No oggi sei peggio in più con la tua dolce Athena sei sempre dolce
Davvero è così evidente che con Athena mi sento bene? Da quando lei è rientrata nella mia vita le mie giornate sono quasi sempre buone e se c'è qualcosa che non va mi basta vederla e si sistema tutto. Ma perché il mio buon umore dipende così tanto da lei?
Proprio mentre sto per rispondergli in malo modo il mio telefono squilla e sbuffando lo esco dalla tasca. Il mio sguardo annoiato cambia subito in un sorriso e mi rendo conto che Nico ha ragione... pensavo che questo momento non sarebbe mai arrivato. Senza perdere tempo mi alzo e mi allontano per rispondere ad Athena. Ovviamente le risate di Nico mi inseguono sino a quando non arrivo in un'altra stanza chiudendo la porta dietro di me
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La nostra strada
Storie d'amoreOtto anni fa due cuori sono andati in frantumi. Entrambi hanno perso una parte di loro e anche se le ferite sono state profonde, in fondo tengono ancora l'uno per l'altro. Declan Sloane ha raggiunto il suo sogno ed è diventato pilota di F1 e nonost...