33.Strade familiari

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Abbiamo deciso di passare qualche giorno a casa di Athena a Silverstone

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Abbiamo deciso di passare qualche giorno a casa di Athena a Silverstone. Avevo bisogno di staccare un po' e la cittadina è decisamente più tranquilla della caotica Londra.

Passeremo qui solo tre giorni per poi tornare per gli ultimi preparativi per l'evento di Athena.

Sono le undici di sera passate e io e il mio raggio di sole siamo stesi nel suo letto.

ATHENA: Piccolino questo letto per entrambi

DECLAN: Se stiamo abbracciati basta e avanza

Nell'oscurità intravedo un suo sorriso.

Piano piano ce ne andiamo entrambi al sonno.

La mattina dopo mi sveglio sentendo le delicate dita di Athena accarezzarmi il tatuaggio sul petto.

Da quando dormiamo insieme ho notato come a lei piaccia che io dorma senza maglietta. Se mi sveglio dopo, la sorprendo sempre a seguire con il suo tocco le linee dell'inchiostro vicino al mio cuore. La cosa è molto piacevole e la adoro più di quanto ammetto infatti l'altra mattina mi sono svegliato per primo e non volendomi perdere la dolce sensazione, ho fatto finta di dormire ancora per un po'.

DECLAN: Se avessi immaginato che ti sarebbe piaciuto così tanto te lo avrei fatto vedere prima

ATHENA: Non mi hai mai dimenticato...

DECLAN: come avrei fatto? Sei l'amore della mia vita

Mi guadagno un dolce bacio che presto diventa qualcosa di più

Decidiamo di occupare la mattina facendoci una passeggiata. Cerco di camuffare un po' il mio aspetto per potermi godere in tranquillità il giretto con Athena.

Stiamo passeggiando mano nella mano, quando vedo un fioraio dall'altra parte della strada. Mi guardo attorno e proprio a due passi c'è una pasticceria.

DECLAN: che dici se prendiamo qualche dolce per il pomeriggio?

Athena muove lo sguardo sino a quando non incontra il negozio e mi sorride annuendo.

DECLAN: Potresti andare tu? Io intanto vado alla fontanella più avanti. Sto morendo di sete...

ATHENA: oh ma certo. Ci vediamo tra cinque minuti qui?

Annuisco e ci dividiamo.

Attraverso la strada e appena entro dal fioraio sono un po' indeciso se comprarle delle rose oppure dei girasoli. Ancora indeciso mi faccio consigliare dalla signora dietro il banco che mi fa una bellissima composizione.

Esco dal negozio e riattraversata la strada vedo che Athena è proprio fuori dalla pasticceria che parla con un'altra donna.

Mi avvicino e quando ho in chiaro il suo volto mi viene in mente il nome. Marie era una nostra compagna di classe che di certo non era la più dolce della scuola...

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