21.Casa

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L'inizio d'agosto ha portato delle torride giornate che sta facendo sciogliere tutti gli abitanti di Londra

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L'inizio d'agosto ha portato delle torride giornate che sta facendo sciogliere tutti gli abitanti di Londra. Negli ultimi giorni la città si è svuotata grazie a tutte le varie partenze per zone più fresche o per le vacanze.

Questa mattina sono uscita per andare a ritirare uno scatolone pieno di libri. Prima dell'uscita del mio nuovo romanzo, la responsabile della mia immagine ha ideato un secondo concorso per ricevere una copia autografata del mio penultimo libro. Il primo fu un grande successo e spero che questo lo sia altrettanto. La notizia è uscita questa mattina e guardando le iscrizioni ho visto che il numero aveva già cinque zeri.

Con lo scatolone ai piedi salgo all'ultimo piano con l'ascensore privato di Declan. Sono sovrappensiero e quando entro vado subito a inserire il codice per disattivare l'allarme. Quando arrivo al terminale però non è inserito. Provo a tornare indietro con la memoria e ricordo bene di averlo messo prima di uscire.

Mentre mi chiedo il motivo per cui si è disinserito, sento un rumore proveniente dalla cucina. Senza pensarci prendo il telefono e digito il numero della polizia

DECLAN: Athena... sei a casa?

Tiro un sospiro di sollievo bel sentire che l'intrusione non è altro che di Declan.

ATHENA: Ma cosa ci fai qui? Mi hai fatto spaventare...

DECLAN: Sono appena arrivato e scusa se non ti ho avvisato...

ATHENA: Beh non dovevi avvisarmi. È casa tua, però mi sono spaventata nel sentire rumori e l'allarme disinserito

DECLAN: Colpa mia...

Mi fa un enorme sorriso prima di abbracciarmi. Ma cosa ci fa qui? È successo qualcosa?

ATHENA: tutto ok?

DECLAN: Certo

ATHENA: Cosa ci fai qui? Pensavo che rimessi lì per due settimane

DECLAN: Non mi vuoi qui?

ATHENA: No... cioè non è per quello ma eri in vacanza

DECLAN: Mi annoiavo e avevo voglia di tornare a casa. Sono praticamente sempre in giro e mi andava di respirare un po' di aria di casa

Non mi sta convincendo... insomma è stato lui a dirmi che non si sente a casa da nessuna parte e ancor meno qui. Questa casa è completamente impersonale e sinceramente sembra più un albergo. L'unica cosa che mi farebbe dire che è di Declan è la biblioteca dove ha i suoi libri e alcuni dei suoi trofei e modellini.

DECLAN: Hai trovato qualcosa per l'appartamento?

Sinceramente ho cercato ovunque ma è tutto o troppo caro o troppo brutto. Non c'è una via di mezzo. Ho visto almeno dieci appartamenti e sto iniziando a perdere la speranza. Sinceramente potrei permettermi qualcosa di più costoso del budget che mi sono data però voglio qualcosa di piccolo visto che sono solo io. Non ho bisogno di chissà che grande spazio ma almeno che sia in un quartiere decente e non troppo lontano dal lavoro.

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