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Si spengono i semafori e per la prima volta da Barcellona seguo di nuovo un GP in televisione

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Si spengono i semafori e per la prima volta da Barcellona seguo di nuovo un GP in televisione.
Sarei dovuta andare lì a supportarlo ma non ci sono riuscita.
Mi manca la forza di incontrare chiunque e dover dare spiegazioni.
Sono comodamente accucciata sul divano della sua suite con una sua maglia indosso. So che lui avrebbe voluto che andassi ma non ha insistito e gliene sono grata.

Oggi Declan scatta dalla seconda casella ma le immagini pre-gara che lo vedevano inquadrato mostravano chiaramente la sua fronte corrugata. Non volevo essere un peso per lui...

Durante tutta la gara si vede che è in chiara difficoltà. Non riesce a trovare il passo giusto con nessuna delle diverse mescole montate. Come conseguenza, Nico lo supera a circa tre quarti di gara con fin troppa facilità.
Alla fine taglia il traguardo terzo ma vedo chiaramente che è insoddisfatto.

Non appena scende dalla macchina saluta la squadra ma non si avvicina minimamente ad Alberto. Quell'uomo non mi è mai piaciuto... mi ha sempre dato strane sensazioni, un po' come Lidia del resto... Da fuori sembra una persona che tiene alla sua squadra ma ho la strana sensazione che non sia così. Infatti, il fatto che non vogliano rinnovare con Declan per poi assumere Martinez è una cosa inspiegabile. Il ragazzo, per quanto per carità sia una brava persona, non è un buon pilota e infatti fatica a stare al passo coi tre davanti. Certo la Mercedes è un pelo più forte forse ma prende abissi nei confronti di Declan. Oggi lo ha persino doppiato e non è la prima volta.

Mezz'ora dopo la fine della corsa ho la chiamata con la mia terapista. Ogni volta finisce per farmi versare un mare di lacrime ma almeno dopo mi sento infinitamente meglio.
La seduta di oggi è stata, però, particolarmente dura e nonostante avessimo iniziato parlando del mio improvviso licenziamento, siamo finite a parlare della mia paura di perdere Declan di nuovo.
È una cosa che mi tormenta molto ma che non ho mai avuto il coraggio di affrontare nelle precedenti sedute.

Sto finendo la seduta e asciugandomi gli occhi quando sento la porta aprirsi.
Gli occhi di Declan incontrano subito i miei e appena si rende conto che ho pianto, in un paio di falcate è da me.

DECLAN: Raggio di sole...

Mi stringe a lui ma non si è accorto minimamente del computer davanti a me con un'altra persona in videochiamata.

Gli appoggio un bacio sul petto per poi staccarmi dal nostro abbraccio. Indico a Declan lo schermo e appena si accorge della mia terapista fa un leggero cenno di saluto prima di scusarsi.

La saluto anche io visto che l'ora è passata da tempo e chiudo il computer.

Raggiungo Declan vicino al letto dove si sta cambiando in qualcosa di più comodo.
Nonostante l'estate sia finita le temperature sono ancora abbastanza elevate e infatti, Declan, dopo essersi messo un pantalone da tuta, snobba la maglietta.

Seduto sul letto, mi trascina sopra di lui.

DECLAN: Scusa per prima... non mi ero accorto del computer. Non volevo interrompervi

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