Michael

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Mina Veghner è ancora chiusa nella sua stanza: suo padre e sua madre ritengono sia meglio così, che non esca in quanto, da quando è stata morsa da Dominique non riesce a gestire i propri impulsi e la propria collera, e nelle notti di luna piena è anche peggio, probabilmente perché quella luna piena è talvolta la luna blu, la cui luce giunge piuttosto flebile nel mondo umano ma comunque vi giunge, e Mina potrebbe risentirne maggiormente gli effetti dato che colui ce l'ha morsa è almeno per metà un Hikari. In oltre c'è anche un'altra cosa a preoccupare i coniugi Veghner: Mina è stata morsa ma non ha mai ricevuto il sangue del suo " padrone " dopo la vampirizzazione: e se solo quello potesse farla stare meglio? Se solo il sangue di Dominique potesse placare quegli istinti e quell'aggressività che la giovane sente crescere in sé, di giorno in giorno? Anche Mina si pone la stessa domanda: è chiusa nella sua stanza, seduta sul letto. Le nocche delle mani sono insanguinate dopo i numerosi tentativi di farsi aprire la porta, la gola brucia sia per la sete che per quanto ha gridato: sta davvero molto male e, cosa peggiore, non riesce a trovarvi un rimedio e non riesce neppure a perdonare i genitori, che l'hanno rinchiusa in quel luogo: certamente da prima era d'accordo, ma questo era prima che Garry fosse messo al corrente di tutto. Ora che lo sa pensa, a che pro continuare a farla soffrire, ad ingabbiarla in una stanza nemmeno fosse un animale pericoloso o la bestia di Gevaudan? Se prima poteva essere comprensiva e comprendeva le ragioni dei genitori, ora non più: con il passare del tempo il so solo scopo è diventato nutrirsi, cercare sangue per placare quella sete, ma per farlo dovrebbe uscire da lì. Possibile che Pierre e Joe non lo comprendano, si chiede? " Perchè...? ". Sibila solamente la fanciulla, portandosi entrambe le mani alle orecchie. " Perchè?! ". Grida, mentre la treccia in cui ha raccolto i capelli le ricade al lato destro del viso. " Perchè, perché?! ". Grida nuovamente la cacciatrice, scoppiando poi in lacrime: i suoi la tengono rinchiusa, sono mesi che non vede il mondo esterno e ciò non contribuisce certamente a migliorare le sue condizioni emotive. In oltre si chiede, cosa sono queste sinistre sensazioni che prova? Perché più passa il tempo più sente il crescente bisogno di avere il sangue di quel bastardo di Dominique? Perché sente di aver bisogno di lui? Perché una parte remota del suo cervello e del suo corpo sanno perfettamente che se anche bevesse litri di sangue, solo quello del figlio di Veronica potrebbe placarla davvero? Mentre la fanciulla è immersa nei suoi cupi pensieri tuttavia, la porta della stanza si apre: da prima si aspetterebbe di veder entrare da essa il padre o la madre, ma scoprire chi invece sia entrato la lascia decisamente sconvolta. " M... Michael? ". Chiede, mentre un giovane dalla chioma bionda e dagli occhi di ghiaccio la osserva a dir poco gelidamente, incrociando le braccia al petto. Il giovane indossa un'uniforme che lei ben conosce, la stessa uniforme che talvolta sia Garry che suo padre indossano. " Michael, sei davvero tu? ". Chiede sbigottita la corvina, alzandosi istintivamente dalla sedia e facendo per avvicinarsi al nuovo arrivato. Tuttavia, con un solo gesto della mano il biondo la allontana malamente per poi guardarla con totale ed assoluto disprezzo e disgusto.

" Stai lontana da me, lurido abominio ". Sibila tra i denti, mentre lei lo guarda incredula. Trema lievemente ma decide di prendere parola di lì a poco: sapeva benissimo che suo fratello era un Hunter sin troppo estremista, ma mai si sarebbe immaginata che le avrebbe rivolto tali parole, non lui, non a le che è sangue del suo sangue.

" Sei impazzito?! ". Chiede ancora incredula, con un pizzico di rabbia per poi proseguire la frase di lì a poco. " Sono tua sorella minore! Come puoi rivolgermi delle parole simili?! Come puoi parlare così al sangue del tuo sangue?! ". Fa, rivelando così che quel giovane non è altri che Michael Veghner, il primogenito di Joe e Pierre. " Come puoi parlarmi in questo modo?! ". Chiede, ma la risata sprezzante di lui la ferisce quasi più di mille parole, parole che arrivano di lì a poco e danno così il colpo di grazia ad una ragazza che ormai, almeno parzialmente, è già distrutta.

La diciottesima lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora