Blood and sacrifice

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Ivy e Vanitas sono ancora al balcone di palazzo Veghner, mentre nella sala da ballo la festa prosegue. Ma per la futura regina invece, qualcosa non sembra andare particolarmente bene: infatti è stata nuovamente colta da una sete improvvisa ed inarrestabile, una sete che si è potuta placare solamente bevendo il sangue di Vanitas, che per fortuna si è accorto in tempo del malessere della fidanzata e l'ha seguita, quando ha lasciato temporaneamente la festa con la scusa di prendere un po' d'aria. Ma lui non ci ha creduto: ha capito dal ritmo a cui il sangue di Ivy scorreva che qualcosa non andava, infatti i suoi sospetti hanno trovato conferma. Beh, riflette un momento il corvino: non che gli sia dispiaciuto quell'impeto con cui Ivy l'ha morso, solo lo trova strano e, in oltre questa volta si è indebolito e la cosa gli sembra strana: solitamente non succede nulla, stavolta invece... il corvino sospira pesantemente, posando il capo contro il marmo pregiato e rimanendo ancora seduto a terra, riprendendosi un momento. " Caspita... ". Mormora solamente, rompendo quel silenzio quasi irreale che si è venuto a creare. Ivy sembra riscuotersi un momento e volge lo sguardo verso di lui, dopo aver pulito la bocca ancora sporca del suo sangue. " ... non che mi sia dispiaciuto, ma non mi hai mai morso in un modo simile. Per la prima volta, mi hai persino indebolito ". Ammette, mentre la giovane Principessa riflette: ha sentito qualcosa. c'è qualcosa di diverso nel sangue di Vanitas, non è stupida e lo ha capito. Ma non riesce ancora a capire di che cosa si tratti esattamente, per ciò preferisce non approfondire l'argomento e non fargli nemmeno domande. Si sistema la tiara, che poco prima era finita a terra assieme a lei, per poi osservare attentamente il fratello.

" Se vuoi bere, fai pure. In fondo, sono stata io ad indebolirti, quindi... ". Ma lui la interrompe, ridendo lievemente ed alzandosi da terra, raccogliendo la propria giacca.

" Amore mio, la sola cosa che mi preoccupa ora è nascondere il sangue sulla camicia ed il segno del morso: temo ci metterà un po' a rigenerarsi, stavolta ". Fa, sdrammatizzando un po' e mentre lei annuisce.

" Prima, quando stavo bevendo hai detto una cosa... ". Sussurra improvvisamente la corvina, mentre lui la osserva senza interromperla. " Hai detto " il mio bambino ". Quindi, tu credi che questo bambino... beh... che sia tuo? ". Chiede un po' agitata lei. Notando il suo stato, lui le si avvicina per poi prendere le sue mani nelle proprie, chinando lievemente il capo per poterle baciare.

" Non lo penso, è così: questo bambino è mio, punto e basta. Non mi importa nulla del resto ". Precisa, mentre mille e più pensieri di ogni genere scorrono nella mente della corvina. Lui la guarda intensamente e, di lì a poco lei ricambia il suo sguardo arrossendo lievemente. Passati alcuni istanti di totale silenzio, in cui anche quello sguardo ad Ivy è sembrato completamente diverso da quello usuale del fratello, lui riprende parola con la sua solita noncuranza. " Forza! ". Fa ad un certo punto, mettendosi nuovamente la giacca e sistemando bene il colletto, in modo da nascondere il sangue sulla camicia ed il lieve segno del morso. " Vogliamo tornare alla festa, mademoiselle? ". Chiede, porgendo il braccio alla futura moglie che, a quel gesto sorride lievemente.

" Con piacere, monsieur ". Sussurra, per poi attaccarsi al braccio di lui e rientrando in sala.

Garry e Mina hanno appena terminato un ballo, quando vedono rientrare la coppia di futuri sposi dal balcone. La donna non può fare a meno di percepire odore di sangue, essere una vampira l'ha resa estremamente sensibile a qualsiasi tipo d'odore. La corvina tira lievemente la manica del marito, attirando così la sua attenzione. " Hai notato? ". Chiede semplicemente, mentre lui la osserva un po' confuso da quella domanda.

La diciottesima lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora