Ghosts

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Veritas, palazzo Hikari. Qualche anno prima.

La giovane dalla chioma bionda sembra esausta: da poco tempo ha dato alla luce il suo bimbo: un maschietto sano e forte, per metà umano e per metà vampiro in quanto figlio suo e del suo grande amore. Un bimbo che, d'altro canto viene osservato con disgusto da colui che è appena entrato nella stanza. La fanciulla si sente uno sguardo carico d'ira puntato addosso, così riapre gli occhi lentamente e, così, può notare chi sia appena entrato. " Ci hai ripensato...? ". Chiede semplicemente la fanciulla, ancora troppo giovane ed ingenua per capire che i tipi come il suo ex promesso sposo, non cambiano mai idea. " So che per te potrà essere difficile, ma se accetterai questo bambino, allora.. ". Il giovane dalla chioma corvina arriva ad un passo da lei, strappandole malamente il piccolo dalle braccia. Ovviamente, sentendosi strappare in quel modo dalla madre la creatura inizia a piangere.

" Abominio ". Sibila solamente, non riuscendo nemmeno a guardare gli occhi del piccolo e mentre, di riflesso, i suoi si iniettano da prima di una luce blu intensa ed in seguito di una rossa. " Tu vorresti davvero che io mi accollassi il tuo volgare abominio? ". Sibila, trattenendosi a stento dall'azzannare e divorare all'istante la vita del bambino.

" Mio figlio non è un abominio! ". Sentenzia la bionda, cercando di alzarsi malgrado i dolori dati dal parto. " Sai, mi rendo conto solo ora di aver sbagliato: credevo che in fine, vedendo il piccolo avresti potuto cambiare idea. Hai detto che avresti potuto dimenticare... ". Fa per dire, ma con scatto fulmineo lui la afferra per il collo con la mano libera, alterato.

" Dimenticare? Dimenticare?! ". Il suo tono sale sempre più, le vetrate tremano mentre, per un momento lei teme davvero che voglia ucciderla. " No, mia cara Jeanne: io non dimentico mai un torto subito ". Sibila furioso il corvino, proseguendo la frase di lì a poco. " Non so nemmeno io perché ti ho permesso di dare alla luce questo bastardo: forse, solo per divertirmi e farlo fuori di fronte ai tuoi occhi. Per recidere per sempre il legame con quel cacciatore, con il quale hai avuto l'ardire di tradirmi mentre ancora eri la mia promessa sposa! Per il quale mi hai lasciato, venendo a cercarmi solo per chiedermi di accollarmi questo abominio! ". Sputa tutto il suo rancore il più grande, mentre lei trova la forza per parlare solo di lì ad alcuni istanti.

" Allora... allora, in tutti questi mesi hai finto di aver superato tutto... solo per vendicarti ora?! ". Chiede, mentre lui sogghigna malignamente.

" Ci sei arrivata, mon cherie? ". Chiede cinico e sprezzante, per poi immobilizzarla con il potere della Luna Rossa. Già debole a causa del parto, Jeanne si ritrova seduta a terra, tossendo per riprendere fiato ma incapace di recuperare il figlio appena nato.

" Allora, vattene! Vattene e non farti più vedere: mio figlio non ha bisogno di un padre come te, non ha bisogno di nessun altro se non me! ". Fa semplicemente la seconda Principessa di Veritas, mentre colui che è il suo ormai ex promesso sposo la osserva gelidamente.

" Ma io sono venuto qui apposta per vendicarmi: mi devi ripagare, dopo tutto quello che tu e quel maledetto Hunter mi avete fatto. Ed inizierai offrendomi la vita del vostro bastardo in sacrificio ". Sentenzia cinicamente e privo di qualsivoglia pietà il corvino, sfoderando tutta la sua cattiveria e le proprie zanne, pronto ad azzannare il piccolo nato solo da poche ore. Ma qualcosa cambia radicalmente i suoi piani: un potente raggio blu lo getta contro la parete, mentre una donna si precipita a prendere il piccolo tra le braccia.

La diciottesima lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora