Veritas, molti anni prima degli eventi. Villa Heinemann.
Un giovanissimo uomo tiene tra le mani il pugnale: la propria arma antivampiro, quella che gli è stata donata dal padre poco prima di nominarlo capofamiglia e spirare tra le sue braccia. L'ultima cosa al mondo che, in un simile frangente si sarebbe immaginato di dover impugnare. Ma non può fare altrimenti, lo sa: non vuole, ma non ha scelta. Se non eseguirà gli ordini, anche la sua vita sarà compromessa e lui non se lo può certo permettere. Lo sapeva pensa, chi gli ha dato quell'ordine: sapeva che solo facendo leva sulla sua vita lo avrebbe obbligato a fare questo alla sola persona in vita sua che ancora sia importante per lui, o meglio: ad una delle due persone più importanti. " Miranda... ". Mormora solamente il giovane dalla chioma corvina, mentre lei lo osserva con gli occhi iniettati di un'intensa luce blu e con le zanne affilate esposte e gli artigli pronti ad affondare.
" Non vorrai farlo davvero? ". Sussurra solamente la donna dalla lunga chioma bionda, mentre lui chiude gli occhi e scuote il capo.
" Taci! Sei un vampiro! Ormai sei una di loro, non ho scelta! ". Fa solamente il corvino, scuotendo il capo e non volendola nemmeno guardare: perché, pensa? Perché è nato Hunter, perché è nato capofamiglia e, soprattutto, perché proprio sua moglie doveva essere morsa e trasformata? Non poteva essere perdonata dagli altri, pensa? In fondo, anche se è un vampiro sarebbe potuta essere una preziosa alleata per loro! Ma no: gli altri, ad eccezione di Haruka Perry, non hanno voluto saperne! Gli hanno detto che c'è un regolamento preciso, che tra gli Hunters non ci possono essere dei vampiri e che la sua Miranda, la sua amata moglie, non poteva più vivere. E che se non lo avesse fatto lui, ci avrebbero pensato loro a sistemare questo " errore ". Li odia: li odia, pensa Xerxes Heinemann. Odia tanto gli Hunters quanto i vampiri.
" C'è un'altra via: fatti mordere e trasformare ". Sussurra lei, avvicinandosi e stringendolo forte a sé, come sapesse che non la pugnalerebbe ami. " Ti prego, Xerxes: lascia che ti aiuti. Lascia che allevi la tua sofferenza ". Sussurra la bionda al suo orecchio, per poi andare a baciargli il collo. Per un istante, anche Xerxes Heinemann è tentato: tentato di cedere, mandando al diavolo le grandi famiglie e gli Hunters e facendosi trasformare, seguendo solo la donna che ama.
" Miranda... ". Sussurra solamente, mentre lei non si accorge delle lacrime che, lentamente, stanno sgorgando dagli occhi di lui.
" Lasciati andare: sarà solo un momento ". Sussurra ancora una volta la donna, facendolo sdraiare con un impeto che, di certo non le è mai appartenuto. " Il dolore di un istante e saremo uniti per sempre, mio amato ". Prosegue, passando la lingua sul suo collo e pronta a morderlo, mentre senza rendersene conto lui continua a piangere come mai ha fatto prima d'ora.
" Perdonami ". Mormora, per poi affondare il pugnale, colpendo la moglie alle spalle ma continuando a stringerla forte a sé. " Perdonami! ". Ripete, mentre lei lo osserva qualche istante con rabbia e delusione: credeva l'amasse, credeva che per suo marito la cosa più importante fosse lei e non uno stupido ruolo in una gerarchia di Hunters! L'ultimo atto di Miranda è volgersi qualche istante verso una culla, per poi sussurrare un nome a fatica.
" Mag... dalena... ". Mormora, prima che l'argento del pugnale abbia il suo letale effetto e la uccida e, con lei, uccidendo anche la parte ancora umana rimasta a Xerxes, che dando sfogo alle lacrime sin troppo a lungo trattenute giura vendetta: sia contro gli Hunters, che l'hanno costretto a fare questo alla sua amata, sia contro chi l'ha resa ciò che odia di più al mondo: un vampiro.
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La diciottesima luna
VampireIvy è una giovane ragazza, figlia di due Hunters molto famosi. Dopo il brutale assassinio dei suoi genitori da parte di Vanitas, il così detto re bambino e sovrano di Veritas, la ragazza vive insieme al fratello Garry, ed entrambi hanno un solo scop...