Nightmare

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Un nuovo giorno giunge a Veritas, ma per alcuni la cosa sembra essere totalmente irrilevante. Ed una di queste è proprio la proprietaria della stanza in cui, dopo un momento di esitazione, la giovane dalla chioma corvina entra con cautela.

La giovane riflette: ha bussato un paio di volte ma, non ottenendo risposta ha in fine deciso di entrare a controllare la situazione. In oltre pensa, ha visto il suo signore uscire e per certo la sua signora non è ancora uscita dalla stanza. Dopo la dura giornata del giorno precedente, vuole accertarsi che stia bene e che non le sia successo nulla. " Principessa? ". Sussurra solamente, chiudendosi la porta alle spalle: solo la luce di alcune candele illumina la stanza, le tende non sono ancora state spostate e nessuno sembra volerle dare risposta. " Principessa, sono Nox: sono qui perché ero preoccupata per voi. State bene? ". Chiede, prendendo una candela e facendosi luce, per evitare di cadere. Da prima nessuna risposta, in seguito un movimento: qualcuno ha scostato leggermente le coperte, segno che effettivamente Jeanne si trova ancora nella stanza. Non ricevendo ancora risposta tuttavia, la corvina decide di prendere ancora parola. " Con il vostro permesso, aprirò le tende: è ormai giorno fuori ". Sussurra, dirigendosi poi alla finestra. Preoccupata per lo stato di salute di Jeanne e dalla mancanza di risposta, Nox scosta le tende giusto quel poco che serve a far passare un po' di luce.

" No! ". Finalmente una risposta, anche se non è esattamente quella che la corvina si sarebbe aspettata. " Non voglio che apri quelle tende, ti prego... ". Mormora solamente l'altra, mentre la domestica posa la candela su un comodino lì vicino e fa qualche passo verso il letto: non che la stanza sia molto più illuminata di prima, ma per lo meno ci si vede un po' e non si rischia più di inciampare.

" Cosa vi è successo? Perché non vi siete alzata? State forse male? ". Chiede in apprensione la fedele servitrice, notando poi del sangue sulle lenzuola. " Oh Dio... ". Scuote il capo e, istintivamente, porta una mano alla bocca mentre, di lì a poco riceve una risposta.

" Sto... sto bene, Nox. Non ho appetito e credo che non scenderò, almeno per ora ". Sussurra Jeanne, ma ovviamente l'altra non le crede. La sua voce è quella di una persona sul punto di mettersi a piangere, il sangue è un po' ovunque sul letto e certamente, pensa, c'è altro che ancora non sa e che dev'essere successo.

" Se state bene, allora perché c'è tutto questo sangue sul letto? Cos'è successo? Vi prego, parlate con me... ". Mormora in apprensione la donna, mentre a quella frase Jeanne scuote il capo.

" Sto bene... ". Mormora, ma il suo tono contraddice le sue parole. Ed anche i suoi gesti: istintivamente e come cercasse un'ancora di salvezza, la bionda afferra con la propria la mano della domestica e la stringe forte. " Sto bene... ". Ripete l'erede di Rosina e Kaname, ma a quelle parole e, soprattutto, a quel gesto Nox nota che invece, Jeanne non sta affatto bene: sul suo polso nota i segni di un morso ed alcuni lividi, come fosse stato stretto con violenza da qualcosa o qualcuno. Non dice nulla: deve essere lei pensa, deve essere soltanto lei a parlare di cosa sia successo quella maledetta notte. " No! ". Sbrocca in fine la sorella di Vanitas, scuotendo con energia il capo e la presa sulla mano di Nox si fa ancor più salda. " No! No, non sto bene! Non sto affatto bene, Nox! ". Confessa in fine, alzandosi e mettendosi seduta. A quella vista Nox non può fare a meno di rimanere agghiacciata e, istintivamente porta una mano alla bocca ancora una volta.

" Ma cosa... che vi ha fatto quel mostro? ". Chiede, sentendo una tremenda morsa al petto: talvolta ha provato pietà per il suo signore, ma questo! Cielo, questo supera ogni limite possibile. Nota sul corpo della sua signora dei morsi, dei graffi che non sono riusciti a rigenerarsi del tutto e dei lividi che, ovviamente, lasciano ben poco spazio all'immaginazione. " Che ha fatto...? ". Mormora nuovamente, non osando sfiorare Jeanne anche se, il suo primo istinto sarebbe quello di pulirle le ferite dal sangue.

La diciottesima lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora