𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉ℴ𝓁ℴ 10.

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She was like the moon -Part of her was always hidden away

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She was like the moon -
Part of her was always hidden away.









«Grazie per prima. Sai... con Rhys. A quanto pare sembra che non riesca a cavarmela da sola, qualcuno deve sempre difendermi.»

La mia amica mi sposta una ciocca di capelli violacei dal viso e mi sorride in maniera sincera e rassicurante.

«Ti sbagli, purple, so benissimo che puoi cavartela da sola, ma se posso difenderti, lo faccio. E sai perché? Perché le amiche fanno così.»

«Sei stata forte, comunque.»

«Sì, be', aver praticato karatè per sei anni aiuta sicuramente, ma è sempre bello sorprendere le persone. Pensano che una donna non sia in grado di fronteggiare un uomo, ma si sbagliano. Ovviamente.»

«Hai proprio ragione» le batto il cinque. «Sai cosa? Fanculo i pregiudizi.»

«Così mi piaci, amica mia!»

Stiamo camminando lungo il marciapiede quando la macchina di Dave accosta a poca distanza da noi.

«Sarah, non vieni con me oggi?»

«Verrò con te, Dave, quando capirai che non ti devi portare il tuo amichetto a dietro.»

«Non l'ho portato io!» si giustifica. «Sono arrivato fuori scuola e l'ho visto, tutto qui.»

«Sei un idiota.» lo riprende Sarah.

«Il tuo idiota.» sorride lui.

«Dai, vai con lui.» le sussurro.

Lei sembra indecisa e dal suo sguardo capisco che non vuole lasciarmi da sola. «Solo se vieni anche tu. Ti diamo un passaggio a casa.» dice infatti.

«Sì, Bel, vieni con noi.» cerca di convincermi anche Dave.

Alla fine, annuisco.
Sarah sorride e mi dà un bacio veloce sulla guancia, prima di entrare in macchina e salutare il suo ragazzo.
Io mi apposto dietro e mentre i due piccioncini sono impegnati a scambiarsi effusioni amorevoli, io dò un'occhiata al cellulare alla ricerca di qualche notifica.

In quel momento mi ricordo che i miei genitori non ci saranno per cena, così chiedo a Sarah se le va di venire a casa mia più tardi.

«Abbiamo la cena con i miei stasera, non ricordi?» le sussurra Dave.

Sarah sembra indecisa. «Non possiamo rimandarla?»

«Ehi» mi metto in mezzo, attirando l'attenzione della mia amica. «Se hai già da fare non importa, troverò qualcosa da fare anch'io.» la rassicuro.

«Sicura?»

«Sicurissima.»

Saluto i due ragazzi non appena la macchina si ferma fuori dal mio vialetto e senza rendermene conto il mio sguardo ricade sulla casa accanto.
Le luci sono spente e non sembra esserci nessuno.
Chissà cosa sta facendo Damian... scuoto la testa, da quando mi interessa quello che fa?

Black as my soulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora