– Solo nell'oscurità puoi
vedere le stelle.«Tua moglie?»
Le parole mi escono lentamente, scandite lettera per lettera. Sono letteralmente rimasta a bocca aperta e non sono sicura di aver capito bene.
Ma Damian annuisce e dalla sua espressione capisco che quelle parole le ha pronunciate veramente e non me le sono immaginate.
Cammino per la cucina, confusa.
«Amabel» mi afferra per un polso e mi attira a sé, facendomi scontrare con il suo petto. Rimango immobile mentre cerca di abbracciarmi. «So che sei confusa e probabilmente vorresti tirarmi uno schiaffo, ma se non te l'ho detto prima è solo perché non volevo spaventarti. Credimi.»
«No...» sospiro allontanandomi dalla sua presa. Alzo gli occhi verso il suo viso, e mi perdo in quell'oscurità profonda. «Non voglio colpirti, non sono arrabbiata, sono solo sbalordita. Insomma... sei sposato? Sposato?! E non riesco proprio ad immaginare perché la presenza di tua moglie ti renda così nervoso.»
«Vanja Eklund è una vampira spietata e senza scrupoli, ecco perché mi rende nervoso. Sono anni e anni che mi insegue per il mondo, perché non riesce ad accettare che io non voglia stare con lei. Essermi avvicinato a te è stato un rischio, ma tu ne varrai sempre la pena, Amabel.»
Mi siedo sulla prima sedia che mi capita davanti e faccio un respiro profondo.
Damian si inginocchia davanti a me e mi accarezza una guancia.
«Cosa vuole da te?»
«Uccidermi.»
«Cosa?!»
«Io non ho paura di lei, Bel, ma mi spaventa quello che potrebbe fare a te o alla tua famiglia. Sono sicuro che sappia del nostro rapporto e conoscendola, non posso escludere che voglia fare del male a loro per ferirmi.»
«Cosa c'entra la mia famiglia? Può avercela con me, ma loro non c'entrano niente! Non le permetterò di avvicinarsi.»
«Te lo prometto, piccola, non storcerà loro un capello. Io, Kyle, perfino Sarah li proteggeremo a tutti i costi.»
«Perché tua moglie vuole ucciderti, Damian?»
«Perché è una squilibrata, ossessionata da me ancor prima che la conoscessi. Ma il suo non era un interesse puro come quello che ho provato io per te non appena ti ho vista. Lei era letteralmente ossessionata da me, Amabel, a tal punto da uccidere i miei genitori e soggiogarmi per avermi con sé.»
Quella confessione mi provoca i brividi. Damian lo sente e mi stringe contro di lui. Non può riscaldarmi, ma riesce a farmi sentire meglio.
«Mi ha soggiogato per farmi credere di amarla, per controllarmi come un cane e non come una persona. Non sarei mai riuscito a liberarmi da lei, non se Kyle non fosse intervenuto. Lui mi ha salvato, mettendo a rischio la sua vita e perdendo il legame con sua sorella.»
«Sua sorella?»
«Vanja è sua sorella» ammette con tono triste. «La sua gemella, in realtà.»
Sono sempre più turbata e ho la gola così secca che non mi esce una parola.
«È una storia lunga, Amabel, ti racconterò tutto quando sarai più tranquilla, ora sei spaventata e confusa.»
«No, voglio saperlo adesso. Devo saperlo, Damian.»
Mi stringe le mani con le sue, ma il suo sguardo saetta di continuo in direzione della finestra. Il suo cellulare inizia a squillare e quando risponde sento in sottofondo la voce di Kyle.
Vorrei sapere cosa si stanno dicendo, ma Damian parla una lingua diversa da quella con cui sono abituata sentirlo parlare.
Non è la prima volta che la usa, però."Okej, ring mig vid behov." Lo sento dire, prima di chiudere la chiamata.
«Sapevo che il tuo accento non fosse di queste parti, ma non avevo capito fossi svedese.»
«Sono nato in Svezia e sono rimasto finché non sono stato costretto a scappare. Kyle è sempre venuto con me, anche lui è svedese.»
«Ma i vostri nomi... e il tuo cognome...»
«Li abbiamo cambiati perché pensavamo fosse un modo per non farci trovare da Vanja. Ma purtroppo, il suo legame con Kyle, essendo suo gemello, è così forte che riesce sempre a localizzarlo. È come se fosse un gps, alimentato dal fatto che sono vampiri.»
«Ho bisogno di una sigaretta» ammetto con la testa che cerca ancora di elaborare tutte le informazioni ricevute. «O di una bottiglia di vodka.»
«Mi dispiace, Bel, non riusciamo mai a viverci come una coppia normale. Ti meriti qualcuno che ti dia sicurezza, non un vampiro che mette a rischio la tua vita.»
«Ehi» gli afferro una mano. «Tu mi dai sicurezza. Non sono migliore di te, Damian. Non merito nessuno altro. Io amo te, vampiro o no, non vorrei nessun altro al mio fianco.»
In risposta fa scontrare le nostre labbra. Mi butto tra le sue braccia e lui mi afferra subito, alzandosi e tenendomi ancorata al suo corpo come se volesse proteggermi dal mondo intero.
«Ti amo» sussurra contro la mia bocca. «Fin dal primo istante.»
Gli occhi mi si inumidiscono, e sento il bisogno di lasciar uscire le lacrime.
«Ti amo anch'io.»
Un altro bacio. Poi un altro, e un altro ancora.
Per un attimo ci scordiamo del resto, ma un rumore improvviso ci mette all'allerta e ci stacchiamo di colpo. Un sasso ha appena attraversato la finestra, rompendo il vetro e facendo spargere vari pezzi sul pavimento. Il sasso finisce a poca distanza di noi.
Damian si agita. Mi si para davanti come uno scudo, quando allungo il viso di lato, superando la sua schiena, una ragazza dai capelli biondi e il sorriso inquietante sul viso sta guardando verso di noi, con tutta l'aria di chi è pronta per dar vita ad uno scontro.
«Rimani dietro di me.» mi ordina Damian.
Vedo la vampira avvicinarsi alla casa di Damian e Kyle, sempre di più.
Damian non si smuove.
Poi un colpo secco. La porta viene distrutta e una risata malvagia ci fa tremare le gambe.
«Viktor Söderberg, älskade make.» (amato marito).
Damian si irrigidisce.
«Vanja.»
«Proteggi quell'umana come se ne fossi innamorato davvero. Dimmi, allora... chi devo uccidere per primo, tu o lei?»
Per un attimo cala il silenzio. L'aria è tesa e si raggela. La presenza della vampira ha messo all'allerta Damian come mai gli avevo visto fare prima. Sto tremando come un ghiacciolo e Damian porta una mano dietro la schiena, per potermi toccare.
«Non toccherai nessuno dei due. Prima che ti lascerò anche solo sfiorarla, ti avrò già strappato il cuore dal petto.» la minaccia.
Lei ride. «Povero illuso.»
Non la posso vedere, ma sento che fa dei passi.
«Amabel, sali al piano di sopra.»
«Non ti lascio qui con lei.»
«Bel, vai.»
Faccio una corsa fino alle scale, e quando mi volto verso il vampiro che amo, vedo quella donna dai ricci biondi che mi osserva come se fossi una sacca di sangue.
Prima che possa anche solo prevedere le sue mosse, la vampira fa uno scatto verso la mia direzione ma Damian si muove svelto, scontrasi contro il suo corpo per proteggermi.
I due vampiri finiscono a terra e li vedo lottare, prima che Damian mi chieda di chiudermi in camera sua e decido di farlo, nonostante la paura mi attanaglia lo stomaco e il pensiero che possa succedergli qualcosa mi fa tremare tutto il corpo.
STAI LEGGENDO
Black as my soul
Vampire«𝐍𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐮𝐧 𝐩𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐞, 𝐀𝐦𝐚𝐛𝐞𝐥. 𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐥 𝐟𝐨𝐭𝐭𝐮𝐭𝐨 𝐜𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨, 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐚𝐝𝐞𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐚𝐥 𝐬𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫𝐭𝐢 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐞...