ℰ𝓅𝒾𝓁ℴℊℴ.

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Oh honey, you can't break a broken heart

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Oh honey, you can't break
a broken heart.






Sette anni dopo.



«Amabel! Potresti muoverti con quegli scatti?»

Il tono carico quanto annoiato che prende vita dalla bocca truccata di rosso di mia sorella, non mi sorprende affatto.

«Ferma un secondo» le ordino. «E... fatto!» allontano la macchina fotografica dal mio viso e la sistemo nella sua custodia.

Caelie esulta e batte il cinque alla sua amica e compagnia di studi.
Hanno ricevuto la laurea in giurisprudenza per poter coltivare il loro sogno di lavorare come avvocatesse.

Alla fine... la mia sorellina ce l'ha fatta.

Essendo laureata in fotografia e lavorando da anni in quel settore che mi appassiona fin da bambina, sono stata incaricata, o meglio, obbligata da nostra madre a scattare più foto possibili di questo momento, per poi appenderle a casa, vicine alle mie.

Los Angeles era proprio la piccola vacanza di cui avevamo tutti bisogno e il fatto che mia sorella abbia scelto di trasferirsi qui durante il college è la scusa perfetta per godersi qualche giorno in questa città bellissima.

«Zia! Puoi dire alla mamma che sono grande adesso e posso sposarmi con il nonno?» la vocina di Abigail, la mia nipotina di appena sei anni, mi fa spuntare un sorriso sincero sul viso.

Mio padre, che ha sentito le sue parole, scoppia a ridere, mentre Acacia lancia un'occhiata sfinita a sua figlia, la quale per avere solo sei anni ha già un carattere ribelle e fuori dalle righe.

Prendo la piccola peste dai capelli castani e gli occhi chiari come quelli di sua madre tra le braccia e le lascio diversi baci sulla guancia, che la fanno ridere.

«Tesoro, il nonno è già sposato. Forse dovresti aspettare qualche anno per pensare già al matrimonio.»

Abigail appoggia la testa sulla mia spalla e si strofina gli occhi.

«Tu sei già grande! Perché non sei sposata?» mi chiede ingenuamente.

Le accarezzo i capelli sistemati in una treccia laterale, prendendomi qualche istante per rispondere alla sua domanda.

«Abigail, smettila di assillare tua zia!» la sgrida Acacia.

La bambina scende dalle mie braccia e corre tra quella del padre.

Sorrido per quella scena.

Negli ultimi anni sono stata così impegnata con il mio lavoro che non ho avuto molto tempo per concentrarmi su qualcosa di simile ad una relazione. Certo, ho conosciuto alcuni ragazzi durante questi anni, soprattutto quando ero al college, e ho avuto alcune frequentazioni durate qualche mese, ma nessuno è mai riuscito a far breccia nel mio cuore.

Black as my soulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora