⇝ ℰ𝓋ℯ𝓇𝓎𝒷ℴ𝒹𝓎 𝒽𝒶𝓈 𝒶 𝒸𝒽𝒶𝓅𝓉ℯ𝓇
𝓉𝒽ℯ𝓎 𝒹ℴ𝓃'𝓉 𝓇ℯ𝒶𝒹 ℴ𝓊𝓉 𝓁ℴ𝓊𝒹. ⇜La discussione avuta con Damian mi ha lasciato l'amaro in bocca e lo stomaco chiuso.
Passo la notte a girarmi e rigirarmi nel letto, finché non sento l'esigenza di andare in bagno e mi alzo con l'umore a terra.
La ragazza riflessa allo specchio ha gli occhi spenti e due occhiaie profonde.
Torno nella mia camera e accendo la abat-jour.
Prendo il computer e rileggo la lettera che ho mandato al college con la mia presentazione.Cerco di tenere la mente impegnata, ma non è così semplice.
Una notifica improvvisa.
Sullo schermo del cellulare appare un messaggio da parte di Damian.Dovresti dormire.
Quando mi affaccio alla finestra, vedo la sua figura attraverso la sua e nonostante la nostra discussione, mi viene naturale sorridere.
Non dovresti spiarmi. Invio.
Vai a dormire, Amabel. Domani mattina ti porto a fare colazione.
Damian non mentiva.La mattina successiva, dopo essermi preparata per andare a scuola, qualcuno bussa alla porta.
Mia madre va ad aprire e la sento salutare animatamente il ragazzo al di fuori della nostra abitazione.
Damian è venuto a prendermi.
In mano ha un orsacchiotto peloso con un cuore incastonato tra le sue braccia.Sorrido come una ragazzina.
Mia madre mi fa l'occhiolino. Ho sentito che lei e Damian si bisbigliavano qualcosa, ma non sono riuscita a capire cosa.
Mio padre è già andato via e si è perso la scena. Meglio così, non sono pronta alla sua scena da padre protettivo.
Una volta in macchina, Damian rimane a fissarmi finché non mi infilo la cintura.
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Black as my soul
Vampire«𝐍𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐮𝐧 𝐩𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐞, 𝐀𝐦𝐚𝐛𝐞𝐥. 𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐥 𝐟𝐨𝐭𝐭𝐮𝐭𝐨 𝐜𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨, 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐚𝐝𝐞𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐚𝐥 𝐬𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫𝐭𝐢 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐞...