𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉ℴ𝓁ℴ 19.

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⇝ ℳ𝒶𝓀ℯ 𝓈𝓊𝓇ℯ 𝓉𝒽𝒶𝓉 𝓉𝒽ℯ 𝓌𝒶𝓁𝓁𝓈 𝓎ℴ𝓊 𝒷𝓊𝒾𝓁𝒹 𝓉ℴ 𝓅𝓇ℴ𝓉ℯ𝒸𝓉 𝓎ℴ𝓊𝓇𝓈ℯ𝓁𝒻 𝒹ℴ 𝓃ℴ𝓉 𝒷ℯ𝒸ℴ𝓂ℯ 𝒶 𝓅𝓇𝒾𝓈ℴ𝓃

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⇝ ℳ𝒶𝓀ℯ 𝓈𝓊𝓇ℯ 𝓉𝒽𝒶𝓉 𝓉𝒽ℯ 𝓌𝒶𝓁𝓁𝓈 𝓎ℴ𝓊 𝒷𝓊𝒾𝓁𝒹 𝓉ℴ 𝓅𝓇ℴ𝓉ℯ𝒸𝓉 𝓎ℴ𝓊𝓇𝓈ℯ𝓁𝒻 𝒹ℴ 𝓃ℴ𝓉 𝒷ℯ𝒸ℴ𝓂ℯ 𝒶 𝓅𝓇𝒾𝓈ℴ𝓃. ⇜





Dopo una doccia calda e un bicchiere di camomilla, mi infilo il pigiama e mi sdraio sul letto.

La giornata è ancora lunga ma al momento non ho voglia di fare niente.

Prendo il computer e faccio partire una puntata di This Is Us, confortata dal calore delle coperte e dai personaggi a cui sono tanto affezionata. Questa serie, infatti, l'ho vista e rivista diverse volte e so che non mi stancherà mai.

Sento bussare alla porta della camera, ma non rispondo. La porta viene aperta e mia sorella fa il suo ingresso con due tazze fumanti tra le mani.

«Ho portato la cioccolata calda, posso unirmi a te? Dalle voci che sento presumo tu stia guardando la solita serie.»

È incredibile il modo in cui l'atteggiamento di mia sorella cambi in base alle situazioni. A volte mi tratta come se non mi sopportasse, altre come una sorella normale.

«Grazie.» sorrido. «Perché sei così gentile?»

Lei viene a sdraiarsi accanto a me. Appoggiamo la schiena alla testiera del letto e sorseggiamo dalle due tazze.

«So che stai male per qualcosa, volevo esserti d'aiuto.» mi fa sapere. Quelle parole mi scaldano il cuore, perché non sono abituata a condividere momenti come questi con lei. «C'entra Rhys?» domanda.

«No, con lui è storia vecchia.»

«C'entra per caso Chann-»

«No, Caelie.» mormoro con un cipiglio sul viso e mia sorella si tranquillizza.

«Damian?» domanda allora.

Sentire il suo nome mi provoca una fitta al petto.

«Cosa? No! Perché dovrebbe c'entrare lui?» faccio una risata nervosa.

Lei finisce di bere e lascia la tazza vuota sul comodino.

«Non lo so. Allora che ti succede?»

In quel momento sentiamo qualcuno bussare alla porta di casa.

Sbuffa. «Vado io.»

Sparisce di sotto e quando torna dopo qualche minuto sta sorridendo.

«A parlare del diavolo... è Damian Barnes.» sorride maliziosa.

«Fallo andare via.»

«Perché?» sembra confusa.

«Anzi, tu vai nella tua stanza, parlo io con lui.»

«Che succede?»

«Niente, ti chiedo solo di lasciarci cinque minuti di privacy.»

Lei sembra capire. «Okay.» e se ne va.

Black as my soulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora