𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉ℴ𝓁ℴ 26.

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⇝ 𝒴ℴ𝓊 𝓀𝒾𝓈𝓈ℯ𝒹 𝓂𝓎 𝒽ℯ𝒶𝓇𝓉 𝒷ℯ𝒻ℴ𝓇ℯ 𝓎ℴ𝓊 ℯ𝓋ℯ𝓇 𝓉ℴ𝓊𝒸𝒽ℯ𝒹 𝓂ℯ

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⇝ 𝒴ℴ𝓊 𝓀𝒾𝓈𝓈ℯ𝒹 𝓂𝓎 𝒽ℯ𝒶𝓇𝓉
𝒷ℯ𝒻ℴ𝓇ℯ 𝓎ℴ𝓊 ℯ𝓋ℯ𝓇 𝓉ℴ𝓊𝒸𝒽ℯ𝒹 𝓂ℯ. ⇜




Il legame che ci unisce sembra amplificassi ogni giorno di più.

Non ero pronta per lasciarmi andare a determinati sentimenti. O forse lo ero – dovevo soltanto trovare la persona giusta.

Lo stomaco è in subbuglio.
Le gambe tremano.
Il cuore batte all'impazzata.

I gemiti riempiono la stanza, accompagnando la sensazione piacevole e pressante che mi porta ad un orgasmo lungo e liberatorio.

Il modo in cui lui si prende cura di me mi fa sentire come se potessi fluttuare su una nuvola.

Damian esce fuori dal mio corpo prima di raggiungere il culmine e si sposta di lato per lasciarsi andare, imbrattando il suo palmo aperto.

Mentre va in bagno per lavarsi le mani, raccolgo i vestiti dal pavimento e sistemo il letto.

Faccio per infilarmi la maglietta del pigiama quando Damian entra nella stanza con velocità e blocca i miei movimenti.

«Che fai?!» rido.

«Il tuo tatuaggio.» dice.

Il suo sguardo è fisso lì.

«È solo un tatuaggio, Damian...» mi fingo indifferente.

«Non è un simbolo qualsiasi» constata, mantenendo il suo sguardo scuro sulla mia pelle macchiata di inchiostro. «Medusa.» dice poi, spostando quelle iridi profonde su di me. Sul suo viso pallido appare un'espressione consapevole, e l'occhiata che mi lancia mi fa capire all'istante che è fin troppo intelligente per non aver già capito.

Scrollo le spalle. «Giusto.»

«Amabel» il modo in cui pronuncia il mio nome è semplicemente confortante. La sua voce mi avvolge come in un abbraccio. Seppur ora sia a pochi metri di distanza, mi sento come se fossimo stretti l'uno all'altra. Damian ha questo potere. «Dimmi che te la sei fatta tatuare solo perché sei interessata alla mitologia, o perché ti piaceva e basta.» sembra pregarmi con lo sguardo.

E vorrei guardarlo negli occhi, dirgli quello che vorrebbe sentirsi dire, ma non posso.

«Cambiamo argomento.»

Mi infilo la maglietta del pigiama.
Lui osserva ancora quel punto, ora coperto.
Ha l'aria tormentata.
Non mi sfugge il modo in cui gli tremano le mani.

«Rispondimi. Dimmi che quel tatuaggio non ha nessun significato per te. Dimmelo

«Damian» mi esce un tono spazientito, mentre raccolto un cuscino da terra. «Cambiamo argomento.»

Black as my soulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora