𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉ℴ𝓁ℴ 30.

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⇝ ℒ𝒾𝓀ℯ 𝓇𝒶𝒾𝓃, ℐ 𝒻ℯ𝓁𝓁 𝒻ℴ𝓇 𝓎ℴ𝓊

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⇝ ℒ𝒾𝓀ℯ 𝓇𝒶𝒾𝓃, ℐ 𝒻ℯ𝓁𝓁 𝒻ℴ𝓇 𝓎ℴ𝓊. ⇜





Alcuni pensano che la notte sia fatta solo per dormire.

Ma non è così.

La notte – quell'intervallo di tempo compreso tra il tramonto e l'alba – è fatta anche per pensare, riflettere.

Dopo aver parlato apertamente con Damian, ho pensato molto agli ultimi giorni. – I momenti condivisi, i nostri baci lunghi e appassionati, le nostre mani unite, come se custodissero un legame indissolubile.
Ho pensato così a lungo a lui, noi... da non aver quasi chiuso occhio.

La sicurezza che mi trasmette anche solo standomi vicino, è solo una delle cose che mi legano a lui.
Non perché io ne abbia necessariamente bisogno, bensì perché quello è il suo modo di dimostrarmi quanto tiene a me.

Quella consapevolezza mi accompagna anche al mio risveglio. Ed è per questo che durante la colazione comunico ai miei genitori che Sabato sera, durante la cena dove ci sarà Acacia – la prima figlia di Paul Hunt – porterò Damian.
Mia madre già lo sospettava; mia sorella anche, ma mio padre no, e la sua faccia dice tutto.

«È il tuo ragazzo?» domanda incrociando le braccia al petto, stropicciando così le maniche della camicia che indossa.

«Be'...»

«Paul, non fare il padre protettivo. È Damian, il vicino. Ti ricordi quel ragazzo alto e gentile che è venuto a presentarsi quel giorno?» interviene mia madre.

«Damian Barnes, il vicino? Ma certo, mi sembra un bravo ragazzo.»

Cosa?

Non sapevo nemmeno che lo conoscessero. Ma soprattutto, che Damian fosse venuto a presentarsi.

Conoscono Kyle, ma di Damian non li ho mai sentiti parlare.

Non me l'ha mai detto. Non so se dovrei essere arrabbiata o meno, ma in realtà la cosa che mi sorprende è il modo in cui i miei genitori parlano bene di lui. Non che non sia un bravo ragazzo, ma è... Damian, non esattamente un ragazzo dall'aria rassicurante. Almeno, non per i genitori.

«Quindi io posso portare Kyle?» si intromette Caelie.

«Ma quando siete cresciute voi due?!» esclama nostro padre con aria fintamente triste.

Mia madre lo consola con un bacio che provoca una smorfia disgustata sul viso mio e di mia sorella.

«Sorella, andiamo? Non voglio assistere a certe scene vietate ai minori.»

Ridacchio. «Finisco le mie uova e arrivo.»

Damian aveva ragione: oggi piove.
Ad aspettarci ci sono i fratelli Barnes con la loro auto luccicante.
Sapevo che Kyle sarebbe riuscito ad avercela vinta per venire anche lui in macchina.
Sono sicura che lo faccia più per fare un favore a mia sorella che per altro.

Black as my soulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora