𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉ℴ𝓁ℴ 36.

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–  In the end, we'll all become stories

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– In the end, we'll all become stories.





Sentire le sue labbra posarsi più e più volte sulla mia pelle è una sensazione piacevole a tal punto da risultare quasi surreale.

Sono seduta sul bancone della cucina e Damian mi è di fronte, risultando più alto di quando non sia già. Ha voluto prepararmi una cioccolata calda – cosa che ormai sembra essere diventata una nostra tradizione.

Mentre la bevanda si scalda nel pentolino, Damian mi lascia dei piccoli baci sul viso.
Dalla fronte al mento, da una guancia all'altra. Quando posa la bocca sulla mia, attiro le sue labbra carnose in un morso non così innocente e lo sento agitarsi sulla mia bocca.
Porta le mani sotto le ascelle e mi prende in braccio con una facilità disarmante, mi attira contro il suo corpo allenato e mi porta sul divano. Finisco sdraiata sul tessuto morbido e il vampiro mi sovrasta con il suo corpo, tenendosi sulle braccia per non schiacciarmi.

«La cioccolata...» annaspo tra un gemito all'altro, causati dal modo in cui la sua lingua si muove esperta sul mio collo.

D'un tratto lo sento succhiare avidamente un punto specifico della mia pelle e sento un leggero fastidio. Quando si stacca, mi guarda con un sorriso soddisfatto sul viso.

Mi tocco la parte del collo. «Cosa hai fatto?» domando sapendo già la risposta.

«Solo un piccolo promemoria per quel coglione di Harry Donovan.»

«Certo, e anche la dimostrazione ai miei genitori che andiamo a letto insieme.» sbuffo.

Lui fa una risatina. «Cosa possono dirti? Sei abbastanza adulta per fare sesso, no?»

«Ovviamente, ma non voglio andare in giro con un segno sul corpo fatto con lo scopo di mostrare ad altre persone che sto con te, Damian.»

«Perché sei così arrabbiata, Bel? Non vuoi far sapere agli altri che stiamo insieme?» si allontana di colpo, alzandosi.

Lo imito e lo fronteggio, senza avvicinarmi del tutto.

«Non sono arrabbiata. Ma lasciarmi un segno perché lo veda Harry mi fa capire quanto tu sia stupidamente possessivo.»

«Stupidamente?» fa una smorfia. «Vi siete baciati ieri, Amabel! Dopo che mi avevi detto specificamente che, parole tue, tu stai con me e io sto con te. Non pensi che io abbia il diritto di essere infastidito? O di far capire a quel coglione che tu stai con me?»

«Ero furiosa, Damian! Mi hai mentito e volevo solo dimenticarmi di tutto, dimenticarmi di te almeno per una sera, e sì, l'ho baciato, ma non puoi farmene una colpa!»

Lui sospira. «Non voglio litigare con te, Amabel.»

«Allora non farmi incazzare.» sbotto.

Lui mi attira a sé.

Black as my soulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora