𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉ℴ𝓁ℴ 12.

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⇝ ℒ𝒾𝓈𝓉ℯ𝓃 𝓉ℴ 𝓉𝒽ℯ 𝓈𝒾𝓁ℯ𝓃𝒸ℯ.ℐ𝓉'𝓈 𝓉ℯ𝓁𝓁𝒾𝓃ℊ 𝓉𝒽ℯ 𝓉𝓇𝓊𝓉𝒽.⇜

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⇝ ℒ𝒾𝓈𝓉ℯ𝓃 𝓉ℴ 𝓉𝒽ℯ 𝓈𝒾𝓁ℯ𝓃𝒸ℯ.
ℐ𝓉'𝓈 𝓉ℯ𝓁𝓁𝒾𝓃ℊ 𝓉𝒽ℯ 𝓉𝓇𝓊𝓉𝒽.⇜




Un suono fastidioso e strillante risuona improvvisamente tra le mura, costringendomi ad aprire gli occhi.

Mi allungo verso il comodino per spegnerla, ma quando non lo trovo mi stranisco e d'istinto mi guardo intorno.

Oh, cazzo.

Questa non è la mia stanza, e quella non è la mia sveglia.

Sento un lamento, poi quel suono si interrompe.

Mi giro di scatto e il mio sguardo si scontra con il corpo ancora nudo di Harry.

«Amabel» anche lui sembra sorpreso di vedermi.

«Cazzo! Ci siamo addormentati!» Mi alzo velocemente, raccolgo i miei vestiti da terra e li indosso.

«Aspetta, mi vesto e ti accompagno.»

«Che ore sono?» domando con l'ansia che mi attanaglia lo stomaco.

Non oso immaginare l'ira dei miei genitori.

«Le sei.»

Mi rilasso un pochino. È ancora presto, posso arrivare a casa e cambiarmi.

Harry mi accompagna in macchina e durante il tragitto, mentre si scusa più volte per essersi addormentato anche lui, leggo i messaggi che mi sono arrivati ieri sera, i quali non avevo sentito perché ho lasciato il cellulare silenzioso come una stupida.

Da Caelie:
Dove sei? Mamma e papà sono arrivati! - 23:00.

Rispondi! - 23:05.

Da Sarah:
Dove sei finita?! Mi ha chiamato tua madre per sapere se fossi a casa mia e le ho detto di sì e che stavi dormendo. - 23:30.

Dimmi che almeno hai cavalcato questa sera. - 23:36.

E no, non intendo un cavallo. - 23:36.

Oltre a questi messaggi ci sono due chiamate da parte di mia madre, una da parte di mio padre e un'altra da parte di mia sorella.

Il mio sguardo ricade su un altro messaggio che prima non avevo notato.

Perdonami per prima, non volevo farti innervosire. La serata prosegue bene?

Damian.

Non so perché mi batte forte il cuore. Si è scusato, per una cosa per la quale non c'era nemmeno bisogno. La sua educazione mi lascia sempre senza parole.

«Posso almeno offrirti un caffè, dopo? Per farmi perdonare.» propone Harry.

«Non devi farti perdonare di niente. Ci siamo addormentati entrambi.» lo rassicuro.

Black as my soulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora