𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉ℴ𝓁ℴ 24.

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⇝ 𝒜𝓃𝒹 𝓎ℴ𝓊'𝓋ℯ ℊℴ𝓉 𝒶 𝓈𝓂𝒾𝓁ℯ𝒯𝒽𝒶𝓉 𝒸𝒶𝓃 𝓁𝒾ℊ𝒽𝓉 𝓊𝓅 𝓉𝒽𝒾𝓈 𝓌𝒽ℴ𝓁ℯ 𝓉ℴ𝓌𝓃

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⇝ 𝒜𝓃𝒹 𝓎ℴ𝓊'𝓋ℯ ℊℴ𝓉 𝒶 𝓈𝓂𝒾𝓁ℯ
𝒯𝒽𝒶𝓉 𝒸𝒶𝓃 𝓁𝒾ℊ𝒽𝓉 𝓊𝓅 𝓉𝒽𝒾𝓈 𝓌𝒽ℴ𝓁ℯ 𝓉ℴ𝓌𝓃. ⇜



Uscire di casa e trovare Damian Barnes nella sua range over nera ad aspettarmi, è esattamente quel gesto piccolo ma fondamentale che mi aspetterei solo da lui.
Da lontano noto che indossa una giacca nera, in perfetta sintonia con i suoi occhi, i quali mi osservano scendere i gradini.
Vicino a lui c'è Kyle, con un sorriso luminoso e la mano alzata per salutarci.

Sta piovigginando e noi non abbiamo l'ombrello. Le gocce mi colpiscono i capelli puliti, i quali non lo saranno più a breve a causa della pioggia. Fortunatamente ho un elastico al polso per legarli nel caso facessero troppa pena.

«Kyle!» mia sorella è già emozionata. «Ci date un passaggio a scuola?»

«Certo. Salite.»

Mia sorella sorride come non l'avevo mai vista fare prima e mi stringe con una mano per l'eccitazione. Scuoto la testa per la sua reazione esagerata, e quando sposto lo sguardo sul guidatore mi accorgo che Damian ha un piccolo ghigno sul viso.

Saliamo in macchina e Kyle accende la radio.

Lui e Caelie iniziano a parlare tra loro, dimenticandosi subito di me e Damian.
Smetto di ascoltare la loro conversazione sull'esistenza degli alieni nel momento in cui mi arriva una notifica che risuona così forte da non passare inosservata. O almeno, non al ragazzo dallo sguardo scuro che sta guidando.
Leggo il messaggio di Harry – meme stupido – e scoppio a ridere.
Quando siamo fermi ad uno stop, Damian mi guarda dallo specchietto retrovisore e io ricambio il suo sguardo. Lui sembra curioso di sapere il perché della mia risata. Io gli faccio l'occhiolino.

Rispondo ad Harry con un altro meme e metto via il cellulare quando Kyle mi coinvolge nella sua conversazione con Caelie.

«Secondo te esistono gli alieni, Amabel?»

«Direi di no?» scrollo le spalle.

«Quindi nel mondo ci siamo solo noi?» domanda il ricciolo biondo.

«Certo che sì!» esclama Caelie.

Sono quasi divertita dal modo in cui discutono per una sciocchezza simile. Sembrano proprio una coppietta e onestamente non avevo mai visto mia sorella presa così da qualcuno. Certo, ogni tanto mi stressava per qualche cotta, ma mai così.

«Damian, perché tu non parli?» gli chiede mia sorella.

Lo sento sospirare.

«Perché di prima mattina non ama fare conversazione.» lo precede Kyle.

«Perché non ho niente da dire. Stavate parlando di alieni, no? Sono le otto del mattino e le vostre conversazioni da dodicenni non mi interessano.» dice d'un tratto. Sembra vagamente arrabbiato.

Black as my soulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora