"AAAA!" urla Maca, è un grido disumano che le travolge il corpo facendola crollare in ginocchio nel mezzo della strada di fronte al carcere. Alle sue spalle il corpo di Lana giace ancora al suolo coperto dal lenzuolo bianco, di fronte a lei invece l'auto della sua fidanzata è scomparsa all'orizzonte.
Lui vuole me.
Può avermi.
Si è preso mia figlia.
Non ha più senso tutto il resto.
Proteggile fino alla morte.
Queste sono state le ultime parole di Zulema prima di allontanarsi da noi lasciandoci qui, sole, ad affrontare tutto.
"Dovete trovarla, si farà ammazzare" dice Rizos fra i denti.
"Si sacrificherà per proteggere noi" aggiunge Maca. Zulema non è stupida, conosce Sandoval, sa che non si arrenderà mai di fronte alla sua ossessione di volerla uccidere, ma questo non cambia il fatto che lei non gliela darà vinta. Non è andata a farsi uccidere, non è questo che sta facendo. Poi l'illuminazione.
"No, non lo farà. Lo ucciderà. Se non la troviamo in tempo lo ucciderà e si farà sbattere di nuovo dentro" sussurro io.
"Cosa stai dicendo Saray?" mi chiede Miranda.
"Ancora non hai capito? Lo sta andando a cercare per Lana e per noi, lo ucciderà per proteggerci. Sta rischiando la sua vita e la sua libertà per noi. Davvero non capisci che cosa si è insinuato in lei con la morte di Lana?" le chiedo io guardandola di sottecchi con un sopracciglio alzato. Gli occhi di Miranda sono dubbiosi, Maca invece solleva la testa non appena sente le mie parole.
"Sta pensando che tutto ciò a cui si avvicina, muore. Vuole ucciderlo per proteggerci, ci vuole lontane da lei. – dice la bionda prendendo improvvisamente consapevolezza del fatto che salendo su quell'auto Zulema ha scelto di andarsene anche da noi – Miranda la devi trovare, la dobbiamo trovare immediatamente. Ho perso tutto, ho bisogno di lei, lei è la mia persona!" esclama con la voce che le si spezza per il pianto.
"Dove può essere andata?" ci domanda la direttrice capendo la serietà di questa situazione.
"Il braccialetto" afferma Rizos.
"Che?" la guardo perplessa io.
"Abbiamo ancora alla caviglia il braccialetto per la localizzazione. Lo aveva anche lei quando si è allontanata da qui. Con quello potete vedere la sua posizione, dico bene?" chiede la mia ragazza. Io le sorrido e la abbraccio.
"Sei un genio, sei un fottuto genio" le dico.
"Non è stupida, Zulema non è stupida. Se è andata via è perché non vuole essere trovata e se non vuole essere trovata avrà pensato a qualcosa" la voce di Maca è sconsolata. So che ha ragione, ma almeno avremo un'idea della direzione che ha preso.
"Portate il corpo di Lana in obitorio e tenetelo lì, non fate nulla fino a che non avremo Zulema. – dice la direttrice all'ispettore Castillo – Voi con me, dobbiamo trovarla" conclude poi indicando noi e incamminandosi verso l'ingresso del carcere. Torniamo nel suo ufficio e ci sediamo nuovamente intorno alla scrivania che ci ha viste fin troppe volte nell'arco di questa giornata. Sono passate ore da quando siamo arrivate qui. C'è stato un omicidio, abbiamo perso Zulema. Mi sembra impossibile, solo ieri stavamo grigliando la carne nel giardino della nostra casa e oggi siamo qui a piangere non solo un lutto, ma anche un abbandono.
"Da dove partiamo?" chiede Maca.
"I bracciali, dovete toglierli immediatamente" afferma Miranda mentre avvia una chiamata al telefono nella quale richiede l'accesso alle telecamere esterne del carcere e l'attrezzatura per disattivare i localizzatori. Mezz'ora più tardi le nostre caviglie sono libere e la direttrice sta esaminando i nastri delle telecamere di sorveglianza. La vediamo diventare paonazza, deve aver trovato il momento dell'incidente.
"L'ho trovato... - afferma confermando il mio pensiero - ho una targa" ci dice. Alza nuovamente a cornetta del telefono e chiama l'ispettore Castillo. Nel silenzio aspettiamo che raggiunga l'ufficio.
"Vargas, Ferreiro, Kabila, Miranda" dice lo zoppicante ispettore aprendo la porta.
"Castillo ho una targa, voglio che seguiate l'auto ovunque, pretendo entro due ore di avere almeno un'idea della direzione che ha preso. Voglio il bracciale di Zahir localizzato. Voglio Vargas, Kabila e Ferreiro sotto protezione costantemente e se non è chiedere troppo vorrei avere informazioni sull'evasione, su Sandoval e su Garcìa. Questo carcere sta diventando un fottuto mattatoio e io pretendo risposte, c'è qualcuno che sappia svolgere il proprio lavoro?" chiede Miranda senza dare spazio di replica a nessuno.
"Non abbiamo piste. Sandoval è stato bravo" afferma Castillo.
"Ora ne avete una. Si tratta di una vecchia Opel Corsa grigia targata 6358 ATJ. Trovate il proprietario, seguitela nelle telecamere pubbliche, datemi una faccia e fermiamo quel bastardo. Ah e Castillo, la mia priorità è Zahir" gli dice.
"Vale, ci aggiorniamo più tardi" le risponde lui.
"No Castillo, non così vago. Ci aggiorniamo tra due ore" e così dicendo lo congeda definitivamente. Gli occhi dell'ispettore sfuggono ai nostri sguardi, ci evita come se non volesse sentire il peso dei nostri pensieri.
"Dobbiamo tornare a casa" dice Maca improvvisamente rompendo l'ennesimo silenzio che si era appropriato di questo ufficio.
"Sarà il primo posto in cui Sandoval verrà a cercarvi. Se sapeva che oggi sareste state qui, avrà sicuramente informazioni su di voi e su dove abitate" lo sguardo di Miranda si posa su Maca che però non sembra ascoltarla, infatti gli occhi color smeraldo della bionda vagano nel vuoto fino a posarsi nei miei. E io capisco.
"No no Miranda, non capisci, Maca ha ragione. Dobbiamo tornare a casa. Se lui verrà da noi lo farà anche Zulema. Dobbiamo fare in modo che lui non immagini che siamo sulle sue tracce, deve crederci libere" le dico io capendo perfettamente l'idea di Macarena.
"Non è stupido, se ha messo tutto questo in atto significa che ha una mente brillante. Sa perfettamente che il passo successivo a questo è metterci sotto protezione, sa che non ci lascerebbero mai da sole" mi dice Rizos.
"E invece è proprio questo che faremo, ai suoi occhi vi lasceremo sole!" esclama Miranda.
![](https://img.wattpad.com/cover/303925633-288-k635908.jpg)
STAI LEGGENDO
Iguales o nada
FanfictionAvete presente l'attimo in cui ci si trova di fronte a un bivio? Sì o no. Giusto o sbagliato. Vero o falso. Amiche o nemiche. Cosa sarebbe successo nel carcere di Cruz del Sur se Macarena, il suo primo giorno, fosse davvero stata assegnata alla cel...