16. Begin

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Mi voltai di nuovo per aprire la porta ed andarmene, ma le mie mani non trovarono la maniglia e i miei piedi non si fermarono in tempo, facendomi finire spalmato sul corpo di qualcuno che stava entrando.
"Oh, scusa. Mi dispia-" Mi bloccai di colpo mettendo a fuoco il suo volto, le parole mi morirono in gola e vennero rapite da quegli occhi affilati che avrei riconosciuto fra mille.
"Hei, ti sei fatto male?" Mi chiese Yoongi preoccupato gettandosi sul mio corpo ancora in bilico.
"No, sto bene. Scusa non avevo visto che stavi entrando." Gli sorrisi.
"Sei sicuro di stare bene, fiorellino?" Mi chiese di nuovo destabilizzandomi. In quel momento non esisteva altro e tutta la rabbia era completamente svanita. Lui che mi guardava serio negli occhi mentre con una mano ancora mi sorreggeva una spalla e io rosso in volto, imbarazzato per essergli finito addosso, completamente immerso dentro i lineamenti del suo volto.

"Cazzo Hoseok!" Un ruggito mi riportò immediatamente alla realtà, facendomi sprofondare in un senso di panico dovuto al mio comportamento alla quale Jiho aveva appena assistito.
Un forte odore di albicocca mi sovrastò dalle spalle, forte come un uragano.
Le mani di Jiho si impossessarono del mio braccio, strappandomi via da Yoongi, che gli regalò un'occhiata storta.
"Ma guarda dove metti i piedi! Sei sempre un disastro!" Mi sgridò trascinandomi fuori.
"Chi era quello? eh!" Continuò a sgridarmi, senza neanche darmi il tempo di respirare. La rabbia stava iniziando a defluire, potevo sentirla tutta intorno a me.
Ecco fatto.
La bomba era esplosa, e nel peggiore dei modi per di più.
"Quello è il fratello di Namjoon, il fidanzato di Seokjin!" Gli spiegai puntando gli occhi in basso, cercando di mantenere la calma per non peggiorare la situazione.
"E ti fai dare stupidi nomignoli da chiunque?" Mi ringhiò. Aveva gli occhi iniettati di sangue.
"Ma è solo un soprannome Jiho! Smettila di fare queste scenate per qualsiasi cosa!" Lo supplicai alzando un po la voce. Mi afferrò per un braccio, strattonandomi vicino al suo volto.
"Falla finita! Sei tu quello che mi fa incazzare! Non ti azzardare ad alzare la voce con me!" Iniziai a sentire gli occhi pizzicare, mi voltai cercando silenziosamente aiuto, non eravamo andati lontano, eravamo ancora a qualche metro dal cafe, ma non riuscivo a gridare, paralizzato dalla paura.

"Adesso lascialo andare!" Una voce profonda accolse le mie silenziose richieste, era diversa dal timbro che avevo sempre sentito io, ma riuscii a riconoscerla comunque.
"Io con lui faccio quello che voglio!" Gli ringhiò Jiho stringendo ancora di più la sua presa sul mio braccio.
"Mi fai male così!" Piagnucolai cercando ancora una volta di dimenarmi.
Yoongi si avvicinò a noi come un lampo, ritrovandomelo accanto mentre ad alta voce cercava di difendermi mentre stringeva il polso di Jiho.
"Dimmi un po, ti sembra questo il modo di trattare qualcuno? Ti senti meglio ora che hai terrorizzato il tuo ragazzo? Non vedi la paura che gli stai mettendo addosso?" Fra le lacrime vidi gli occhi di Jiho spalancarsi a quelle parole.
La sua mano improvvisamente mi liberò dalla sua morsa e mi spinse un paio di passi più lontano da lui.
"Vieni via Hoseok." Mi ordinò lanciando occhiate di fuco a Yoongi.

Scossi la testa, troppo spaventato per ragionare.
"Hoseok, muovi quel cazzo di culo ho detto!" Cercò di forzarmi urlando in mezzo al marciapiede.
"Io non ci vengo con te." Sussurrai con voce tremante. Jiho sbuffò sempre più nervoso e si avvicinò di nuovo cercando di afferrarmi ancora una volta.
"Se non sali su quella cazzo di macchina ti lascio a piedi."
"Vattene Jiho! Vai via!" Gli gridai con il poco fiato che avevo in corpo scansando la sua presa.
Yoongi si precipitò su di me aiutandomi e sorreggendomi.

Sentivo le gambe deboli e mi faceva male il petto. Non avrei mai immaginato di aver così tanta paura di Jiho.
Il modo in cui mi aveva guardato, la sua rabbia, la forza nelle sue mani, mi avevano completamente terrorizzato. Si era rivelato una persona completamente diversa da quella che credevo, già altre volte aveva mostrato comportamenti aggressivi, ma mai questo.
Al massimo mi aveva spinto, una volta mi strattonò durante una litigata ed oltre allo schiaffo, non aveva osato lasciarmi dei segni sulla pelle.
Sentivo il braccio bruciare da quanto mi aveva stretto.

Before of you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora