29. Wings

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Quella mattina all'università avevamo seguito tutte le diciture su come dovevamo svolgere la sessione invernale di esami, ed il programma era lunghissimo e troppo pieno di test. Ogni professore aveva suddiviso l'esame in più prove, più piccole, e ovviamente tutte concentrate nell'arco di una decina di giorni.
Dovevo iniziare a prepararlo per bene e dovevo ancora terminare il progetto per la presentazione della professoressa Whang.
"Penso di voler mollare..." Piagnucolò Taehyung mentre sbatteva la testa sul tavolo della mensa disperato.
Anche se lo avevamo aiutato, i tempi ristretti e frenetici lo stavano mettendo a dura prova. Il lavoro gli portava via molto tempo e non riusciva a rimanere in pari con lo studio.
Mi faceva male vederlo in quel modo, aveva un talento incredibile ed il suo estro lo portava sempre a creare qualcosa di magnifico, ma per la teoria, era un'altra storia...
Quell'anno si stava dimostrando particolarmente intenso e la creatività non gli sarebbe bastata, anche se trovavo incredibile che, nonostante tutto, fosse ancora in pari.
Lo vedevo stanco, sempre più stanco.

"Tae, non importa se non riesci a completare la sessione... Li potrai recuperare con quella successiva..." Provai a rincuorarlo sentendolo sospirare ancora una volta.
"Hobi ha ragione. Faranno anche delle mini sessioni a febbraio. Vedrai che in qualche modo riuscirai a rimanere al passo con il programma." Lo incoraggiò Jungkook.
"Lasciamo stare... Stasera che fate?" Chiese cambiando argomento.
"Vi va di venire da noi a bere una birra?"
"Chim io non ci sono..." Li bloccai subito.
"Nemmeno stasera?" Spalancarono gli occhi e misero il broncio.
"Si può sapere cosa hai da fare tutte le volte?"
Dovevo inventarmi una scusa... Quello sguardo indagatore di Jungkook mi faceva paura e sapevo che non avrebbe mollato la presa questa volta.
"De-devo guardare il figlio della vicina di casa... L-lei ha una cena di lavoro..." Inventai la prima scusa che mi passò per la testa sperando che ci credessero.
"Si... La vicina..." Borbottò Jungkook facendo ridacchiare Jimin.
"Hei! Sul serio!" Li rimproverai cercando di sembrare davvero convincente.
Si scambiarono uno sguardo che diceva palesemente di non credere a niente di quello che avevo detto e poi con un ghigno beffardo si rivolsero di nuovo a me, palesemente in difficoltà contro tutti e tre.
"Allora chiederemo a Jin Hyung e Namjoon Hyung di unirsi a noi, così puoi stare tranquillo con il figlio della vicina." Mi prese in giro Jimin.
"Mi dispiace deludervi ma stasera loro andranno al cinema."
"Allora inviteremo Yoongi!" Continuò Jungkook afferrando al volo l'opportunità che gli avevo dato.
"Neanche lui può, ha da fare."
Cazzo... Mi avevano fregato.
Mi morsi il labbro strizzando gli occhi consapevole di essermi tradito da solo.

I ragazzi mi guardarono divertiti e non smisero di infierire.
"Ah si?" Mi puntarono tutti e tre gli occhi addosso.
"E tu come fai a saperlo?" Mi stuzzicò Taehyung.
"Beh... L'ho, ci siamo sentiti ieri sera... Devo restituirgli il libro che mi ha prestato e mi ha detto che stasera non è a casa." Balbettai come uno scemo inventando un'altra scusa.
Dovevo stare concentrato.
"E com'è che vi sentite così spesso? Mi sembra che siate sempre più vicini." Continuò Jungkook.
"Oh si, e tutte le volte che siamo insieme non riesce mai a staccarti gli occhi di dosso!" Infierì Jimin alimentando quello stupido interrogatorio.
"Ah smettetela! Sento lui come sento voi! Smettete di farvi strane idee!" Li rimproverai alzandomi dalla sedia e dirigendomi verso i bagni.
"Puoi dircelo se state insieme!" Gridò Taehyung mentre mi allontanavo, spalleggiato dalle risate degli altri due. Finsi di ignorarli continuando a camminare velocemente verso i bagni, ma quelle parole mi arrivarono dritte al cervello. Dovevo fuggire da loro!

Entrai in casa e mi buttai in doccia dopo una lunga mattinata sui libri e sotto interrogatorio da quei fagioli dei miei amici. Il loro voler sapere tutto mi esasperava! Stavano iniziando a fare troppe domande e stava diventando difficile nascondergli tutto quanto, avrei davvero voluto parlargli apertamente, mi avrebbe tolto un peso, ma avevo troppa paura di essere giudicato o che avrebbero potuto fraintendere.
Il telefono vibrò sulla scrivania, facendomi sussultare. I ragazzi si stavano accordando su dove andare a bere, finendo per scegliere casa di Taehyung dato che i suoi coinquilini non sarebbero tornati a cena.
L'occhio mi cadde sull'orario, dovevo fare veloce, Yoongi era appena uscito da lavoro e stava per passare a prendermi. Ovviamente non poteva andar con loro perchè saremmo stati insieme.
Avremmo trascorso un altro pomeriggio insieme, io a studiare e lui a tenermi compagnia e non vedevo l'ora di vederlo! Mi infilai dei bellissimi pantaloni bianchi e un maglioncino nero che mi lasciava le clavicole particolarmente scoperte, mi sistemai i capelli e aspettai un suo messaggio.
Avevo intenzione di stuzzicarlo un po con quella pelle che usciva dai tagli triangolari fra lo scollo e le spalle, mi piaceva attirare la sua attenzione su quei dettagli, perchè vedevo come li notava ogni volta.

Before of you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora