"Hei tu, dove pensi di andare?" Mi seguirono Jimin e Jungkook.
"A casa." Risposi secco.
"Jung Hoseok. Fermati subito." Mi ordinò Jingkook. Se fossi stato in forma gli avrei risposto, ma quella volta mi limitai ad obbedire e voltarmi verso di loro.
Jimin mi raggiunse velocemente, con uno strano sguardo.
"Hobi, tutto bene?" Mi chiese. La sua voce era miele, aveva il potere di sciogliermi come un cubetto di ghiaccio sotto il sole rovente di agosto.
"Voglio andare a casa, sono stanco." Cercai di resistere.
"Hobi... Hai litigato con Jiho vero?" Continuò colpendo esattamente il tasto dolente.Era terribile quello che stavo facendo, non stavo solo facendo del male a me stesso, ma stavo facendo anche preoccupare i miei amici, lo vedevo chiaramente nei loro occhi.
Il modo in cui mi guardavano mi faceva male perchè sapevo che ne stavo facendo a loro.
"Si Chim, abbiamo litigato." Ammisi abbassando la testa.
"Ti va di parlarne?" Mi chiese Jingkook. "In realtà non saprei neanche che cosa dire... Perde il controllo come tutte le volte e se non ci fosse stato Yoongi..." Mi morsi la lingua rendendomi conto di quello che avevo appena detto.
"Era li con te?" Chiesero confusi.
"Si, per una coincidenza era li, ma lasciamo stare, ok? Non saprei davvero che cosa dirvi."
Si scambiarono un'occhiata confusa non capendo che potesse essere successo. Sospirai ancora una volta, la milionesima di quella giornata credo.
"Questa volta ha davvero esagerato." Dichiarai mentre i miei occhi iniziavano a bruciare e uno strano peso sul petto rischiava di bloccarmi il respiro.
"Ti accompagniamo a casa." Si offrì Jungkook.
Lungo il tragitto spiegai loro cosa era successo, dalla discussione di qualche giorno prima, al cafe, al suo nervosismo e gli strattoni del giorno prima.
Raccontai della paura che mi aveva fatto e del disgusto che provavo verso me stesso. Stetti molto attento a non parlare troppo di Yoongi, accennai solo che fosse venuto con me per non lasciami solo, aspettando che Seokjin tornasse a casa prima di andarsene.
"Hobi, mi dispiace dirlo ma adesso ha veramente esagerato." Ringhiò Jungkook. Aveva ragione, e lo sapevo. Non volevo continuare a farmi trattare in quel modo. "Lo so." Dissi semplicemente.
"E che cosa pensi di fare?" Mi chiese Jimin.
"Ho intenzione di lasciarlo, ma-"
"Niente ma cazzo! Non puoi continuare a stare con qualcuno in quel modo! Ma non lo vedi come ti tratta?" Mi interruppe di nuovo. Era pieno di rabbia, sapevo che Jungkook odiasse questi comportamenti, che non fosse molto favorevole alla mia relazione burrascosa. Si preoccupava per me, per tutti quelli a cui voleva bene.
E aveva ragione, un'altra volta.
"Kook!" Lo riprese Jimin facendogli capire che stava esagerando.
"No, ha ragione... Non voglio continuare a stare con Jiho." Ammisi. Avevo tenuto lo sguardo basso tutto il tempo, cercando di fissare solo le punte delle mie scarpe che pestavano le foglie lungo il marciapiede, ma in quel momento lo alzai su di loro trovando Jimin sbalordito dalla mia confessione e Jungkook con un ghigno soddisfatto in volto.Era tipico di loro. Si preoccupavano entrambi, ma in modi diversi e gli amavo anche per questo.
Ancora una volta Jiho si sbagliava, non erano persone da evitare, erano la mia fonte di vita, averli vicino mi rallegrava le giornate che lui aveva ingrigito, erano come un ancora di salvezza e fra tutte le persone al mondo loro ci sarebbero sempre stati per me. Non sarei stato solo senza di lui, avrei avuto loro, con me.
"Aaaah ho voglia di andare a bere stasera, vi va?" Chiesi loro cercando di cambiare argomento Avevo davvero bisogno di distrarmi, di pensare ad altro, di stare con loro.
A quel punto non mi interessava il dolore che circondava le mie tempie, tutto quel parlare di Jiho mi aveva fatto venir voglia di soju, forse così avrei accelerato la situazione e avrei capito quale potesse essere la soluzione migliore. O magari avrei trovato il coraggio di ammettere cose che volevo nascondere perfino a me stesso.
"Io ci sto. Dopo una lunga giornata niente è meglio di carne alla griglia e un buon soju!" Mi strizzò l'occhio Jimin assecondandomi.
"Entrate in casa, sentiamo anche Jin Hyung.""Jin Hyung!" Gridò Jungkook correndo in contro a mio fratello.
"Hei ragazzi! Che ci fate qua? Che bello vedervi!" Li salutò lui. Da quando avevo conosciuto i ragazzi non avevo aspettato un secondo a farli incontrare ed il legame che avevano, nonostante la differenza di età era meraviglioso. Seokjin era diventato il fratello maggiore di tutti quanti in un attimo.
Era bello quando passavamo le serate tutti e quattro insieme seduti sul divano o intorno al tavolo di un ristorante, circondando lo scoppiettino di una bella griglia a carbone. Speravo davvero che quella sera riuscisse a venire con noi. "Stasera vieni a bere con noi?" Chiese diretto Jungkook continuando a saltellargli intorno felice come un bambino."Dove andate a fare danni?" Chiese lui. "In realtà non lo sappiamo ancora..." Rispose Jimin.
"Che ne dite di Itaewon?" Proposi sicuro della reazione che avrei scatenato.
"Oh si ti prego!" Esultarono gli altri due. "Allora Hyung sei dei nostri?" Chiese Jimin rivolgendosi a Seokjin. Pensò qualche secondo cercando di trovare, forse, una soluzione per incastrare i suoi impegni.
"Facciamo così" Esordì.
"Stasera sono a cena da Namjoon, ma loro vivono vicino a Itaewon, vi raggiungo dopo cena." Spiegò schioccando le dita.
"Loro?" Si finse ingenuo Jimin.
"Con il famoso Yoongi?" Domandò teatralmente Jungkook assecondandolo. "Cos'è questa storia?" Ridacchiò Seokjin guardando direttamente me.
"Niente, lasciali perdere." Mi aggrappai a loro due e iniziai a trascinarli verso le scale che conducevano al piano di sopra. "Vogliamo conoscerli!" Gridò Jimin iniziando a salire i gradini.
"Siete tremendi! Giuro che vi uccido!" Li ammonii ridacchiando.Mi ero dimenticato dei danni che erano in grado di fare i miei amici insieme a Seokjin.
Li chiusi in camera mia, ormai avevo capito che dovevo convivere con il mal di testa, e a quel punto ci avrei bevuto sopra, sperando che l'alcol alleviasse un po il fastidio.
"Se volete vi presto dei vestiti per stasera." Dissi ai due ragazzi sguaiatamente distesi sul mio letto.
"Io prendo la felpa lilla." Si prenotò Jimin.
Era una delle sue felpe preferite e non perdeva occasione per usarmela. Non avevo dubbi che scegliesse quella.
Aprii l'armadio rassegnato, ignorando l'angolo a sinistra, frugai in un cassetto e gliela lanciai in faccia.
"E tutta questa roba da dove viene?" Mi chiese Jungkook avvicinandosi a me. Indicò le due pile di t-shirt e felpe disposte una sull'altra, perfettamente stirate e piegate. Solo vederle mi dava i brividi, mi davano la sensazione di non respirare, ma non per i polmoni, come se fossi intrappolato dentro ad una gabbia troppo stretta anche solo per muovermi.
"Quelle le metto quando vedo Jiho... Le ha scelte lui per me." Sussurrai sentendomi patetico, cercando di ignorare le sbarre della gabbia.
"Hobi, ma non te le ho mai viste-"
"Le metto solo con lui, mi preferisce così." Lo interruppi prima che potesse aggiungere qualcosa.
"Così amico mio non va..." Si intromise Jimin.Quel ghigno indicava guai, già lo sapevo. "Ragazzi volete una birra?" Seokjin spalancò la porta sorridendo e interrompendo, per fortuna, quel momento imbarazzante.
"Tu che sei il più piccolo devi iniziare a bere." Disse a Jungkook porgendogli una lattina di birra ancora sigillata.
"Inizia la festa!" Ridacchiò Jimin afferrandone un'altra e stappandosela. "Ve le lascio, vado in doccia. Divertitevi!" Chiuse la porta dietro di se lasciandomi di nuovo nelle grinfie di quei due
"Torando a quella noiosa pila di golfini perfettamente stirati, che ti metti stasera?" Mi chiese dopo aver preso un lungo sorso dalla lattina che teneva in mano.
"In realtà non credo che mi impegnerò." Dichiarai disteso sul letto.
"Questo potrebbe andare..." Suggerì Jungkook tirando fuori una camicia trasparente.
"Non se ne parla." Lo bloccai immediatamente strabuzzando gli occhi. "Allora questo!" Tutto soddisfatto prese un pantalone in pelle aderente e lo sventolò davanti a me e Jimin. "Scordatelo!"
"Ma dai Hyung! Ci sta che venga anche Yoongi-"
"Ma cosa stai dicendo? Perchè mai dovrebbe venire a bere con noi? Smetti di straparlare." Sbiascicai l'ultima parte della frase, non volevo che si offendesse ma non volevo neanche che si facesse castelli in aria su cose che non esistevano.
"Magari vuole vederti!" Ridacchiò continuando a sventolare quel pantalone.
"Hobi lascialo perdere, lo sai che è un po scemo." Intervenne Jimin strappandoglielo dalle mani.Già, Yoongi non avrebbe avuto nessun motivo valido per venire a bere con noi. Il rapporto che avevamo era dovuto a semplici circostanze, mi piaceva? Assolutamente no, ma sicuramente mi intrigava, era una di quelle personalità estremamente carismatiche, con qualcosa che è in grado di attrarti e per quanto non riuscissi a togliermelo dalla testa dovevo convincermi del fatto che a lui non interessavo e, probabilmente, non gli sarei mai interessato.
A lui non interessavano storie, figuriamoci una persona come me.Mi alzai dal letto, mi diressi verso l'armadio e tirai fuori un paio jeans neri, rigorosamente larghi e trappati, scelsi una t-shirt bianca lunga e ci misi sopra un maglioncino leggero verde oliva. "Perfetto!" Esultai appena finii di indossare il tutto.
"Sa molto di Hobi!" Commentò soddisfatto Jimin.
"Adesso muoviamoci, ho fame." Io e Jimin obbedimmo immediatamente al piccoletto, alzandoci e dirigendoci verso il piano terra, pronti per avviarci ed aspettare Taehyung.
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Before of you.
ФанфикQuando tutto ció che ti succede intorno ti schiaccia e ti opprime, fino ad annullarti, hai solo due opzioni. Lasciarti travolgere e schiacciare da chi ci vuol fare sentire un inetto oppure riscattarti e vivere la tua vita allontanando il dolore. E H...