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Arrivammo a Itaewon, dopo aver preso la metro. Ci addentrammo lungo le vie del quartiere, salendo lungo quelle strade strette fino ad arrivare alla parte più alta e meno turistica, da li si poteva vedere tutto ciò che stava sotto, tutte le vie, tutti i locali, le scie di persone che si muovevano da una parte all'altra, i grattacieli che tagliavano a metà il quartiere.
La miglior griglia di Itaewon ci stava aspettando, i locali erano già affollati da gruppi di ragazzi, alcuni avevano anche la fila di persone che attendevano il proprio turno per entrare, Taehyung ci aveva preceduti e di stava già aspettando davanti al nostro locale di fiducia, sempre meraviglioso ed accogliente, con luci colorate che delineavano il perimetro, incastrate nelle pareti, tavolini in legno e comodi panchetti rivestiti in pelle imbottita.
Era passato molto tempo da quando ci eravamo stati ed era bello tornarci tutti insieme.
Non perdemmo altro tempo, carne alla griglia per tutti. Arrivarono anche due bottiglie di soju, per iniziare, che Jimin non perse tempo ad aprire e versare nei nostri tre bicchieri.

"Stavo pensando che potremo prenderci una vacanza, che ne dite?" Ci chiese dopo aver svuotato la prima bottiglia.
"Direi che sarebbe un'ottima idea." Commentai.
"Dove vuoi che ti porti amore?" Gli chiese Jungkook mettendogli un braccio intorno al collo.
"Non saprei, qualcosa di esotico..." Si portò una mano sul mento immaginando bellissime spiagge tramonti caldi e suggestivi.
"A me piacerebbe andare a visitare qualche città storica, che ne so qualcosa in Europa per esempio." Commentai riempiendomi la bocca con un enorme pezzo di carne avvolto in una foglia di lattuga.
"Dov'è che vorresti andare?" Continuammo a parlare, fantasticando su ogni luogo che ci veniva in mente, dal caldo deserto del Marocco, immerso in tutti i suoi colori e profumi speziati, l'umidità della foresta pluviale a sud della Cina, il Canada con le sue riserve naturali, le capitali europee ricche di storia ed arte.
Non ci accorgemmo neanche di quanto tempo passò, era bello stare rilassati a sognare una di queste mete.

Ordinammo altre bottiglie di Soju, brindando ogni volta che qualcuno proponeva un posto diverso, finendo per svuotare completamente anche quelle. "Dovremmo chiamare Jin Hyung, non credete?" Si lamentò Jungkook appoggiando la testa sulla spalla del fidanzato.
"Non ti bastiamo noi?" Ridacchiò lui colpendolo con un piccolo coppino sulla fronte.
"Viene anche Jin Hyung?"
"Si Tae, era a cena dal suo ragazzo, ma ci dovrebbe raggiungere." Estrassi il telefono dalla tasca per controllare l'ora, non era ancora tardi e probabilmente entro qualche minuto mi avrebbe scritto per sapere dove ci trovavamo.

Contro la mia volontà, le mie dita scivolarono sulla conversazione con Jiho, aprendola un secondo, ancora non mi aveva scritto e continuavo a sperare che non lo facesse. Forse era meglio così, non avevo voglia di sentirlo, ma allo stesso tempo avrei voluto chiarire la situazione e dirgli finalmente tutto quello che pensavo di lui.
In quel momento una notifica illuminò di nuovo lo schermo, era Jin che mi chiedeva informazioni per raggiungerci. Velocemente gli inviai la posizione e gli scrissi di muoversi.
"Jin Hyung mi ha appena scritto, credo stia arrivando." Avvisai gli altri.
Un'altra notifica fece vibrare il telefono, lo agguantai di nuovo sorridendo involontariamente al testo del messaggio.
"Che c'è di tanto divertente?" Mi punzecchiò Taehyung sporgendosi per leggere il messaggio.
"Una sorpresa per te? E di che cosa si tratta?" Mi chiese curioso.
"Una sorpresa?" Ripeté Jungkook alzandosi dalla spalla di Jimin.
"Se lo sapessi non sarebbe una sorpresa no?" Li becchettai nascondendo il telefono vicino al petto.
"Secondo me oggi conosceremo qualcuno di interessante..." Ammiccò Jimin. Si stava palesemente riferendo a Yoongi, ma sapevo che fosse impossibile.

Neanche il tempo di rispondere che una voce stridula mi chiamò dall'entrata del locale. Era Jin Hyung. Mi stava salutando da lontano con la mano alzata, sovrastando chiunque con la sua altezza. Gli feci cenno di avvicinarsi e dietro di lui riconobbi il corpo muscoloso di Namjoon.
Non feci in tempo a metabolizzare il fatto che fossero venuti insieme che il sangue mi si congelò nelle vene mandandomi in tilt il cervello.
Yoongi fece la sua apparizione dietro di loro, nascosto in una gigante felpa nera e un paio di pantaloni dello stesso colore attillati e strappati sulle cosce.
Cazzo Jimin aveva ragione, ma come fa ad azzeccarci sempre?
Lo fulminai mentalmente e tornai a concentrarmi sui ragazzi appena arrivati, sperando di riuscire ad evitare il martellio del mio cuore che per qualche ragione, a me sconosciuta, aveva iniziato a battere un po più veloce..

Before of you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora