24. Lost

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Non feci in tempo ad infilare le chiavi nella toppa della porta che mi sentii chiamare con forza.
"Jung Hoseok!" Ringhiò una voce alle mie spalle.
L'avrei riconosciuta fra mille. Mi voltai impaurito e confuso cercando di capire quanto fosse grave la rabbia che aveva scatenato quel ruggito.
Non ci parlavamo da giorni, non mi aveva più scritto, non mi aveva più cerato. Come poteva essere davanti a casa mia, come ho fatto a non vederlo? "Hoseok!" Ringhiò di nuovo avvicinandosi a passi svelti verso di me. "Spiegami dove cazzo sei stato fino ad ora!" Continuò ad urlarmi in faccia.
"Jiho che-"
"No! Jiho un cazzo! Sono venuto qua per parlarti! Sono due ore che sono davanti a questa cazzo di porta ad aspettarti!" Voleva parlarmi? Non riuscivo a credere alle mie orecchie, dopo tutto quello che era successo, il modo in cui ci eravamo lasciati l'ultima volta, voleva ancora delle spiegazioni da me? Voleva sul serio che io rispondessi a lui di ciò che facevo? Ridicolo!
"Jiho adesso calmati, ero solo-"
"Sul serio mi stai dicendo di calmarmi? Hai il telefono spento! Non me ne frega niente di calmarmi! Dove sei stato, eh?" La rabbia che sprigionava riusciva ad invadermi completamente, travolgendomi come un uragano e annientando tutti i bei propositi che mi ero ripromesso di mantenere per farmi rispettare da lui, almeno una volta.

Mi faceva sentire piccolo, indifeso, davanti a quelle spalle larghe, mi tremavano le gambe.
"Jiho... Ero andato a prendere Sokjin ad una festa..." Piagnucolai tentando di allontanare quelle sensazioni.
"Ah si? Davvero? E adesso dove sarebbe? Non eri andato a prenderlo? Io non lo vedo!" Si guardò in torno un paio di volte ironizzando ed ignorando ciò che gli stavo dicendo.
"Jiho, fammi finire di spiegarti! Ieri sera Jin Hyung è andato ad una festa a casa di Namjoon e si è ubriacato, così Yoongi mi ha chiamato-" Cercai di spiegare gesticolando ed alzando la voce per sovrastarlo, ma fu tutto inutile, ovviamente.
"Ah, ma pensa un po, ancora quello stronzo!" Ringhiò ancora.
"Fammi finire ti prego" Lo supplicai mentre iniziavo sul serio ad arrabbiarmi.

Non capivo neanche perchè gli stessi dando delle spiegazioni, in fondo a lui non doveva neanche interessare, a me non doveva interessare.
"Sono andato a prenderlo ma si era addormentato, per non svegliarlo mi hanno fatto rimanere a dormire a casa loro e stamani stava ancora dormendo quando sono venuto via."
"Ma non mi dire, che carini!" Ironizzò prendendomi in giro senza ritegno.
Si avvicinò pericolosamente al mio orecchio mentre, paralizzato dalla paura e dalla rabbia, non riuscii a muovermi.
"Dimmi Hoseok, ti è piaciuto farti mettere le mani addosso da tutti? Ti è piaciuto fare la puttana?" Sibilò soffermandosi sull'ultima frase.
Il mio stomaco tremò a quelle parole, spalancando gli occhi incredulo. Mi sentii morire dentro al solo pensiero che dalla sua bocca fosse uscita una frase del genere.
Non riuscivo a credere alle sue parole, non ero sicuro di star respirando.
"Jiho... pensi davvero una cosa simile di me?" Gli chiesi distrutto mentre gli occhi iniziavano a pizzicare.
"Caro Hoseok, sei veramente uno stupido! Pensi che lo abbiano fatto per carineria? Volevano solo una puttana da condividere." Alzò un angolo delle labbra con disprezzo scuotendo la testa.
Le mani mi iniziavano a tremare dalla rabbia.

Per quale diavolo di motivo non riuscivo a dirgli le cose chiaramente?
Perchè non riuscivo ad allontanarlo da me? Presi un respiro profondo, avrei rincollato i pezzi in seguito, in quel momento dovevo solamente allontanarlo una volta per tutte. Finivo sempre per stare di merda e non ne potevo più.
"Lo stupido sei tu, che non capisci niente di quello che ti dico, che cerchi sempre di farmi sentire uno schifo, che cerchi sempre di ferirmi!" Una lacrima mi rigò la guancia, scendendo veloce fino al collo.
"Ti giuro che mi fai schifo." Dichiarò colpendomi dentro ancora più duramente.
Non avevo fatto niente di male, non dovevo neanche rispondere a lui dei miei comportamenti, non doveva neanche interessargli.
Abbassai lo sguardo sull'asfalto e raccolsi tutto il coraggio che avevo.
"Allora vattene. Lasciami stare e non cercarmi più. Io non voglio stare con una persona come te. Non mi ascolti mai e non provi neanche a capirmi-"
"Adesso basta Hoseok! Basta con questa puttanata dell'ascoltare e dell'essere capito! A nessuno frega niente di quello che dici! Sei solo un bel trofeo da esporre." Aveva lo sguardo truce, pieno di rabbia, di odio, di cattiveria.
"Vattene via Jiho. Vattene e lasciami stare. Voglio vivermi la mia vita." Sentivo le labbra tremare come foglie, ma non scendeva nessuna lacrima, troppo teso per quello che mi aveva appena detto e che era appena successo.

Before of you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora