Seduto sulla metro, piena di ragazzi che si spostavano da un quartiere all'altro, iniziavo a sentire la pressione. Stavo raggiungendo Jiho sul fiume Han, impaziente di vederlo e abbracciarlo. Stavo andando a conoscere finalmente i suoi amici, dopo mesi e mesi in cui glielo avevo chiesto.
Ero consapevole di essere vestito in modo sbagliato, ma certamente non avevo il tempo di tornare a casa a cambiarmi, per quella sera mi avrebbe preso come ero. Anche se questo non faceva altro che aumentare la mia ansia. Erano stati i ragazzi a convincermi ad andare anche se ero vestito in maniera pessima per lui, più che altro Jimin e Taehyung. Jungkook era rimasto in silenzio ad osservarci per tutto il tempo, palesemente contrariato e frustrato. Quando si impuntava in quel modo mi mandava in bestia, sarebbe dovuto semplicemente essere felice per l'arrivo di un momento tanto atteso, e invece niente. Riusciva solo a vedere i lati negativi di tutto quello che riguardava il mio fidanzato.
Fortunatamente, da Itaewon al Jamwon Hangang Park non ci voleva troppo tempo. Avrei dovuto cambiare treno una sola volta ed in cinque fermate sarei arrivato a destinazione. Durante il percorso, sembrava che il tempo non scorresse mai. I miei piedi camminavano indipendenti mentre raggiugevo la linea arancione che mi avrebbe portato al parco, sentivo le farfalle nello stomaco che mi facevano vibrare ogni singolo muscolo del corpo.
Avrei voluto urlare, iniziare a saltare per scaricare tutta l'adrenalina che stavo accumulando. Era da tanto che non mi succedeva di sentirmi così elettrizzato, ultimamente la nostra relazione si era appiattita, ci vedevamo il fine settimana, passavamo insieme qualche ora, facevamo sesso e poi tornavo a casa mia.
Non uscivamo, non parlavamo di pensieri o di ambizioni, non progettavamo viaggi insieme.
La sfumatura che stava assumendo tendeva al grigio e nonostante la mia poca esperienza nel campo delle relazioni, avevo percepito che mi mancasse qualcosa, come se la felicità mi scivolasse dalle dita e non riuscissi ad afferrarla. Non ero mai tranquillo, sempre un po irrequieto e distaccato. Non volevo credere che fosse Jiho la causa, magari avevo solo un periodo un po strano. Doveva essere a causa degli impegni.
Ma questa novità mi aveva messo decisamente di ottimo umore, come se fossi tornato all'inizio della nostra relazione, quando dovevamo incontrarci per andare a cena o in sala giochi. Adoravo le sale giochi, non ci andavo da molto tempo, con Jiho ci ero andato una sola volta, mi ci aveva porta<to solamente per farmi contento, in realtà lui le odiava.
Mi promisi che ci sarei tornato presto.
Arrivai alla fermata, la voce registrata nelle casse della stazione mi risvegliò dai miei pensieri. Mi soffermai sullo specchio del bagno, pizzicandomi le guance per darmi un po di colore in volto, controllai che il mio aspetto fosse impeccabile e presi un bel respiro. Quando arrivai al parco mi diressi a passi svelti verso il punto in cui Jiho mi aveva detto di essere. Man mano che mi avvicinavo al ponte, sempre più gruppi di persone riempivano il prato. Scansai una coppia che si teneva per mano, un gruppo di amiche che festeggiavano qualcosa e alcuni gruppi di ragazzi che passeggiavano lungo la riva dell'Han, cercando con gli occhi Jiho.Eccolo li, apparve davanti a me con tutta la sua bellezza. Lo vedevo ridere e scherzare con altri ragazzi. Indossava dei pantaloni eleganti e una giacca di pelle che esaltava perfettamente le sue spalle larghe. Era assolutamente impeccabile, come al solito. Si voltò, notandomi a qualche metro di distanza. Alzai la mano per salutarlo e gli andai in contro. Appena lo raggiunsi il mio sorriso si allargò e mi allungai per lasciargli un rapido bacio sulla guancia.
Notai una strana espressione sul suo volto, il suo sorriso sembrava tirato, quasi forzato, il contrario di ciò che avevo visto qualche secondo prima. Ma decisi di non farci troppo caso.
"Avevo voglia di vederti!" Gli sussurrai prima di baciarlo un'altra volta. Le sue labbra si tirarono ancora di più e quell'aura serena che lo circondava, sembrava sparita del tutto. Non capivo cosa gli prendesse.
"Vieni ti presento gli altri." Disse semplicemente prendendomi il polso e trascinandomi dietro di se.
"Loro sono Jackson e Jinyoung." Mi presentai anche io, inchinandomi leggermente.
"Molto piacere, io sono Jung Hoseok." Sorrisi.
"E lui è Jaebeom." Continuò indicando il ragazzo che stava qualche passo più indietro. Ero contento di conoscerli, Jiho mi aveva parlato spesso di loro, passavano insieme molto tempo ed era bello poter fare finalmente la loro conoscenza.
In realtà Jackson lo avevo già visto una volta, qualche mese prima, alla fermata della metro mentre aspettavo che Jiho uscisse dall'università. Me lo ricordavo esattamente come in quel momento, corpo muscoloso, occhi penetranti ed un bellissimo viso luminoso e ammiccante. Jinyoung e Jaebeom erano più alti di lui e sembravano simpatici e amichevoli, anche loro molto belli.
Non sembravano quelle persone che potevano metterti a disagio, non avevano l'aspetto di cattivi ragazzi o persone esclusive, non capivo come mai Jiho avesse aspettato così tanto a farmeli incontrare.
"Ragazzi volete una birra?" Chiese Jackson battendo le mani sonoramente. "Era ora! Tira fuori il bottino!" Lo spronò Jaebeom tirandogli una piccola gomitata. "Tu Hoseok?" Mi chiese Jackson. Annuii un po incerto, lanciando una rapida occhiata a Jiho. Segretamente cercai la sua approvazione, ma non mi stava neanche guardando.
"Io passo." Disse lui, lasciando stupefatti tutti i suoi amici.
"Ma che stai dicendo? Eri tu quello che voleva bere qualcosa!" Si lamentò Jinyoung.
"Ho detto che passo." Rispose duro.
"Ok, come vuoi." Si arrese roteando gli occhi.
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Before of you.
FanfictionQuando tutto ció che ti succede intorno ti schiaccia e ti opprime, fino ad annullarti, hai solo due opzioni. Lasciarti travolgere e schiacciare da chi ci vuol fare sentire un inetto oppure riscattarti e vivere la tua vita allontanando il dolore. E H...