Faccio io

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Mi sono appena svegliata dal riposino pomeridiano (visto che oggi non avevo niente da fare ho usato il pomeriggio per recuperare le ore di sonno).
Mi stiracchio e con calma scendo dal mio letto, mettendomi la felpa. Accendo la sigaretta che porto alla bocca e dopo mi avvio verso la palestra. È troppo tempo che non mi alleno e tra poco ci saranno i combattimenti sul ring.
Mentre percorro per andare in palestra, vedo Zulema (che non mi parla da ieri) troppo vicina a Saray. Mi fa irrigidire e stringere i pugni nella felpa.
Si, ok sono migliori amiche, e quindi? Poi la sta toccando troppo. Zulema non ama essere toccata. Perché glielo fa fare?
Ricomincio a camminare, contraendo la mascella, ma subito l'allento rendendomi conto della mia reazione. Forse non era rabbia.. ma gelosia o invidia verso il rapporto che hanno quelle due.

"Maca che ci fai qui?" Bambi si incammina verso di me. "Devo allenarmi ragazzina." dico mentre inizio a riscaldarmi con qualche esercizio. "Sei arrabbiata?" contraggo la mascella, ricordandomi del rapporto così speciale tra Saray e Zulema. Sarei dovuta andare là e fare qualcosa. Adesso ho altri rimpianti da accumulare, come se fossero pochi quelli che ho già. Dovevo andare lì per farle staccare.. Chissà cosa stanno facendo adesso..
Scuoto la testa per negare la domanda di Bambi e finito di mettermi le fasce, indosso i guantoni. Non perdendo tempo inizio subito a tirare pugni veloci e molto forti, infatti la povera Bambi quasi non riesce a tenere il sacco.
Sento aprire e chiudere la porta, ma non ci faccio tanto caso. Le detenute vanno e vengono, così non smetto di tirare questa serie di pugni: sinistro, sinistro, destro, schivo, montante, gancio, gancio. Ma quando vedo con la coda dell'occhio una chioma nera avvicinarsi a noi, stringo i denti per mantenere la calma e continuo con ciò che sto facendo.
"Faccio io." mi fermo, trovandomi Zulema davanti ai miei occhi. Bambi le lascia il sacco e lei si mette in posizione, per reggerlo con la sua forza.
Va e viene.
Deve sempre fare la misteriosa questa figlia di puttana, che adesso è diventata pure sensibile.. Ma che sto dicendo, ora che Saray l'ha rifiutata viene dalla ruota di scorta.
Ovvio.
"Ma chi ti credi di essere? Dai il sacco a Bambi." lascia una risata amara al vento, ma non si sposta di lì. "Dai bionda, fai poco la bambina." mi fa l'occhiolino, cosa che mi fa incazzare ancora di più, allora inizio a tirare i diretti con tutta me stessa. Volevo fare del male alla regina araba, ma non ci riuscivo. E non perché non ero abbastanza forte... io non volevo.
"Continui a fare lo stesso errore da anni." mi prende per i fianchi girandomi di 20 gradi a destra; le sue mani scivolano sulle mie cosce spostando di poco le gambe tra di loro e mettendosi dietro di me, inizia a farmi vedere come tirare a modo i pugni.
"Hai caldo bionda?" si indica la faccia e dalla sua risata ironica capisco. Sono diventata rossa. Avrà visto i brividi sulla mia pelle.
Annuisco dopo pochi secondi, mentendo. Lei lo capisce. "Mh.." si avvicina molto al mio viso, lasciandomi quasi senza fiato, ma concentrandomi riesco a riprendere il controllo. "A lavoro Zulema." le do uno schiaffetto leggero sulla guancia e vedo che il suo sguardo cade un secondo sulle mie labbra.
È così caldo. Basta Macarena!
Zulema ritorna dietro al sacco e io ritiro i pugni come lei mi ha detto di fare. Lei? Lei mi guarda, con quel suo sguardo che ti fa venire voglia di mangiarla.
Come faccio a concentrarmi se mi guarda in quel modo? Non ce la faccio. Mi tolgo i guanti lanciandoli alla parete di fianco a me e me ne vado in bagno, lasciando Zulema con la bocca leggermente aperta per la sorpresa da ciò che ho appena fatto.

Mi vedo con il petto gonfio, non riesco più a respirare, come sei non l'avessi mai imparato a fare. Mi sciacquo la faccia per riprendermi, ma neanche quello funziona, allora vado nelle cabine dei cessi e chiudo la porta alle mie spalle; mi appoggio alla parete e inizio a scivolare piano, mentre cerco di respirare normalmente. Adesso sono a sedere con le gambe appoggiate al petto, che avvolgo e stringo con le braccia; ho la testa tra le mie ginocchia e tengo gli occhi chiusi e stretti per trattenere più facilmente le lacrime. Già, cerco di non piangere.. Zulema, che ormai è un pensiero fisso, mi ha portato via tutto, tutto. Per questo non posso permettermi di.. di innamorarmi di lei. Ecco l'ho detto, ma non mi sento meglio anzi, completamente il contrario. Come potrei sentirmi bene, se ho accettato il fatto di.. non voglio ripeterlo. E no, non è vero, non l'ho ancora accettato quindi basta! Basta parlare di questo.. Mi fa stare solo male, e di dolore ne ho già troppo, quindi lasciamo Zulema dove sta.
Qualcuno bussa all'improvviso a tutte le porte e mi fa scattare in piedi.
"Chi cazzo è?" bisbiglio per non farmi sentire. "Macarena?" è Zulema.. Ora come ora, non voglio vederla.
Esco senza guardarla, ma quando metto un piede avanti per arrivare all'uscita, mi afferra il polso ancora fasciato, tirandomi indietro. "Si può sapere che ti è preso?" i miei occhi diventano subito lucidi mentre fisso il vuoto, ma non posso piangere davanti a lei.. Non me lo posso permettere.
Mi libero facilmente dalla presa di Zulema, grazie alla sua distrazione e scappo via dal bagno della palestra e raggiungo il più velocemente possibile la mia cella, dove mi fiondo sul letto per liberarmi dal dolore. Il dolore che ho e che avrò, sia se continuo a negarmi tutto questo sia se lo accetto e vado avanti. Cosa dovrei fare?

*****
Sono in cortile a fumare la milionesima sigaretta a causa dell'ansia e nel mentre guardo la partita di basket iniziata da poco, in cui giocano Saray e la Riccia.
Ma Zulema decide di spezzarmi l'anima raggiungendomi, per fumare insieme.
Ma perché sei qui accanto a me, Zulema? E perché continui a guardarmi così?
Siede accanto a me. Io cerco di non guardarla, ma lei si avvicina sempre di più, fino a far toccare i nostri corpi. A questo punto volto lo sguardo su di lei, che sorride appena incrocia io mio sguardo. Il mio cuore batte all'impazzata, mentre il mio cervello cerca di strozzarlo. Una lotta continua è dentro di me e non ho la minima idea di come fare per sbarazzarmene.
La partita finisce e il fischio del fischietto interrompe il contatto visivo tra me e la regina araba.
"Gitana!" urla Zulema battendo le mani. "Vieni!" Saray viene da noi. "Che fate voi qua?" io abbasso lo sguardo.. stavo cercando di evitarla e lei mi è piombata accanto.
"Sentite perché non raggiungiamo le altre? Stanno preparando la sala film per stasera." entrambe annuiamo e spegnendo la sigaretta, seguiamo Saray. Io distante da Zulema per non avere nessun tipo di contatto, ma lei continua a guardarmi fino all'arrivo.
"Ho portato rinforzi!"

Maledetto ScorpioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora