Una ranchera

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4 MESI DOPO

"Goya, cara amica mia, è l'ora di rivederci... Sisi, sai già dove... Mhmh... Vai ciao." appena stacca la chiamata, le rubo di mano il telefono per poi lanciarlo a terra, facendola rimane così a bocca aperta. "Cara amica mia?" sbuffa una risata, alzandosi dalla sedia. "Gelosa?" mi stringe possessivamente i fianchi, ma mi stacco subito sbuffando. "Ma vai." Prendendomi di sorpresa mi butta sul letto. "Dove devo andare, Bionda?" si mette a cavalcioni su di me, che sono sdraiata e immobilizzata sul letto. "A fanculo." "E poi come fai?" inizia a baciarmi il collo, ma subito dopo si stacca per levarmi la canottiera e attaccarsi al mio seno, che morde, lecca e succhia, facendomi gemere più del dovuto; baciandomi tutto il petto, scende fino al basso ventre, su cui continua a lasciarmi piccoli e dolci baci, mentre leva i miei pantaloncini e le mutande.
"Ahhh... Cazzo!" la sua lingua lavora dentro la mia intimità e da quanto cazzo è brava, ogni volta casco involontariamente ad afferrarla per i capelli, con l'intento di farla andare più in profondità e qui muoio, sempre.
"Zulema!... Ahhh!" gemiti su gemiti, che spaventano anche gli uccellini che cantano sugli alberi, mi escono dalla bocca ogni secondo, fino a quando raggiungo l'orgasmo: "Ahhhh!" E fortunatamente qua posso urlare.

Squilla il telefono.
"Scusa devo rispondere." la sento, ma non la vedo a causa delle mie palpebre chiuse dal piacere. "Pronto?... Si, arriviamo." "Chi è? La tua cara amica?" chiedo con arroganza, mentre mi rimetto l'intimo. "Si." sorride sfidandomi. "Sono già arrivate?" scuote la testa. "Decollano tra dieci minuti." annuisco socchiudendo gli occhi, con le labbra tirate solo da un lato e senza neanche dare a Zulema il tempo e la possibilità di pensare a quel che sto pensando, si ritrova sotto di me, sotto il mio dominio.
Dopo aver leccato e baciato ogni parte del suo corpo, passo all'unica che ancora non ho nemmeno sfiorato: la sua intimità. "Uno o due?" sbuffa una risata, mettendosi le mani sugli occhi. "Te lo ricordi ancora?" si morde il labbro divertita. "Su... Uno o due?" "Due." risponde, senza pensarci tanto. Cosi mi lecco l'anulare e il medio, per fargli entrare nell'intimità della mia donna. "Mhh." appena inizio a muovermi, Zulema si morde il labbro per trattenersi, ma come sempre non ci riesce perché, conoscendo i suoi punti sensibili, mi muovo alla velocità che più preferisce su essi. "Ahhh!" mentre geme rumorosamente, la mia schiena diventa il suo tiragraffi per gatti.
Aggiungo il terzo dito e quasi urla il mio nome: "Cazzo Macarena!" le do un bacio casto, per non rubarle tanto fiato, ma mi trattiene aggiungendoci anche la lingua.
"Ah.. Ahhh!" raggiunge l'orgasmo in 4 minuti, giusti per farci arrivare all'aereoporto per prendere un altro aereo con Goya e la sua fidanzata (che dopo il carcere avrà due corna lunghe trenta chilometri).
"Ciao regina araba!" si abbracciano. "La smetti di essere così appiccicosa con quella?" bisbiglio, quando iniziamo a camminare insieme a Zulema, che si trattiene dal ridere. "Tranquilla, me la sono già scopata." mi prende la mano, intrecciando le nostre dita. "No, fanculo." sussurro dimenandomi. "Shh." mi lascia un bacio sulla guancia, ma qualcuno ci interrompe: "Comunque, piacere Triana." mi allunga la mano sorridendo. Già, non si è mai presentata. "Macarena." le stringo la mano, sotto lo sguardo attento di Zulema. "Veloci, non c'è tempo per le presentazioni." ci passa avanti con arroganza; mi trattengo una risata e dopo la seguiamo per aspettare il nostro aereo al gate, dove mi addormento e dopo non so quante ore Zulema mi risveglia: "Bionda... Bionda!" mi sento scuotere. "Che palle!" mi alzo svogliata per prendere il nostro volo. "Buongiorno eh." dice soffiando una risata, così mi volto verso di lei per darle un bacio, ma subito divento rossa ricordandomi della presenza di Goya e Triana. "Tranquilla, non ci hanno viste." mi alza la testa dal mento, per incrociare il suo sguardo.

Arriviamo nel deserto di Tabernas per il colpo più importante di Zulema.
Per questa notte alloggiamo in uno strano hotel "Oasis", dove ho costretto Zulema a dormire insieme a me, ma non abbiamo fatto sesso, per il fatto che ci sentivamo osservate.

*******
"Lei è Laura Ros." la studio con lo sguardo, visto che Zulema mi ha accennato che ha fatto insieme a me la terapia, e in realtà si, mi è familiare. "Chiamatemi Flaca." "È un ex sergente, ci sarà utile per la nostra missione." porto lo sguardo su Zulema, che ancora tiene nascosto il vero scopo di questa missione.
"Adesso che siamo al completo, direi di dirvi che questa rapita vale 10 milioni, ci viene 2 milioni a testa. Ci state?" Tutte dicono di si, senza sapere a cosa vanno contro. Che cazzo di squadra ti sei scelta Zulema? "Ma in cosa consiste?" Alla buon'ora Triana! "Bisogna rubare una tiara di diamanti, durante un matrimonio." "Un matrimonio?" Zulema annuisce, aggiustandosi i capelli e dopo si mette a sedere comoda, guardandomi seria. "Il matrimonio del secolo. La figlia di Victor Ramala." rimangono a bocca parte. "Il capo della coca?" Zulema annuisce nuovamente alla domanda di Triana. "Ascoltatemi bene: non voglio vittime." intervengo io, guardando tutte con autorità. "Sisi, ma la cosa importante è riuscire a prendere la tiara, che indosserà al matrimonio." contraggo la mascella; non mi ascolta mai questo maledetto scorpione. "E come dovremmo fare?" Goya è curiosissima, ma secondo me moriremo tutti e non perché non ho fiducia nella regina araba, ma perché queste deficienti si faranno sicuramente uccidere! "Ottima domanda, Goya. Mònica Ramala, la figliastra, ci metterà nel catering." continua a spiegare il piano, con gli occhi pieni di fuoco, un fuoco che, dentro di lei, non smette mai di bruciare, anzi farà terra bruciata intorno a lei. Ma stai attenta Zulema, potresti bruciare chiunque con la fiammata di ritorno. "Che colonna sonora mettiamo, capo?" Triana, inizia una discussione con le altre. "Dio, ragazze, stiamo preparando una rapina. Ci vuole serietà." Zulema si accende una sigaretta, in mezzo al caos. "Una ranchera." interviene, non guardando nessuno e subito Triana la cerca su YouTube. Io rimango sbalordita. "Bionda, almeno quando la riascolterai ti ricorderai di me." scuoto la testa, guardando le scartoffie sul tavolo della cucina. "Si, come le coppie che si lasciano." parte la ranchera dal telefono di Triana. "Non ci si crede." sbuffo una risata appena incontro lo sguardo di Zulema, che mi sorride.

Qualche ora dopo, ritorniamo all'hotel, dove ognuna va nelle sue rispettive camere.
"Hai per caso battuto la testa? Ti ricordo che siamo ricercate. Quindi se dico niente vittime, Zulema, è niente vittime." sbuffa, mentre si spoglia delle sue vesti. "Non sbuffare Zulema, sono solo preoccupata!." sospira, rimanendo in intimo e dopo si incammina veloce verso di me. "Andrà tutto bene." mi accarezza dolcemente la nuca e dopo, portandomi a sé, mi bacia intrecciando le nostre lingue, che non vogliono staccarsi tra loro. "Sai cosa ci faremo con i 12 milioni che ci spetteranno? Ci compreremo una casa sul mare, Bionda. E tutte le sere d'estate faremo il bagno, dopo aver ammirato il tramonto, ovviamente." la bacio con rapidità, per non darle troppa corda da tirare.
Come faccio a non essere innamorata di questa stronza.

Maledetto ScorpioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora