Sei impossibile

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"Bionda mia."
Zulema ti vorrei scopare in questo momento.
Sorrido. Macarena, ricorda che il tuo obbiettivo non è scoparla, ma capire quello che ha in mente!
"Ti chiedo troppo se ti chiedo di dirmi come stai veramente?" dico con un fil di voce e subito dopo mi accendo una sigaretta. "Bionda, sono solo stanca di stare qui. Sai che mi annoio facilmente." la guardo con il mio sguardo omicida. "Zulema, che cazzo hai in mente?" scoppia a ridere, rubandomi la sigaretta. "Non te ne andare." mi metto a cavalcioni su di lei e subito dopo rubo la mia sigaretta, che ha appena rubato Zulema. "Levati." ispeziona il mio corpo con il suo sguardo seducente e poi vedo che si morde il labbro, distogliendo lo sguardo. "Non ti manco?" scuote la testa; a questo punto faccio spallucce, annuendo. "Allora se faccio questo non ti dispiace" le infilo la lingua in bocca, mentre le accarezzo delicatamente il petto (poco sopra il seno). "Vero?" "Uscirai paralizzata da qui, Bionda." mi guarda attentamente, mentre mi apro la zip della felpa. "Bionda.." non riesce a togliere lo sguardo dal mio seno evidente, per via del reggiseno che non porto mai. "Tu non riuscirai nemmeno ad uscire da qui." mi sfilo la canottiera e Zulema distoglie lo sguardo, chiudendo subito gli occhi. "Alzati Macarena." mi impone, allora mi alzo, ma per togliermi i pantaloni. "Zule." richiamo la sua attenzione e appena mi vede senza pantaloni, spalanca gli occhi. A questo punto mi sfilo lentamente gli slip, guardando negli occhi Zulema. "Fammi venire Zulema." le afferro il polso per tirarla verso di me e la inizio a baciare, fino a sbloccarla: mi sbatte al gelido muro che mi fa venire il doppio dei brividi di quelli che già ho, a causa del tocco paradisiaco di Zulema. È già dentro di me, mentre mi morde, lecca e bacia entrambi i seni.
"Ahh." aggiunge il terzo dito, che muove a una velocità elevata insieme agli altri due. "Si Zulema!" mi tappa la bocca, perché quasi urlo e la bocca tappata me la tiene fino all'orgasmo, dove avrei sicuramente urlato. Mi rinfila le mutande, ma non è finita qui. "Dove vai?" chiedo, vedendola camminare verso l'uscita. "In cortile." scuoto la testa, seria e riporto Zulema verso di me. "Non è finita, Zulema." levo lentamente la sua felpa e con lo sguardo cerco il consenso, che non mi vuole dare. "Se non ti piace, mi fermo." "No." stringe possessivamente i miei fianchi per allontanarmi. "Va bene. La prossima volta non toccherai più niente di me." mi rimetto la canottiera bianca, sotto il suo sguardo insicuro. Starà pensando a cosa fare. "Questi ricatti non mi piacciono, Bionda. Tu sei mia." si attacca al mio collo, da dietro, ma io la fermo spingendola. "Non ci provare. Questo non è più tuo." sbuffa, mentre incrocia le braccia al petto. "Ciao eh." mi incammino verso l'uscita, avendo finito di vestirmi, ma mi blocca. "Ciao." mi lascia un bacio sulle labbra. "Sei una stronza." dico a un centimetro dalle sue labbra, che guardo per un secondo. "Lo so." sorride compiaciuta. "Fanculo." le levo la felpa, mentre le infilo la lingua in bocca. Inizia una lotta di potere, non vuole proprio farsi toccare. Sei così difficile, che forse è per questo che mi piaci.
"Non ci provare." dice con affanno, perché la mia mano sta andando troppo giù. "Dovevi dirlo prima." continuo a baciarla passionalmente, ma con violenza al tempo stesso.
Le infilo nei pantaloni la mia mano destra, che a stento riesce a levare. "Macarena." continua a baciarmi con la lingua e in realtà non capisco se sta davvero provando a fermarmi o sta continuando a "fermarmi" perché ormai ha iniziato con il lamentarsi. "Se non lo vuoi, fermarmi davvero." mi stringe i glutei, continuando a baciarmi. "Fanculo Bionda. Toccami ancora e ti strozzo." rido sulle sue labbra. "Fallo." le stringo il seno, facendola gemere leggermente sulle mie labbra. "Toccami di nuovo e ti ritrovi attaccata al muro." la spingo delicatamente indietro, per far attaccare lei al muro. Spalanca gli occhi per la mia azione appena compiuta, mentre io cerco di avvicinare sempre di più i nostri corpi... E guarda che è difficile con Zulema che continua a spingerti.
Le sfioro l'elastico degli slip e guardandola entro di poco dentro di  esse. "Fermami." ci guardiamo negli occhi, ma nessuno fa niente, così continuo nella mia opera, mentre le nostre lingue continuano questa lotta da sole.
Entro dentro la sua intimità con il medio e l'anulare della mano destra, mentre con la sinistra stringo il suo perfetto seno. "Mhh." geme mordendosi il labbro, probabilmente per trattenersi. "Non trattenerti." "Mi hai obbligata... N-Non ti meriti i miei gemiti." aggiungo il terzo dito, muovendo velocemente avanti e indietro. "Dio!" porta la testa all'indietro, strizzando gli occhi. E continuando per qualche minuto raggiunge l'orgasmo: afferrandomi per i capelli, mi porta a sé per poggiare la sua fronte sulla mia, regalandomi gli ultimi gemiti (i più belli).

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"No comunque..." salgo sul mio letto. "Menomale che mi hai fermata, dai." mi lancia il cuscino, capendo a quel che mi sto riferendo e poi scoppia, insieme a me, in una risata. "Bionda noiosa." "Maca, arriva." la Riccia ci interrompe, indicandomi con il mento l'ingresso della cella. Io deglutisco, mentre la Riccia sale sul mio letto, per stare al mio fianco. "Bionda." Zulema scende dal letto e mi fa cenno di seguirla. "Aspettami qua." la Riccia annuisce. "Anzi, vai a risolvere con Saray. È incoerente, ma a te ci tiene un sacco." esco insieme a Zulema, per quei pochi minuti che ci restano. "Perché Kabila dorme con te?" si accende una sigaretta. "Te lo dico, se tu mi dici cos'hai." sbuffa. "Odio i tuoi ricatti." rido leggermente, mentre ammiro la sua bellezza, che non si consuma mai. "Non ho niente, Macarena." inarco il sopracciglio sinistro. "Già che mi chiami "Macarena" dice tutto." si perde nel vuoto. Cos'hai Zulema???
"Sono stanca di tutto questo." le do la mano. "Siamo in due." le rubo le sigaretta, aspirando il fumo; mi perdo anche io nel vuoto. "Tu non puoi." incrocio il suo sguardo; il mio è confuso, ma preoccupato allo stesso tempo, il suo è impassibile. "Che vuoi dire?" fa spallucce riprendendosi la sigaretta. "Sai che non so aprirmi. Non rompere i coglioni." si siede a terra, lasciandomi la mano. "Zulema, è così importante il tuo orgoglio, che sacrifichi pure il sapere il perché la Riccia dorme con me?" si volta di scatto verso di me, riservandomi uno sguardo pieno di odio e gelosia. "Ecco brava Bionda, dimmelo." scuoto la testa. "Sei impossibile." mi sparge il fumo in faccia, facendomi tossire. "Dai stronza, dimmelo." stranamente sbuffa e dopo aver spento la sigaretta sul pavimento, si alza per incamminarsi verso la cella.

Maledetto ScorpioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora