Ti voglio adesso

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Mi sveglio dal mio riposino pomeridiano e dopo aver fatto merenda, salgo sul tetto del caravan, dove io e Zulema abbiamo avuto la fantastica idea di farci un luogo "romantico alla Zulema" per guardare le stelle e i tramonti.
"Allora bellissima, finisci di raccontarmi di questa rapina?" chiedo riprendendo il discorso di questa mattina, mentre salgo a cavalcioni su di lei. "Prima" mi da un bacio casto sulle labbra umide. "Dobbiamo disfarci del tuo telefono e ritornare in Spagna." annuisco, mentre il mio sguardo cade involontariamente sulle sue labbra, che suscitano alle mie il desiderio di assaporarle, infatti subito dopo la bacio, chiedendo l'accesso con la lingua che ovviamente viene subito accettato, dallo scorpione, senza esitare.

"Tutto questo dobbiamo farlo insieme alle vecchie conoscenze più stupide mai conosciute?" chiedo meravigliata dalla scelta di Zulema, che subito mi guarda storto perché ha la convizione che le sue scelte siano sempre giuste e migliori delle altre. "Non potevi chiamare Saray?" chiedo sperando di farle cambiare idea. "No, deve badare a Estrella." annuisco, inarcando le labbra per la delusione. "No Zulema, al posto di Goya deve venire qualcun altro. Tanto ti sbaverà dietro e basta, anche perché, se te ne fossi scordata, voleva farsi leccare l'intimità da te!" sposta lo sguardo verso di me per un secondo, per poi riportarlo sulla strada. "Scema." borbotta, lasciando uscire dalla sua bocca un sospiro divertito. "Giuro che se vi vedo un centimetro di troppo vicine, vi taglio la testa." mi sposto dietro per non vedere Zulema fino all'arrivo in Spagna, proprio non mi capacito.

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"Bionda, ma si può sapere quanto dormi? Siamo arrivate!" mi scuote e mi riempi di schiaffi sulla fronte per farmi svegliare. "Ma porca troia!" mi alzo di colpo impaurendo Zulema, che subito dopo si ricompone per darmi un bacio. "Dai andiamo." ridacchia mentre afferra una mela. "Non ti smentisci mai, eh?" sorrido, mentre mi alzo per mettermi le scarpe. "Ti pare?" addenta la mela, aspettando i miei comodi. Ah, se te lo stai chiedendo stiamo andando a fare serata!! Io e Zulema ad una festa in spiaggia, ci immagini? Io sinceramente no, sarà tutto così imprevedibile. Spero solo vada tutto bene.

"Cazzo che bella festa!" mi dice, cadendo in una risatina. "Ma non è neanche cominciata, Zulema." mi fulmina con lo sguardo, contraendo subito la mascella. "La smetti di chiamarmi Zulema o no?" chiede spazientita. "Scusami scorpione." sorrido, correggendo il mio errore, mentre Zulema appoggia la testa sulla mia spalla prendendomi dopo la mano, per intrecciare le dita con le sue. "Sei bellissima." sussurra piano, ma fortunatamente riesco a sentire. "Tu lo sarai sempre di più." la sento scuotere la testa. "Stai zitta Bionda." Questa frase mi ha subito fatto reagire gli ormoni. Tutte le sante volte mi devo eccitare con qualcosa di neanche così tanto esplicito. "Zulema." le muovo la spalla, per farla alzare. "Guardami." le inizio a mimare con le labbra una mini frase, che devo ripetere dieci volte, perché non mi capisce. "Amore mio non ci siamo. Parla." sbuffo spazientita. "Ti voglio adesso." mentre sorride schiocca la lingua, distogliendo lo sguardo. "No." ci rimango subito male. "Perché?" chiedo con il broncio, mentre mi sdraio malinconica, appoggiando la testa sulla sua coscia. "Dai." continuo a farle il broncio. "Ascoltami... Aspetta questa notte e ti faccio gridare il mio nome, facendo raggiungere l'orgasmo come non mai." mi mordo il labbro eccitata, bagnata... Tutto e di più. Zulema poteva anche risparmiarsi il racconto della nostra notte!
"Non posso aspettare stanotte, andiamo dietro gli scogli o nel mare!" le suggerisco. "Tanto non c'è nessuno ancora." "Magari arrivano proprio a quando devi raggiungere l'orgasmo e da quanto urli devono venirti a soccorrere, perché pensano che ti stiano rapendo."
Maledetta bastarda.
"Va bene me ne ricorderò." la minaccio, ma lei sembra fregarsene perché sta ridendo e infondo anche io avrei avuto la stessa reazione, visto che sono una cazzo di sottona che non sa resisterle!
"Ciao ragazze, io sono Anita." portiamo lo sguardo sulla ragazza, che fino ad ora non ho mai visto. "Blanca." mi alzo in piedi porgendole la mano. Zulema fa lo stesso, guardandomi un po' stranita. "Camila." dice presentandosi dopo di me e dopo mi prende sotto braccio per arrivare al buffet. "Non serve mettersi sotto falso nome." inarco le labbra facendo spallucce. "Chi se ne frega." afferro al volo un mojito dal vassoio del cameriere. "Vuoi?" chiedo alla mia donna dopo averne bevuto un sorso. "Sarà una lunga serata." sbuffa una risata, rubandomi il bicchiere di mano per berne la metà.

"No!" faccio sobbalzare Zulema, appena la mia canzone preferita giunge ai miei orecchi. "Amore, balliamo ti prego." supplico la regina araba prendendole entrambe le mani. "No." accenna un piccolo sorriso, scuotendo lentamente la testa mentre il suo sguardo gira per la spiaggia. "Non dirmi che ti vergogni!" le sue guance diventano rosse, facendo somigliare Zulema a un peperone e sul mio viso appare un sorrisetto compiaciuto. È arrossita! "Va bene lo stesso." "No, bionda. Tanto moriremo... Prima o poi." mi prende per mano e mi porta in mezzo alla folla, tra la quale iniziamo a ballare come quella notte nel caravan... Ah come dimenticarla!
Decido di provocarla un po' accettando l'invito a ballare di un ragazzo, sembra più giovane di me. Siamo molto vicini e mentre ballo guardo Zulema, provocandola persino con lo sguardo. Infatti sta ribollendo sia dentro che fuori, mi sta persino obbligando a tornare da lei prima che lo uccida. "Ciao bella!" mi saluta ed io saluto lui e dopo ritorno da Zulema che è incazzatissima. "Amore mio." le do un bacio casto, che non riesce a scansare. "Bionda del cazzo." mi squadra, tirando una spallata mentre se ne va; la seguo in speranza di fare pace, ma non vuole fermarsi fino a che non siamo arrivate al caravan. "C'era bisogno?" mi guarda con lo sguardo da fottuto elfo dell'inferno, che quasi mi fa irrigidire, ma non mi ferma, infatti cominciando a camminare verso di lei, la costringo ad entrare nel caravan dove la tensione sessuale sale grazie a me, che tocco, lecco e bacio ogni parte scoperta, e coperta, del suo corpo. Subito dopo iniziamo a liberarci delle nostre vesti, mentre le nostre lingue cominciano la solita guerra che non finirà mai. Adesso Zulema sta leccando il mio petto, per arrivare al lobo del mio orecchio che morde delicatamente, mentre mi obbliga a sdraiarmi sul letto alle mie spalle, su cui, appena mi stendo completamente, Zulema percorre una linea immaginaria di bacini sul mio corpo nudo, per arrivare poi al basso ventre, gesto che mi provoca mille brividi, i quali mi portano a mordere il labbro inferiore. Nel frattempo il mio scorpione ha appena preso possesso delle mie cosce, che allarga a suo piacimento per infilarsi in mezzo ad esse, per poi fare un bel lavoro con la sua lingua esperta che ormai mi fa impazzire

Maledetto ScorpioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora