Saray pov's
Sono così felice di aver risolto con la Riccia, i sensi di colpa mi stavano mangiando l'anima. Ma sono anche triste per Zulema e Macarena, quelle due figlie di puttana, una peggio dell'altra, che stanno così male che non sono nemmeno più in grado aiutarsi da sole. Io vorrei vederle sorridere, vorrei che la loro relazione funzionasse, vorrei... aiutarle. Ma non posso, da un pezzo in qua sto solo peggiorando le cose ed è meglio starne fuori. Mi devo concentrare su Zulema, sarà lei il mio obbiettivo, o meglio: devo scoprire che cos'ha in mente. Non posso perdere Zulema, è sempre stata una sorella e deve stare al mio fianco per tutta la vita."Zule." l'abbraccio, anche se so che una delle cose che odia è l'affetto. "Ok Saray, basta così." mi picchietta sulla schiena, staccandosi dopo. "Come stai?" sospira. "Ma vi divertite a farmi questa cazzo di domanda?" se ne va, con la sigaretta in bocca.
Cosa mi nascondi Zulema?
La seguo, non posso lasciarla andare. "Vargas." qualcuno mi blocca, facendomi perdere di vista Zulema. "Cazzo." sussurro, liberandomi dalla presa. "Che cazzo vuoi?" è una delle "amiche" di Zulema. "Me lo puoi procurare un martello pneumatico o comunque qualcosa che spacchi un muro?" si guarda intorno e parla con tono di voce bassissimo, che quasi non riesco a sentire. "Ma per fare cosa?" sbuffa. "Ma come per fare cosa? Zulema non ti ha parlato del piano di fuga?" sto cercando di non meravigliarmi, quindi nascondo il mio volto sorpreso. "Ah, sisi. Scusa, ho la testa tra le nuvole." rido, sfregando la mia fronte con la mano. Zulema vuole evadere di nuovo, ma questa volta non ne sono venuta a conoscenza direttamente da Zulema.
Figlia di puttana.
Devo dirglielo subito a Macarena."Levati dal cazzo." passo in mezzo a tutte le detenute, che mi intralciano il passaggio, con prepotenza "Maca... Spostati." dico all'ennesima testa di cazzo, che si mette in mezzo al mio cammino. "Bionda!" si ferma, voltandosi subito dopo verso di me. "Cazzo." corro da lei, quasi scivolando. "Dio, Bionda. Devi sapere l'ultima." mi metto una mano al petto, respirando a fatica. "Che c'è gitana? Parla." mi guarda negli occhi, cercando una riposta. "Cerca Zulema e parlarci. Parlaci perché non ragiona più." mi ricompongo, sotto lo sguardo preoccupato della Bionda. "Che cazzo significa?" si guarda intorno; mi avvicino a lei, per evitare il chiacchiericcio. "Vuole evadere." spalanca gli occhi e ringraziandomi con un cenno della testa, scappa alla ricerca della sua figlia di puttana preferita.
Spero tanto che riesca a farla ragionare e spero anche che quel rapporto consumato tra queste due stronze ritorni ad essere rose, fiori e spine.~~~~~
Macarena pov's
"Vuole evadere." il mondo mi crolla addosso, il mio respiro si spezza insieme alla mia anima. Zulema vuole scappare... da me. Ci entro sempre io, sempre. È colpa mia se, adesso, Zulema ha deciso di evadere da questo cazzo di buco. È colpa mia se, adesso, sta male.
Devo andare a cercarla, devo farle cambiare idea. Si rovinerà la vita, perché si dovrà nascondere sempre e comunque, dovrà scappare dalle manette e dalla morte... Una vita così pericolosa non posso fargliela fare. Ne ora né mai.Secondo il mio calcolo, il luogo dell'evasione non potrà mai essere in lavanderia, troppo predicibile e Zulema non è mai prevedibile.
"Dove stai facendo il tuo... Oh cazzo." velocemente raggiungo la biblioteca, mi ha sempre voluta portare via il prima possibile. Non voleva che osservassi troppo, perché avrei potuto capire...
Cerco, cerco e cerco ancora. Non può essere in bella vista e ci sono le telecamere, quindi una zona abbastanza scoperta, con un minimo di due telecamere puntate, facili da coprire.
Il cazzo di bagno!
Lo raggiungo, facendo neanche sette passi. Ci sono due opzioni: l'armadietto o il bagno fuori uso. Più probabile l'armadietto, no? Provo a spostarlo con tutte le mie forze, ma non ci riesco. È troppo pesante. È troppo pesante... Lo svuoto di tutto quello che ha all'interno e riesco a spostarlo, ma non c'è un cazzo! Zulema, dove cazzo stai facendo il buco per la libertà? Anzi dove cazzo sei tu?
Stravolgo il mio obbiettivo e inizio a cercare Zulema, che finalmente trovo in cella a leggersi un libro. Salgo sul suo letto, sdraiandomi al suo fianco. "Di cosa parla?" mi guarda con la coda dell'occhio e appena cingo la sua vita con il mio braccio, spalanca gli occhi, ma appena si accorge della sua reazione contrae la mascella, per riprendere il controllo a sé. "Niente... Sono cose noiose." tolgo il braccio dalla sua vita, sfiorando appositamente la sua parte intima. "Se sono cose noiose, non leggerle. Non fanno per te." le levo il libro, poggiandolo sulla sua mensola e subito dopo la bacio, cadendo nel nostro solito bacio passionale. Mi respinge dopo pochi secondi. "Devo leggere." mostra un piccolo sorriso. "Stai dicendo che sono io la cosa noiosa, che non fa per te?" ridacchia. "Permalosa la bionda noiosa." contraggo la mascella. Ha appena confermato che sono noiosa e che non faccio per lei. "Fanculo." mi alzo, ma fortunatamente mi blocca. "Non fare la vittima." la guardo minacciosamente e subito dopo mi metto a cavalcioni su di lei. "Non sono io a fare la vittima, Zulema." mi abbasso per baciarle il collo e lei sposta la testa da un lato per farmi spazio. "E chi sarebbe?" le alzo la canottiera di poco, per riempire di baci il suo ventre. "Chi sta sotto di me." si alza sui gomiti, contraendo la mascella. "Tranquilla Zulema, siamo da sole..." alzo lo sguardo, per incrociare il suo. "Puoi ammettere che ho preso il dominio." mi afferra per il collo e in un secondo mi ritrovo sotto Zulema, che mi riempie il collo di morsi leggeri, ma acquisendo forza, ci riporto nelle posizioni di prima e mettendomi a cavalcioni su di essa, per non farla scappare, inizio a parlare di ciò che davvero mi interessa. "Zulema sappi che non ti lascerò andare, anche con il rischio che qualcuno ci veda. Dipende tutto da te... Se sarai veloce a rispondermi bene, sennò dovrai prendere le responsabilità dei rischi." mi guarda confusa e cerca subito di liberarsi, perché più non capisce, più si spaventa. "Non guardarmi così... È colpa tua se perderai il potere, perché girerà la voce che ti sei fatta dominare dalla figlia di papà." faccio spallucce, sotto il suo sguardo minaccioso, ma preoccupato allo stesso tempo. "Cazzo Bionda, parla." annuisco, mettendomi completamente di peso sopra di lei. "So tutto." alza un sopracciglio. "Si, so tutto. Dove cazzo credi di andare Zulema?" si sdraia, mettendosi il cuscino sulla faccia. A questo punto, mi sdraio di fianco a lei, levandole il cuscino che ha sulla faccia, per metterglielo dietro la testa e subito dopo la stringo forte tra le mie braccia. Non deve scappare prima del dovuto. "Zulema." sbuffa, così mi alzo, appoggiandomi su un gomito. "Zulema Zahir." incrocia il mio sguardo, così colgo l'attimo per rubarle un bacio. Poi un altro. Un altro. E un altro ancora. Mi rimetto nella stessa posizione di prima, stringendo Zulema, molto più forte. "Perché non mi hai detto niente?" schiocca la lingua sul palato. "Parlami." poggio la testa sul suo petto e sento il suo cuore aumentare il battito. "Che vuoi?" dice fredda, ma non me la prendo più di tanto, perché sono consapevole della sua tristezza. "È colpa mia?" chiedo con un fil di voce e sento Zulema scuotere la testa. "E allora perché te ne vai?" la mia voce inizia a tremare, ma appena sento la sua mano, che intreccia le sue dita con le mie, mi meraviglio e tutta la mia ansia se ne va. "Mi stai sulle palle, lo sai?" ride. "E tu sai che la tua risata è meravigliosa?" la sento deglutire, ha paura? "Dimmi che hai." mi metto con la testa sul cuscino, per guardarla negli occhi. "Nulla. Ho bisogno di essere libera." annuisco, sdraiandomi a pancia in su. Non mi importa più se, in questo momento, scappa. Preferivo che scappasse per colpa mia, invece no. Sacrifica tutto quello che è successo tra noi per la libertà, concetto fin troppo delicato quando si tratta di Zulema Zahir.
Fanculo.
"Sii libera Zulema." scendo dal letto, seguita da Zulema. "E adesso che hai?" mi guarda, mentre mi metto le scarpe. "Nulla." annuisce, inarcando le labbra. "Dai Macarena, dimmelo." "Da noia, vero?" chiedo, mentre si siede di fianco a me. "Che cosa?" mi lego le scarpe. "Il non sapere." sbuffa, mentre mi alzo per incamminarmi verso il tavolo. "Sei una rompi coglioni." si alza anche lei e mi osserva, mentre afferro una sigaretta dal pacchetto. "Mhmh." annuisco, prendendo l'accendino. "Se scappi cosa ci guadagni?" "La libertà, te l'ho detto." accendo la sigaretta, scuotendo la testa mentre lascio una risata amara al vento. "Non capisci, vero?" acciglia le sopracciglia, non capendo quel che voglio dire. "Cosa succederà a noi?" ride, anche lei, amaramente. "Non c'è nessun noi."
Proprio quello che volevo sentire.
Esco dalla cella, prima di piangere e raggiungo il cortile, dove do sfogo al mio dolore, visto che non c'è nessuno.
Come non detto: dopo neanche due minuti arriva Zulema, che velocemente mi raggiunge. "No, Bionda." mi prende la mano per alzarmi e poi mi abbraccia. Quell'abbraccio mi ha suscitato una gioia immensa e irriproducibile. "Zulema ti prego, non scappare." non dice niente, l'unica cosa che fa è abbracciarmi e mi basta. Dopo alcuni secondi, staccandosi dall'abbraccio, sorride. "Mi dai una sigaretta?" annuisco, passandole il pacchetto. "Gracias." ridacchia. Quanto ti odio. "La libertà è l'unica cosa che per me conta, perché so che non mi tradirà mai." acciglio le sopracciglia incazzata, perché il discorso appena fatto da Zulema non ha un fottuto senso. "Non ti fidi di me?" aspira il fumo, perdendosi nel vuoto. "Mi devo fidare?" faccio spallucce. "Tanto morirò Zulema, tanto vale provare." "'Che cazzo significa?" si alza di scatto, guardandomi seria. "Hai presente di quando mi hai chiesto il perché la Riccia dormisse con me?" annuisce preoccupata. "Mercedes Carrillo, ha provato a uccidermi e finché non ci riuscirà, non si fermerà." "È già morta, sappilo." sbuffo amaramente, sapendo che Zulema partirà da un momento all'altro. "Te ne andrai... Come tutti." si risiede, cercando il mio sguardo perso nel vuoto. "Non sono una persona, come tutte le altre." annuisco piano, mentre la mascella si contrae da sola per aiutarmi a non piangere. "Vai in cucina, che devi fare il turno." incrocio il suo sguardo, che sembra triste. È impossibile, non è mai triste. "Me ne sbatto il cazzo, Macarena. Io non scappo per sempre, devi capirlo." lancia la sigaretta finita a terra e se ne va verso la cucina, mentre io decido di restare ancora un po' fuori.******
"Macarena." mi volto sorridendo, sapendo già di chi si tratta. "Carrillo." faccio un piccolo inchino. "Sono pronta a morire." ridacchia, avvicinandosi. "Sei sola?" annuisce, continuando a camminare verso di me. "Con quale coraggio?" fa spallucce, mentre pioggia le mani sui miei fianchi. Le tiro un'occhiataccia, non capendo le sue intenzioni. "Rilassati. Concedimi un ballo prima di morire." mi allontano. "Sei una cazzo di psicopatica!" "Che succede qua? Andate nelle vostre celle, forza!" Per fortuna una guardia ci interrompe, accompagnandoci in cella, visto che tra poco le chiuderanno.
"Maca, vieni." la Riccia è già sul mio letto e mi invita salire. "Grazie." sorride e dopo esserci sdraiate, ci addormentiamo.
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Maledetto Scorpione
FanfictionMacarena e Zulema affronteranno tante difficoltà e, forse, sarà proprio questo a portare le due donne ad unirsi per combattere una battaglia, e non sarà il cercare di uccidersi a vicenda o una semplice rivolta, ma qualcosa di più grande che nemmeno...