Shoganai

37. Aishiteru

Ti amo

"E' una gioia essere qui riuniti come una famiglia, non credete?" Enji Todoroki si era diretto nel giardino sul retro trovandolo mezzo distrutto con alcune delle sue guardie a terra e i due figli affannati intenti a fare da scudo alla sorella.

"Vaffanculo! Dove sono Shoto e Izuku?" Gli urlò contro Natsuo togliendosi una goccia di sangue dal labbro rotto.

"Al momento sono indisposti ma non preoccupatevi, ve li farò raggiungere molto presto. Voi, fateli fuori" Le guardie rimanenti si avventarono sui ragazzi utilizzando le arti marziali.
Touya riusciva bene o male a respingere gli attacchi dato che aveva passato più tempo nelle grinfie del padre, tuttavia la sua conoscenza delle arti shinobi non era sufficiente per neutralizzare le cinque guardi rimaste in piedi e ben presto si ritrovò inginocchiato a terra mentre tossiva per un colpo in pieno sterno.

"Touya non possiamo mollare... Dobbiamo portarli via da qui!"

"Lo so benissimo Natsu! Non ripeterò lo stesso errore due volte... Non me ne andrò senza Shoto e il suo amico, dovesse costarmi la vita!"
Il capo famiglia batté le mani fingendo uno sguardo compassionevole.

"Ma che belle parole. Peccato che siano tutto fumo e niente arrosto. Shoto alla fine mi è stato di aiuto... tra poco arriverà il figlio del clan Iga pronto a trarre in salvo la sua donzella e io lo farò a pezzi. Lo manderò all' inferno assieme a tutti voi!" Tirò fuori una pistola silenziata e la puntò contro i fratelli Todoroki, i quali fissarono l'arma sconcertati.
Come avrebbero fatto a evitare una pallottola?

"Addio reietti" Mise il dito sul grilletto e sparò, ma il colpo non raggiunse i bersagli predestinati, bensì uno dei suoi seguaci.

"E tu ti professi uno shinobi? Quanto cazzo ho aspettato questo momento. Marcirai all'inferno con me pezzo di merda" 
Enji ringhiò furiosamente nel vedere la canna della pistola trattenuta dal biondo e una volta che Katsuki lo disarmò tra loro iniziò un combattimento a mani nude con potenti botte e risposte.

"Cosa aspettate? Fateli fuori!" Le guardie si ripresero, tranne quella ferita che giaceva a terra, e si scagliarono nuovamente contro i giovani armati stavolta di bastone, ma vennero ostacolati da altri tre ragazzi che Enji conosceva bene.

"Maledetti Iga! Io vi stermino!!" Gridò come un pazzo prendendo il sopravvento su Katsuki, il quale però non si fece intimidire e rispose ai colpi che stava ricevendo con determinazione e coraggio.

"Pensavi davvero che sarei venuto da solo? Noi siamo una famiglia, uno per tutti e tutti per uno. Per me sei già un cadavere che cammina! Crepa!" Urlò il figlio del clan Iga pulendosi una goccia di sangue caduta dal labbro che Koga aveva ferito.
Si susseguirono colpi andati a segno e mancati, ma la forza e l'esperienza dell'adulto superavano nettamente quella di Katsuki.
Era sicuramente giovane e allenato, ma contro qualcuno che lottava così ardentemente col solo intento di uccidere non poteva sperare di uscirne incolume.

"Dannato scarafaggio! Immagina l'espressione della mammina quando ti farò recapitare a lei con il cranio fracassato... riderò di gusto!" 

"Tu sei completamente fuori di testa!" Esclamò disgustato Katsuki abbassando la guardia per un millesimo di secondo che purtroppo bastò per essere caricato da Enji contro una porta di legno che collassò sotto il peso di entrambi.
Cercò di liberarsi da quella morsa ma l'adulto era nettamente più muscoloso.