23. Itami

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Dolore

"Come fate a stare i-immobili!! Mio fratello sta urlando dal d-dolore e voi non muovete un muscolo! Vi p-prego lo ammazzerà!"
Suo padre stava picchiando il fratello da ormai un quarto d'ora ed i suoni che provenivano all'interno della palestra erano solo grida, minacce di morte e gemiti raccapriccianti.

"Ti farai ammazzare anche te se andrai!"

"Morirà! Cos'è che non capisci! Lasciatemi andare!"
Fuyumi si dibattè piangendo e scalciando per quanto poteva.
Aveva comunque tre uomini a tenerla ferma e la governante davanti a lei con gli occhi lucidi.
Sentivano ciò che stava accadendo in palestra?
Si... nonostante si fossero spostati in un'altra stanza le botte e le urla arrivavano forti e chiare alle loro orecchie troppo abituate a tutto quello.

"P-perdonami"
Fuyumi tirò su col naso mentre continuava a dibattersi per scrollarsi di dosso gli altri governanti.... che altri non erano che allievi di suo padre.
L'albina non capì le parole della giovane governante, finchè l'altra ragazza non si inginocchiò a terra scoppiando in lacrime, una misera consapevolezza a colpirla come uno schiaffo.

"Sei stata tu... sei tu la spia... c-come... come hai potuto! Lo sta massacrando per colpa tua!"
Le urlò contro riuscendo a tirarle una sberla.

"Mi aveva minacciato! Ho un fratello piccolo cosa avrei dovuto fare!"

"P-proteggerlo! Lo sapevi a cosa sarebbe andato incontro! Dovevi venire da me e dirmelo! Avremmo trovato una soluzione!"
Uno degli uomini allentò la presa avvertendo un altro grido e le sussurrò.

"Chiama qualcuno... non ce la faccio più... chiama qualcuno che ponga fine a quell'inferno"

"Mio padre ha distrutto il mio telefono! N-non so il nume-"
Un lampo le passò negli occhi e con foga si toccò il corpo, avvertendo del duro in una delle tasche posteriori dei pantaloni.
Con le mani tremanti prese quello che era il telefono del fratello e si chiese come fosse finito li e come fosse possibile che non se ne fosse accorta prima.

Il panico le aveva giocato un brutto scherzo

Sbloccò il telefono che non aveva una password e compose in fretta e furia il numero di Natsuo, scoprendo che fosse salvato nella rubrica.

"Andiamo... andiamo rispondi cazzo!" Riprovò un paio di volte prima di imprecare e tirarsi i capelli dalla disperazione totale.
Ritentò ancora una volta, scoppiando a piangere ancora più forte quando nessuno prese la chiamata.

"Vaffanculo Natsuo! Dove sei quando servi!"
Di punto in bianco si paralizzò, aprendo la rubrica del telefono andando a cercare quel nome che il fratello ripeteva in continuazione.
Trovò subito quello che stava cercando poichè non vi erano molti numeri salvati, facendo partire la chiamata.

"Almeno tu.. ti prego rispondi"
Si morse le pellicine del pollice buttando giù e ritentando la chiamata sperando che non andasse a vuoto di nuovo.

"Cosa cazzo vuoi principino? Stavo cucin-"
La ragazza singhiozzò seppur con un misero sorriso sulle labbra sollevata che avesse risposto.
Lui lo avrebbe aiutato ne era più che convinta.

"Lo sta massacrando.. ti prego vieni a salvarlo!"

"Ah? Cosa cazzo vai dicendo, chi cazzo sei"

"Sono F-Fuyumi! Ti supplico lo sta uccidendo! Aiutami ti supplico!"
Gli disse l'indirizzo e l'altro interlocutore chiuse subito la chiamata, lasciandola con il tun tun tun nelle orecchie.
Improvvisamente, un grido disumano, pregno di un dolore che sembrava atroce risuonò per tutta la casa, gelando il sangue nelle loro vene.

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