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-È La Scelta, Non Il Caso,Che Determina Il Tuo Destino

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-È La Scelta, Non Il Caso,
Che Determina Il Tuo Destino.

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Quelle ore lavorative erano terminate, e Summer poteva dichiarare quanto tutto fosse diverso rispetto a come aveva cominciato quella giornata. La sua mente era focalizzata su altro, aveva concentrato tutti i suoi neuroni nel suo lavoro senza mai distrarsi, neanche un solo attimo.

Però non aveva idea di quello che sarebbe successo una volta sistemata a letto. Il ricordo della sofferenza, il dolore che provava sulla sua pelle, tutto veniva fuori senza che lei riuscisse a controllarlo: credeva che sarebbe finito tutto, che sarebbe riuscita ad eliminare ogni singola ferita segnata sul suo corpo, che le parole della sua mamma non ci sarebbero più state e che quelle del suo papà sarebbero morte insieme al passato che l'aveva circondata per troppo tempo.

Decise quindi di commettere un azione che probabilmente era avventata. Cercò di non farsi scoprire, quando, aprì, con la chiave trovata in uno dei tanti cassetti di quella villa, la stalla. Con le lacrime agli occhi, tentò di avvicinarsi a Sophia, colei che adorava Summer già dal loro primo incontro, e provò ad accarezzarla, sorridendole a malapena. Il contatto con gli animali avrebbe dovuto calmare quel cuore impazzito, e avrebbe dovuto ricucire ogni ferita, risistemare i pezzi sparsi di quell'anima sgretolata per terra.

«Ti va di venire con me?» Le aveva domandato Summer, chiedendoglielo persino con gli occhi, sperando in un cenno positivo. Cercò di tirarla verso di lei senza incuterle nessuna paura, dopo averla liberata dal suo posto personale, e prima di montare la sella, cercò di capire cosa fosse giusto fare.

«Posso cavalcarti?»

Sophia aveva gli occhi puntati verso un punto indecifrabile di quella stalla, ma aveva intuito perfettamente ciò che Summer aveva intenzione di fare, e non era affatto intimorita, al contrario, mostrava di non avere timore e di essere coraggiosa, persino con qualcuno che non conosceva.

«Sono consapevole che se il tuo padrone viene a scoprirlo, probabilmente mi licenzia, ma ho bisogno di svagare per una sera e di seguire il mio cuore, commettendo anche un errore se servisse a ripararlo» Quando provò ad accarezzarla di nuovo, Summer si rese conto di quanto le parole di Thomas fossero reali, una volta incrociato lo sguardo di Sophia. Una lacrima cadeva, segno che avesse intuito quanto lei stesse soffrendo, e Summer non poteva credere a quello che i suoi occhi avevano visto in quel momento.

Portò la cavalla all'infuori dalla stalla, cosicché potesse richiuderla, per evitare di far scappare tutti gli altri, per poi montare su Sophia. Camminò verso l'uscita di quella villa, prima di scendere nuovamente da lei e aprire il cancello col pulsante riposto a destra. Sapeva che poteva rientrarci soltanto con quel mazzo di chiavi, senza suonare al citofono, perciò se scoprivano la mancanza della chiave che apriva la stalla, e della chiave che serviva per aprire la porta d'ingresso, probabilmente avrebbero fatto fuori Summer, ma lei si divertiva e non aveva intenzione di smettere di montarla.

𝐷𝑎 𝑆𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒, 𝑃𝑒𝑟 𝑆𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora