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-Sei Il Senso Di Tutto Quello Che Stavo Cercando

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-Sei Il Senso Di Tutto
Quello Che Stavo Cercando.

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"Ti è mai capitato di non riuscire a disegnare quando eri piccola?  Di essere bloccata, senza sapere perché"

"Non sai quante volte, Thom. Perchè me lo chiedi?"

"Perchè sai... A scuola ci hanno detto di realizzare questo progetto, e di inserirci qualcosa di personale all'interno, ed io non riuscivo a farlo. Ma poi, senza alcuna motivazione, ho realizzato io, te, papà e mia sorella, aggiungendoci però qualcosa di strano, mamma"

"Tipo cosa? Fa vedere quel disegno, amore mio"

"La maestra mi ha dato il voto più alto di tutta la classe, ed io ne ero felice, ma non so cosa significhi quella figura. Secondo te, cosa vuol dire?"

Eh già, perché sul foglio che Thomas aveva usato per disegnare, non c'erano soltanto le icone delle persone che facevano parte della sua famiglia, ma la presenza di qualcuno in più. Una persona irriconoscibile, sconosciuta a tutti gli effetti. Charlie aveva spalancato gli occhi, non soltanto per lo stupore, ma anche per l'assurdità di quella figura, che non aveva alcun senso.

Thomas aveva soltanto una sorella, non ne poteva avere nessun altra, percui si chiedeva cosa potesse spiegare ad un bambino così piccolo, cosa in realtà c'era dietro quel disegno apparentemente innocuo, ma con una enorme spiegazione dietro.

"Thomas, ti ricordi del discorso che abbiamo fatto con nonna ieri sera? Parlavamo di nuove presenze nella nostra vita, dell'arrivo di un ragazzo, o una ragazza, in un futuro parlando, che avrebbero stravolto le vostre vite. Hai presente, piccolo?"

"Si, mamma"

Thomas non era poi così piccolo. Aveva tredici anni, sentiva di capirci qualcosa in più, rispetto a sua sorella minore, che avendo qualche anno in meno di lui, non riusciva a comprendere al cento per cento la questione.

"Magari hai realizzato la tua futura ragazza. Il tuo angelo custode"

"Mamma io non credo a queste cose. Non so perché io abbia disegnato una persona senza averla mai vista"

"Hai fatto un bellissimo disegno, Thomas. Ed è reale anche il fatto che tu non abbia mai avuto a che fare con una persona così, ma molto probabilmente succederà nel futuro. Ricordati il colore dei suoi capelli, l'intensità del suo sguardo. È il tuo subconscio che ti parla"

Thomas aveva continuato a disegnare quella persona per molto tempo, senza mai stancarsi, ma chiedendosi sempre cosa volesse significare e soprattutto, se le parole di sua mamma erano reali. Nascondeva l'accaduto ad ognuno di loro, ma disegnava ogni dettaglio di quella figura quando apriva gli occhi dopo un incubo, o quando aveva rotto con la sua prima fidanzata. Quando l'aveva conosciuta, aveva avuto la certezza che non era lei, la ragazza presente nel disegno, e aveva creduto che quelle frasi di sua madre, erano false, ma tutto era cambiato quando aveva conosciuto Summer.

𝐷𝑎 𝑆𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒, 𝑃𝑒𝑟 𝑆𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora