Nel momento in cui gli occhi di Summer incontrano quelli di Thomas, si dichiarano persi nell'oceano, così come quelli di lui.
Viaggeranno in un mondo dove non esistono momenti scontati, o parole dette per caso, ma in un posto dove gli occhi parlano...
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-Non C’è Distanza Che Possa Separare Una Vera Amicizia. Forti Legami Rimangono E Sfidano Il Tempo… Perché Hanno Una Sola Casa: Il Cuore.
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Lasciarono il passato indietro, mentre il presente, così come il futuro, avrebbero accompagnato loro in quella nuova avventura, di pochi giorni. Sarebbe stata un'esperienza esilarante, dovevano semplicemente divertirsi, senza necessariamente dare peso alle parole dette in precedenza, che toccavano un punto delicato, come una corda di violino.
Mentre le ragazze attendevano con impazienza l'arrivo dell'autobus che le avrebbe accompagnate nel luogo prescelto per il campeggio, nonostante fosse vicino alla villa, Thomas era impegnato a terminare il suo lavoro, affinché riuscisse a non lasciare nulla in sospeso.
Restare via per giorni, comportava conseguenze, e lui non poteva permetterselo, perciò anticipava ogni cosa, sperando di riuscire a viversi quei giorni con estrema tranquillità, senza nessuno che lo cercasse, chiedendo quindi aiuto. Però, non si rese conto che il tempo volò, così come una foglia in pieno inverno. Non aveva incrociato lo schermo del cellulare, per potersi accorgere non soltanto dell'orario, ma anche delle innumerevoli chiamate di Summer e Gretel, che avevano riferito all'autista di attendere, anche per poco tempo.
Summer tentò per l'ennesima volta: provò a chiamarlo, e quella volta Thomas, completamente senza una ragione, aveva gli occhi sul cellulare, ricevendo quindi la chiamata della ragazza.
«Summer»
«Dove sei? Noi dobbiamo partire, manchi solo tu»
«Ecco...» In quel momento, Thomas capì che non ce l'avrebbe fatta a raggiungerli, e che sarebbe dovuto partire per i fatti suoi, l'indomani, o anche quella sera stessa, sul tardi.
«Non ce la fai vero?»
«No, Sum ho troppo lavoro ancora da terminare, e non ho più idea di dove posare gli occhi. Mi fa male la testa a furia di girare e girare fogli»
«Ho capito. Quando pensi di raggiungerci?»
«Non lo so, spero più tardi. Sennò ci vedremo direttamente domani, mi dispiace Sum»
«E di cosa, figurati, si tratta di lavoro»
«Hai ragione, avrei dovuto lasciare che se ne occupasse il mio sostituto»
«Io non l'ho detto, alla fine ci vedremo comunque»
«Ma lo pensi, Summer. Ti prometto che ti raggiungo a breve, va bene?»
