-Non Provo Rabbia, Nemmeno Delusione.
Ho Solo Quel Senso Di Schifo E Disprezzo Per Aver
Dato Importanza A Gente Inutile.🦋
Il mondo era davvero piccolo. Fra tante coincidenze, destinazioni, o scelte prese a male, fra tutte quelle persone presenti, era realmente possibile che Gwenda lavorasse per quell'agenzia? Dopo aver ascoltato Summer, si pensava che tutto fosse terminato e che bisognasse soltanto aspettare, ma l'arrivo di Gwenda, aveva cambiato i loro piani.
I ragazzi mormoravano, mentre Summer osservava senza parlare, si ascoltava soltanto il suo respiro, mentre il suo cuore batteva all'impazzata. Forse perché aveva ansia, ma mostrava tranquillità a primo impatto.
«Non sapevo che saresti venuto, Thom»
«Neanche io. Solo che per te è più difficile crederlo, visto che la tua agenzia sapeva che la mia sarebbe arrivata oggi»
«Si ma credevo che tu non ci fossi»
«Perchè non avrei dovuto scusami?» Tutti ascoltavano in silenzio, specie Summer, che avrebbe voluto strappare ogni capello che si ritrovava in testa, e farla abbassare un pochetto. Gwenda raggiungeva l'altezza di Thomas, e Summer si sentiva in soggezione, specie perché, da quando la sua ex ragazza aveva fatto il suo ingresso, Thomas non l'aveva più segnata di uno sguardo.
«Non lo so... Magari cambiavi idea così, su due piedi, ma va bene uguale comunque. Senti, ti va di fare un giro?» Quando però Gwenda non mantenne la distanza, avvicinandosi molto di più a Thomas, Summer non ci vide più, e volle capire cosa lui aveva intenzione di fare. Molto probabilmente quella donna non sapeva della relazione che intratteneva con Summer, ma presto o tardi l'avrebbe scoperto.
«Andiamo, ma facciamo veloci. Devo tornare al più presto» Summer tenne a bada i suoi forti sentimenti, e la sua forte rabbia. Davanti a tutti, aveva accettato di passeggiare con la sua ex, e di lasciare la sua attuale ragazza da sola, cosa che non meritava affatto.
Sorrise amaramente, senza farsi notare, ma un istante più tardi, Thomas le si avvicinò, e le scostò una ciocca di capelli davanti al viso, gesto che Summer interruppe bruscamente.
«Ne parliamo dopo»
«Figurati»
«Summer...»
«Dio, ho capito! Vai»
Thomas annuì, avvicinandosi poi con la bocca sulla guancia e lasciarle un bacio. Si allontanò, seguito da Gwenda, che aveva fatto caso a quella vicinanza e che sicuramente avrebbe voluto sapere di più. Mentre i due passeggiavano, Summer si era nuovamente seduta alla sedia, gesto che anche i suoi compagni di lavoro avevano imitato, specie Marcus, che approfittò a sedersi di fianco a lei.
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𝐷𝑎 𝑆𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒, 𝑃𝑒𝑟 𝑆𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒.
FanfictionNel momento in cui gli occhi di Summer incontrano quelli di Thomas, si dichiarano persi nell'oceano, così come quelli di lui. Viaggeranno in un mondo dove non esistono momenti scontati, o parole dette per caso, ma in un posto dove gli occhi parlano...